I veri problemi, quelli del lavoro, del denaro, dell'energia, dell'ambiente, della salute, della scuola, della cultura rimarranno sullo sfondo
della linea del M5 stelle. Sono coerenti con il programma della campagna elettorale. I drammi (lavoro,energie fossili,finanza) o il bando delle menti migliori dall'Italia, non sono il risultato della vecchia gestione politica? Perchè allora non bandire loro innanzitutto? O è illogico? A me pare giusto e un primo passo verso il cambiamento. Se poi come ricorda il sig. Vaglia l'alternativa è il nulla dei vecchi partiti...Gli altri (tutti) hanno già avuto il mio voto e mi hanno deluso.. Per ora invece mi sento rappresentato da quelli che ho votato! Per me è così.. poi ognuno..
Eppure dopo lo scontro di due protoni la nascita di un neutrone e di pione positivo non sarebbe spiegato e contraddittorio se non pensassimo che i protoni diventano niente e il neutrone e il pione dal nulla vengono, cioè non pensassimo il divenir altro .Cioè pensandolo è il linguaggio del destino della necessità dell'esser se dell'essente e del suo non divenir altro che ci mostra la contraddizione dell'apparire dell'annientamento di ciò che appare e scompare e la necessità appunto di negarlo. Se l'essente è eterno e se il divenir altro dell'essente non diviene come spiegare infine l'apparire e lo sparire di ciò che diviene, solo sapendo che questo apparire e sparire non è lo apparire e lo sparire della totalità dell'essente ma solo di una sua parte, altrimenti se fosse la totalità dell'essente come potrebbe la totalità divenire? Sarebbe contraddittorio appunto poiché divenendo una
otalità apparirebbe per divenire l'altro, il suo risultato e non sarebbe, contraddittorio appunto.
...che vuole l'impossibile, e il nostro pensiero vuole l'impossibile quando pensa il divenir l'altro con il linguaggio del nichilismo, poiché pensa che il diveniente, ciò che diviene (venuto da) e il suo risultato siano la stessa cosa e cioè che gli opposti siano il dir lo stesso, contraddittorio appunto, ma l'obiezione a questo sarebbe appunto: se il destino della verità afferma l'eterno dell'essere e se l'eterno dell'essere appare come ciò che compare e scompare dall'orizzonte trascendentale dell'apparire, allora quello che appare come l'esser eterno ė, nel momento in cui appare il suo apparire, in linguaggio del destino, contraddittorio. Ma a questo punto aspetto una risposta. Che si nasconde dietro il "tutto" e la "parte".
Non preoccupatevi che non cambierà il "nulla" ma cambierà il "tutto", ma come il tutto faccia a cambiare per non essere contraddittorio, questo è un altro paio di maniche.
Caro Dru. Ieri notte su Rai Movie hanno trasmesso un film "Enigma". Un matematico impazzito per amore era impegnato a decifrare dei messaggi in codice che si mandavano i sottomarini tedeschi per attaccare la flotta mercantile americana. Il centinaio di persone all'opera hanno impiegato l'intera durata film, che si svolgeva su pi giorni, per venirne a capo. Lasciando con il fiato sospeso gli spettatori. Hanno trovato la soluzione utilizzando dei vecchi manuali. Anche noi avremmo dei vecchi manuali si chiamano vocabolari o dizionari. Se non ti piace e non vuol dir nulla per te il termine nulla sostituiscilo a tuo piacimento con: assenza,vacuita', bagatella, bazzecola,inezia, quisquilia,sciocchezza...
che il tutto non può cambiare o divenire (divenuto da un luogo andato in un altro luogo altrimenti come farebbe a divenire) in quanto il tutto che diverrebbe non sarebbe tutto... immagina il tutto con i confini... bene... ora immagina che il tutto divenga... bene... per divenire il tutto deve andare in un altro (luogo) allora non sarebbe il tutto, perchè quel luogo gli è estraneo no ? e allora tutto più qiuel luogo farebbe un tutto più del tutto di prima , contraddittorio , abbiamo definito tutto quello di prima e adesso abbiamo un tutto più tutto del tutto, contraddittorio.
no diviene poiché se divenisse sarebbe contraddittorio, cioè sarebbe una parte del tutto e non il tutto: sarebbe quella parte che è il tutto diveniente più il tutto divenuto.
che diviene può essere solo una parte del tutto.
e allora ogni parte come fa a divenire altro ? contraddittorio.
ti ho mostrato il dir lo stesso o verità del tutto e della parte. Il fatto di aver messo dei limiti al tutto è poiché siamo nel linguaggio nichilista, in verità il "tutto onnicomprensivo e onniavvolgente non ha limiti e in questi termini l'assurdo di pensare che le cose divengano altro da sé prende tutta la sua dimensione folle.
che l'uomo può pensare è positivo, è quella "parte" famosa detta appena sopra da me del tutto che appare come appare una penna e un paio di scarpe nel pensiero, come appare un sasso che ci colpisce, nel pensiero:forse il sasso fa male, è per questo che ha lui diamo più ascolto di un pensiero di un "paio di scarpe" o del "tutto" o della "parte" o del "nulla", ma le cose stanno che fra queste parti non vi è alcuna differenza: la verità sta, la verità non diviene.
