Non una certezza e nemmeno una profezia solo una speranza che la condivisione dei problemi, sia a livello locale che nazionale, possa essere propedeutica alla loro soluzione
Le parole di speranza piacciono molto anche a me..La crisi non finirà tanto presto e noi popolazioni di montagna ci troviamo nella situazione peggiore, vuoi per la mancanza di servizi, infrastrutture e svantaggio competitivo della ns industria. Per il ns territorio ci sarebbe come giustamente dice Aldo Vaglia il business "green" ma, il treno andava preso qualche tempo fa. Ora possiamo rincorrerlo. E ci vorranno anni per raggiungerlo. E nel frattempo la crisi va avanti.. I politici che ci governano hanno la lungimiranza di una farfalla e nessun piano di rilancio.. Teniamoci stretta la speranza. Buon primo maggio a tutti
Sono pienamente d'accordo con Aldo Vaglia sulle opportunità del nostro territorio riguardo al turismo cosidetto "green", credo che però ci vorrebbe un minimo di attenzione alle poche strutture che ci sono, ed a mio parere, la parte bassa della Rocca D'Anfo, dove pure sono stati spesi parecchi soldi pubblici, nello stato in cui è ridotta, "respinga" piuttosto che "attrarre" turisti.
Per vedere bisogna guardare, è necessario che l'occhio passando su un oggetto ne rimanga colpito. Perché ciò accada occorre che nel cervello ci sia il concetto dell'oggetto, altrimenti l'occhio non riconosce nulla. In sintesi se nel cervello non ci sono i concetti, le idee e le esperienze, nessun progetto che coinvolga le risorse "green" potrà essere realizzato. Prima bisogna ammettere quali siano le vere e ultime risorse su cui la valle può contare e solo successivamente, quando questa idea si sarà ben formata nella mente, si potrà sperare che essa venga utilizzata per produrre progetti seri. Mi sembra che finora gli obiettivi, non dichiarati ovviamente, siano stati ben altri, che con lo sviluppo locale basato sulle risorse naturali e turistico-gastronomiche non c'entrano nulla. L'idea che queste ultime siano risorse vere non ha mai sfiorato i cervelli, se non per mera propaganda. Forse ora il vento è cambiato, un vento che
speriamo soffi forte e presto.
e con L'ispiratore Aldo.
le idee del sig. Leretico, e aggiungo che forse questo vento di cambiamento dovrebbe essere alimentato da noi cittadini.. sembrano sempre esserci troppi interessi (e mediocrità) da parte di chi dovrebbe fare le ns veci nel gestire il bene comune. Soprattutto da parte di chi, nel territorio non ci vive o non ci ha mai vissuto.
Concordo sulla mediocrita' di chi ha gestito i beni comuni fino ad oggi e condivido l'impegno a non desistere dall'alimentare il vento del cambiamento. Sull'ultima tua frase " da parte di chi sul territorio non ci vive o non ci ha mai vissuto" ti invito alla lettura di un articolo di qualche tempo fa "Provinciale e Provincialismo". Il vero provincialismo d'accatto, che ha connotato in modo negativo la parola, sempre stato praticato dalle nostre parti. Ed e' l'atteggiamento servile, dei parvenu, nei confronti del forestiero e di supponenza verso chi nella valle vive.
Sacrosanta verità..
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ID31497 - 01/05/2013 11:38:11 - (Giacomino) - Di riportare le cose nella giusta dimensione
se ne sentiva ormai indifferibile il bisogno. Se questa crisi che sembra non finire ci farà anche diventare più coraggiosi nel perseguire dei programmi giusti senza furbizie ne avremo da guadagnare. Sento sempre con piacere le parole non pessimistiche di Vaglia quando parla delle opportunità che potrebbero essere riscoperte in alta valle. Sperare é sempre meglio che sparare.