08 Maggio 2013, 07.39
Valsabbia
Punti di Vista

«Report» e il turismo in Valle Sabbia

di Aldo Vaglia

Una puntata di Report dal titolo "belli da morire" sembra disegnata su misura per la nostra valle. Si ritrovano tutte le magagne e le mancate opportunità denunciate nella trasmissione


Non sempre è per cattiva volontà che si perdono occasioni di anticipare, programmare, controllare attività che potrebbero dare al nostro territorio quel “quid†che, assieme ai tradizionali settori dell’economia, gli consentirebbe uno sviluppo sostenibile e costante nel tempo.
Luoghi e prodotti eccellenti, arte e paesaggio, meriterebbero un‘attenzione maggiore, da parte delle istituzioni, che dalle ricadute positive non potrebbero che trarne vantaggi.
Eppure sembra che una rincorsa a farsi del male sia l’attività preferita da chi ci amministra.
Capita col Lago, con la Rocca d’Anfo, con le Strade, con i Borghi, con le Energie, con la Montagna, con i Paesaggi.

Seppure i singoli comuni siano i responsabili diretti delle scelte, quello che è mancato, in assoluto, è il ruolo di sinergia della Comunità Montana.
I piani di sviluppo sono rimasti il libro dei sogni. La valorizzazione delle zone montane attraverso la razionalizzazione delle risorse una buona intenzione.
Come gli altri enti del decentramento (province, regioni, unioni, città metropolitane), anche le Comunità si sono dimostrate un organismo in aggiunta e non di aggregazione, i conflitti di attribuzione si sono connaturati agli sprechi e alle burocrazie e il territorio non ne ha tratto alcun giovamento.

Non solo le istituzioni non hanno funzionato, l’idea che ogni attività dovesse produrre profitto immediato e che con la cultura non si mangia, ha causato più danni della burocrazia.
La denuncia di Report parte proprio da queste considerazioni: “con il patrimonio che abbiamo di natura, di arte, di cultura, enologico, gastronomico, dovremmo essere ricchi e felici… com’è che non riusciamo a metterlo a frutto? Di chi la responsabilità?

Quando si tratta di turismo l’idea che il nostro paese è talmente bello che possiamo vivere di rendita, perché tutti desiderano visitarlo, è purtroppo un’idea di 30 anni fa.
Il mondo è cambiato, oggi chi decide è il turista e con l’attività vuole i servizi.
Bisogna agire subito e organizzarsi per offrire il nostro prodotto. Dal patrimonio culturale a quello gastronomico ai monti, ai laghi ai fiumi ai mari al turismo rurale, qualunque cosa è un settore strategico in crescita. Con l’artigianato e il design può valere il 15% della nostra ricchezza.

Non possiamo però uniformarci ad ogni decisione che viene da fuori. Se a Oslo dicono, in nome della naturalità, che le foreste non si toccano, quello che può andare bene in America del Nord, in Germania in Svezia in Norvegia è la catastrofe in Italia.
Quando il contadino abbandona il terrazzamento l’assenza di manutenzione fa si che il muro che sostiene il terrazzo collassi, il 98% delle frane avviene per questi motivi, è quello che succede alle 5 Terre.

Non possiamo far scomparire 121 paesaggi rurali, pastorali, storici, catalogati; perché dai castagneti della Toscana ai terrazzamenti della Liguria, agli uliveti e vitigni del Garda, ai pascoli della Vallesabbia, dopo un rimpallo tra urbanisti e forestali si decide che il bosco non può essere tagliato.
Anche lasciando  rimboschire tutta la penisola non faremo ugualmente concorrenza alle foreste dell’America e del Nord Europa, riusciremo solo a distruggere il più grosso patrimonio paesaggistico di cui, unici al mondo, siamo dotati.


Commenti:
ID31650 - 08/05/2013 14:02:17 - (Giacomino) - Se avessi fatto un commento

avrei detto le stesse cose, concordo in pieno con Aldo. Solo la frase che con la cultura non si mangia il nostro paese ha perduto delle opportunità incalcolabili, il resto lo vediamo da noi.

ID31654 - 08/05/2013 15:26:35 - (Aldo Vaglia) -

Un paesino come Pertica Bassa spende 50 mila euro per promuovere il turismo, 30 mila li mette la Comunita' Montana. Una ulteriore dimostrazione di quanto incongruente sia il modo di spesa di certi enti, che invece di programmare, dispensano denaro pubblico. Nulla contro il paese e il suo sindaco, che cerca finanziamenti dove li puo' trovare, molto da dire su chi non e' in grado di produrre progetti integrati e di piu' ampio respiro.