è il nulla, non può esistere altro nulla. Poiché se solo esistesse, quello sarebbe il nulla. E', lo so che è difficile da accettare se si parte dalle cose per arrivare al pensiero (realismo), ma partire dalle cose per arrivare al pensiero è contraddittorio e nichilista poiché nuovamente si fa operazione di astrazione delle cose dal loro pensato e cose astratte dal loro "essere" pensato è contraddittorio, non esistono che esiste è la contraddizione, il dirla, il crederla, come si crede alla scienza o al realismo appunto.
il tuo titolo io l'ho ampliato ma la parte , ciò che dice è verità... tranquilli che il "nulla", il "tutto", il "sasso che ci colpisce", "un paio di scarpe" non cambierà.
...significa il divenire l'altro da sè, contraddittorio, se invece il cambiare è l'apparire dell'esser sé dell'essente e il non esser il suo altro allora il tutto eccome che cambierà e cambierà il "nulla" (è già cambiato, una volta lo si chiamava nihil in latino) e cambierà il pensiero del paio di scarpe (una volta portavano i sandali) e cambierà il "sasso che ci colpisce" (una volta ce li tiravano addosso i sassi oggi meno e nel futuro dell'uomo i sassi li vedremo ancora ? e come cambierà quindi il nostro pensarli se li penseremo ancora ? ma questo empirismo non deve confonderci e farci divenire contraddittori, altrimenti non siamo diversi da quei primitivi che vedendo un fulmine lo credevano scagliato da un Dio...
...l'empirismo è un eterno, certo che i dolori sono un eterno, certo che gli orrori sono un eterno, perché eterno è il loro apparire non perché l'eterno è il loro divenire altro da sé, il loro divenire altro da sé, questa è la contraddizione e il contenuto contraddittorio , inesistente. allora il dolore non può "fare" l'annientamento, allora l'orrore non può "fare" l'annientamento, allora la morte non può "fare" l'annientamento... pena la contraddizione...
il Sole non oltrepasserà i propri limiti, poiché se lo farà, le Erinni, ministre della giustizia, lo troveranno e ivi ce lo riporteranno.
Grande folle...
il Sole non può oltrepassare i propri limiti, che se lo fa, le Erinni, ministre della giustizia, lo trovano e ivi ce lo riportano. Leretico cosa è cambiato con il frammento sopra?
Il Sole qui è tutte le cose che non possono divenir l'altro da sé
cioè che se le cose, vogliono, desiderano , volontà di potenza (Nietzche che qui oltrepassa l'essere portandolo nella sfera del divenire): questo indica il fare o costruire o distruggere delle cose, il linguaggio nichilista che si crede che le cose possano farlo, ma non si avvede che in questo meccanismo(parola nichilista) in realtà non si muove nulla degli stati che succedono l'un l'altro, nessuna trasformazione ma successione di stati eterni, perché la trasformazione dell'essere ha in grembo la contraddizione del essere diveniente che deve tener saldo e l'inizio del suo divenire e la fine di questo divenuto per essere un diveniente, ma tenendoli saldi non può trasformarli,il loro trasformarli la contraddice (contraddice la trasformazione appunto).
il logos , o Polemos, o nesso necessario o Giustizia che dir si voglia trova la cosa prevaricante ( che vuole violare la verità) e nella verità ce la riporta.
...che tranne quel "poiché" che è diventato un "che" perchè il poiché implica un movimento della cosa nel tempo (poi che) e quel "Il sole non oltrepasserà" che ha del dir lo stesso ma dal punto di vista di qualcuno a " il Sole non può oltrepassare" che indica la violenza con cui il sole vorrebbe farlo, indica la contraddizione originaria.
Tranquilli, non cambierà nulla.
"I veri problemi, quelli del lavoro, del denaro, dell'energia, dell'ambiente, della salute, della scuola, della cultura rimarranno sullo sfondo"
nel senso nichilista e cioè il volerle cacciare nel nulla è l'origine di ogni violenza.
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ID30928 - 09/04/2013 09:48:20 - (ROBIN) - punti di vista :)
abbiamo perso cognizione con la realtà. non ci siamo ancora svegliati. mass media hanno ancora forti poteri di influenza su la maggior parte di noi. crediamo a tutte le buffonate che ci dicono ogni giorno. e non abbiamo più la capacità di verificarle sul campo. non vogliamo confrontarci, non vogliamo informarci, NON VOGLIAMO CONOSCERE VERAMENTE E INCONTRARE CHI E COSA CI FA TANTA PAURA. se il nostro guru televisivo o giornalistico dice che questo non va, x noi questo non va!!! non ci poniamo neanche domande e non ci diamo delle risposte. non abbiamo neanche più capacità di giudizio. valutare di persona costa troppa fatica, quello sforzo che potrebbe darci una visione differente. per quello che molti talenti non emergono:non vogliono sforzarsi; meglio che siano altri a pensare x noi.