17 Maggio 2013, 12.30
Psicologia e benessere - Cibo e desiderio /1

Quante voglie abbiamo?

di Gianpiero Rossi

In questo primo articolo sul rapporto tra cibo e desiderio lo psicoterapeuta Gianpiero Rossi passa in rassegna l'aspetto nascosto delle voglie che, ascoltate in profondo, spesso possono mandarci nella direzione di una sana scelta nutrizionale

 
Se non sei un robot, allora è probabile che abbia desiderato anche tu fortemente del cibo, in certi momenti.
 
Forse il desiderio è stato per cibi dolci, specie cioccolato, oppure per qualche salato sfizioso come pancetta, o la tua pizza preferita. Forse hai avuto un desiderio a tarda notte per qualcosa di forte o croccante, o semifreddo e cremoso.
 
M’incuriosisce il grado in cui le persone possono essere catturate dalle loro stesse voglie. A volte, sembra che il nostro desiderio viva di fronte a tre vie: biologia, desiderio e follia.
 
Se non si procede lentamente per fare chiarezza, le cose possono complicarsi. Potrebbe essere solo che le nostre voglie abbiano qualcosa da insegnarci. Lezioni che vanno in profondità nella nostra anima nutrizionale.
 
LE VOGLIE DI SOSTEGNO
Un desiderio di sostegno ci prende quando il corpo istintivamente anela per un alimento che migliora il processo di guarigione, soddisfa un bisogno nutrizionale, o neutralizza uno squilibrio nel corpo. Avete mai notato alcune delle cose che certi animali, anche domestici, mangiano quando malati?
 
I gatti possono masticare piante ed erba, i cani possono mangiare vecchie pigne, pezzi di legno, o leccare argilla. Nessuno dice a un cane di mangiare argilla, perché i minerali di carica positiva contenuti aiutano a neutralizzare i veleni acidi nel suo sistema, e sposta il pH del sangue alla normalità.
 
Si agisce su un processo istintivo che va ben oltre la ragione. Lo stesso processo avviene negli esseri umani. Voglie di supporto possono sorgere e sembrano a volte sensate, a volte imprevedibili e di là della comprensione nutrizionale.
 
Avete mai desiderato agrumi quando soffrivate di un raffreddore o influenza? E al tempo stesso rifiutare il salato? E’ facile giustificare questo desiderio biologico considerando il contenuto di vitamina C delle arance e pompelmi, e l'effetto detergente della frutta sul corpo.
 
Il corpo brama perché il corpo lo sa. Se siamo in contatto con esso e lo mettiamo di fronte alla giusta scelta, la voglia di sostenere la biologia andrà verso ciò che ci farà bene.
 
Se invece lo lasciamo preda del desiderio smodato o folle disperderemo la nostra salute. Nell'articolo che sarà pubblicato domenica tratteremo delle “voglie dispersive” e non solo.
 
 
Gianpiero Rossi
Psicoterapeuta presso Studio di Medicina Clinica
Lumezzane - tel. 030 82 64 09
Body Mind Center, Salò - tel. 0365 21 318
gprossi@intelligenza.it 


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