ID31655 - 08/05/2013 17:07:27 - (Lib) - caro Aldo

ma come si puo produrre progetti integrati ad ampio respiro che quando arriva il momento ce sempre qualcuno che ti tronca il lavoro ???? e molto spesso solo per rivalita o questioni personali .... Ma questa e la Vallesabbia ...

ID31661 - 08/05/2013 20:17:02 - (genpep) -

no Lib, questa non è la Vallesabbia, questa è l'Italia! con l'eredità su descritta che ci hanno lasciato i nostri avi, siamo noi i responsabili dello sfacio, noi che abbiamo l'abilità, unica al mondo, di eleggere solo ladri, truffatori, o, nella migliore delle ipotesi, degli incapaci. naturalmente in ogni partito, perchè, destra sinistra, centro e lega sono uno la fotocopia dell'altro. attendo smentite...

ID31662 - 08/05/2013 20:22:46 - (Giacomino) - Caro Peppino

dovrai attendere parecchio.

ID31665 - 08/05/2013 20:36:42 - (genpep) -

noto con piacere che il buon Giacomino mi conosce. quando passi da Vestone mi piacerebbe offrirti un caffè, perchè una persona arguta come tè la vorrei nell'elenco delle mie conoscenze.

ID31668 - 08/05/2013 21:17:52 - (Giacomino) - Se succederà sarà un piacere

anche per me.

ID31671 - 08/05/2013 22:47:27 - (Dolcestilnovo) - Discorso lungo...

Concordo con Aldo, ma il discorso e' molto piu' ampio e riguarda la politica di sviluppo dell'Italia intera, dove, anziche' valorizzare l'immenso patrimonio artistico e naturale, abbiamo preferito buttarci sulla produzione e sulla trasformazione industriale spesso di bassa o bassissima lega per fare man bassa di voti a poco prezzo. Risultati: inquinamento, cementificazione, aziende che muoiono come mosche uccise dalla concorrenza dove la produzione avviene a costi irrisori, aeroporti che fanno ridere, musei e monumenti che vanno a pezzi, strade da urlo, spiagge invivibili e montagne sfregiate, turisti che scappano e preferiscono la Bulgaria. Non e' poi cos difficile: chi ci puo' copiare il Colosseo, le Dolomiti, il Golfo di Napoli, la Costiera, la Valle dei Templi, Firenze, Venezia, Siena e le sue colline, i laghi, la LIguria, la pianura virgiliana e le infinite opere d'arte umane e naturali sparse dappertutto nel nostro Paese? Piantiamola li' di fare bottoni, bulloni e paccottiglia

ID31672 - 08/05/2013 22:55:36 - (Dolcestilnovo) -

varia e lasciamola fare ai Cinesi e noi concentriamoci su quello che sappiamo fare meglio e per cui siamo famosi e apprezzati in tutto il mondo (moda, scarpe, borse, innovazione e design, agroalimentare, prodotti di grande qualita'). Costruiamo aeroporti e stazioni confortevoli e moderni e strade sicure. Diamo contributi a chi apre o modernizza strutture alberghiere e turistiche, B

ID31676 - 09/05/2013 08:03:38 - (roberto74) - Dolcestilnovo....

Il tuo discorso purtroppo è troppo vago e privo di discorsi concreti...concentriamoci su moda, borse, scarpe? Sai che NOI italiani, molto spesso, acquistiamo questi prodotti proprio dai cinesi? Perché? Costo basso e pochi soldi. Quindi non giriamoci intorno. Costruiamo aeroporti? Bene, sentiamo dove vorresti farli, fammi dei nomi e non essere vago nelle tue proposte. Ti ricordo solo che uno come Montichiari, con tutte le possibilità che potrebbe avere, perde vagonate di milioni di euro all'anno ed è stato declassato. Sai quanti voli commerciali arrivano? ZERO. E tu vorresti costruirne ancora? Evidentemente ti sei perso una puntata di Report dell'anno scorso in cui si punta il dito proprio contro i numerosi aeroporti presenti e che perdono soldi su soldi.....sai di chi? I NOSTRI. Diamo contributi a chi apre? Magari! Ma anche qui ti ricordo che NOI italiani, in moltissimi casi, abbiamo chiesto in passato contributi per le attività e poi ce li siamo

ID31678 - 09/05/2013 08:08:16 - (roberto74) - continua...

...fumati e spesso intascati. Le cronache quotidiane sono piene di questi casi di truffa. L'unico passaggio in cui concordo con te è sulla parte turistica, con tutto il mare che abbiamo dovremmo vivere di rendita ma anche qui, purtroppo, vorrei ricordarti che noi per primi, ITALIANI, se possiamo ce ne andiamo all'estero al mare perchè costa meno. Ed è vero purtroppo. E quindi siamo esattamente al punto di prima quando si parlava di cinesi. Tra un prodotto di qualità a caro prezzo (ma purtroppo in Italia spesso si paga tanto e si ottiene poco) e uno a basso prezzo scegliamo il secondo semplicemente per una questione di prezzo. E in agenzia di viaggi cerchiamo sempre le offerte per andare fuori dall'Italia.

ID31680 - 09/05/2013 09:44:45 - (Aldo Vaglia) - Per roberto74

E' proprio nelle tue parole "con tutto il mare che abbiamo dovremmo vivere di rendita" che c'e' la chiave di lettura dell'incapacita' di vendere turismo in Italia. Queste sono le considerazioni di Josep Ejarque uno dei piu' affermati consulenti di strategie turistiche internazionali: " Bella, desiderata, con la dote piu' ricca del mondo, ma l'Italia non seduce come potrebbe...Negligenze e disimpegno, svogliatezza nel cercare di imitare i modelli esteri vincenti, in primis quello francese...S. Paul de Vence un paesino di 3500 abitanti non dissimile da tantissimi che popolano l'Italia, ha saputo creare attivita' e vendere fascino, non vende certo le sue pietre...la colpa e' di un sistema vecchio, le competenze ce le hanno le regioni, le province, i comuni. Si mandano i sindaci alle fiere del turismo armati di guide autoprodotte...l'85% dei turisti europei cercano le informazioni della vacanza, pertanto si informano e tentano di sedursi attraverso il web, senza i giusti posizionamenti

ID31681 - 09/05/2013 09:51:45 - (Aldo Vaglia) -

sei fuori mercato, e noi in Italia siamo tanto, tanto indietro...le regioni spendono dai 380 ai 450 milioni per la promozione, Spagna e Francia con meno della meta' hanno risultati di gran lunga migliori... non e' piu' possibile stare fermi e pensare che il turista venga perche' l'Italia e' bella, il turista non arriva piu', lo devi cercare.

ID31683 - 09/05/2013 10:09:28 - (Dru) - io farei una mediazione

il Bello c'è e è l'Italia, ma per mostrarsi agli occhi del turista ignaro di questa bellezza, deve farsi conoscere. Attenti però, che noi ci culliamo sugli allori, e la cultura è sempre più in trasformazione e ciò che era bello un tempo oggi non lo appare più , molti turisti preferiscono andare in America che venire a crogiolarsi al sole per vedere quattro ruderi, i quattro ruderi vanno capiti per apparire belli , altrimenti sono quattro ruderi, e questo è il compito più difficile nella struttura del linguaggio da tenere con i turisti di tutto il mondo.

ID31684 - 09/05/2013 10:20:11 - (sonia.c) - i quattro ruderi vanno capiti..

giustissimo..e valorizzati e ben tenuti..non come la sottoscritta che ha visto POMPEI ,solo 20 minuti perchè ..non c'era la guida e la maggior parte delle case non si potevano visitare ecc.ecc..e questo anni fà..non oso immaginare adesso! siamo degli irresponsabili! i nostri tesori,non sono nostri ...sono patrimonio dell'umanità!

ID31686 - 09/05/2013 10:31:20 - (Capitano) - In Italia si deve tentare di

ragionare in ottica futura..Quindi, punto primo via gli incapaci che fino ad adesso ci hanno governato (responsabili di questo e altro). Sono pienamente d'accordo con l'articolo (a parte il discorso sui boschi, e rimboschimento, che é un po' complesso..ma che come esempio delle cose da nn copiare ci sta)..Roberto74 ricorda i cinesi.. Appunto.. Non son più i nemici..1 milione di milionari sono cinesi.. E 60 milioni di classe media/abbiente che tra qualche anno inizierà a muoversi in massa per viaggi turistici. Qualcuno in meno verrà dall'India, Russia, Brasile, SA. E allora svegliamoci. Prepariamoci a fornire i servizi che queste persone cercano nella vacanza.. Mettiamoci in prima fila per una volta..O vogliamo perdere anche questo treno?! Sveglia Italia!

ID31695 - 09/05/2013 12:30:02 - (Aldo Vaglia) - Per Capitano

Forse sui boschi mi sono spiegato male, cerchero' di farmi capire con un esempio. Alla Capparola di Vestone, sopra la rotonda all'altezza dell'Unidelta c'e' un terreno dove in genere pascolavano delle capre. Una volta c'era un fienile abbattuto perche' pericolante. E' una lingua di terra di una proprieta' piu' ampia su cui sono state costruite delle casette a schiera. Sui rimanenti 4mila metri e' stato chiesto di ripristinare i terrazzamenti. Questa la risposta: Il terreno necessita di tre autorizzazioni quella Comunale per la parte di circa mille metri edificabile, quella Provinciale per la parte che dista meno di 120 metri dalla strada e quella della Comunita' Montana per la restante parte. Non e' pero' pacifico che le richieste vadano a buon fine, perche' dopo 5 anni che i prati non si coltivano diventano bosco e questo ora e' classificato bosco. Ora e' piu' chiaro perche' franano le 5 Terre?

ID31704 - 09/05/2013 13:41:16 - (Dolcestilnovo) - Per Roberto74

Mi sono evidentemente spiegato male. Costruire aeroporti significa rifare quelli che abbiamo. Malpensa e Fiumicino sembrano stie di polli se confrontati a Singapore, Hong Kong, Seoul, persino Istanbul tanto per buttare qualche nome a caso. E poi dotare di mezzi per arrivarci in tutta comodita' e sicurezza non come Malpensa che devi pregare Iddio che non ci sia un incidente se no ci metti 7 ore ad andarci. Montichiari? Stendiamo un velo pietoso. Ma l'ha visto? Altro che stia per polli, sembra un casotto da caccia. E i turisti poi come ci arrivano? A dorso di cammello attraverso i cis della bassa? Su non scherziamo. Invece i nostri politici pensano di sperperare decine di miliardi di euro in opere faraoniche utili solo alla mafia del sud (ponte di Messina) o a quella del nord (TAV), solo per essere ricordati come Cheope.

ID31736 - 09/05/2013 19:22:24 - (Capitano) - capisco il suo punto di vista

caro Aldo Vaglia. L'esempio di burocrazia folle/inutile calza bene. Ma del resto cosa farebbero altrimenti il surplus di dipendenti pubblici dei vari livelli che amministrano lo Stato? Il problema di quel terreno è vincolato al protocollo di Kyoto. Se le puó essere utile, il termine dei terreni che passano a bosco se abbandonati è stato portato a 15 anni.

ID31753 - 10/05/2013 10:27:48 - (roberto74) - Dolcestilnovo....

Ok, su Montichiari hai le idee un pò confuse....

ID31756 - 10/05/2013 10:53:19 - (Aldo Vaglia) -

Caro roberto74, su Montichiari non e' solo Dolcestilnovo ad avere le idee confuse. Chiare non le hanno nemmeno i gestori. La guerra tra Brescia e Verona con alcuni bresciani schierati con Verona la dice lunga. Spazio per spiegare ci sarebbe anche su questa testata, ma sembra interessi di piu' tenerci all'oscuro.

ID31791 - 10/05/2013 17:28:12 - (Dolcestilnovo) - Roberto74

Ha mai visto un aeroporto?

ID31872 - 13/05/2013 00:00:25 - (roberto74) - Dolcestilnovo...

Si, dai più grandi a quelli più piccoli, Montichiari compreso....ma non venire a fare il professore con me. Sai almeno che la pista di Montichiari è migliore di Orio e Verona? Sai che a Montichiari possono arrivare i 747 come a Malpensa? Sai che un grosso imprenditore che fa girare milioni di euro e di politica commerciale se ne intende ha più volte sottolineato che Montichiari sarebbe tecnicamente e logisticamente perfetto? Sai che per raggiungere Montichiari non è così difficile inserire mezzi di comunicazione ed è più vicino di quanto pensi? Sai che.....si vabbè....

ID31932 - 14/05/2013 17:42:12 - (Dolcestilnovo) - Robbiepedia

Inchinandomi a tanta e tale sapienza, indosso il saio e mi cospargo il capo di cenere. Mi chiedo come mai non sei ancora stato insignito del Nobel.

ID31974 - 15/05/2013 23:14:03 - (roberto74) - dolcestilnovo...

Invece di sprecare parole e post cerca di argomentare in modo serio, altrimenti puoi fare a meno di certe battute infantili...ti pare?

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