20 Maggio 2013, 08.56
Gavardo Valsabbia
Maltempo

Pericolo nel Chiese

di red.

Le fotografie scattate da un nostro lettore a Gavardo in occasione dell'ultima piena, mettono in evidenza una situazione ad alto rischio nel Fiume valsabbino


«Abbiamo appena superato (forse!) la ennesima piena del Chiese e del Naviglio a Gavardo - ci scrive il lettore -, ma come sempre le Istituzioni sono lontane dai problemi reali».
 
Ad avvalorare le sue parole un paio di immagini che ritraggono la situazione insostenibile che si sta verificando prima del ponte di Gavardo, che certo deve trovare rapida soluzione.
Cioè la presenza di piante molto grosse nel letto del Canale Naviglio: vegetazione ormai che da una riva all’altra si tocca.
Ad aggravare la situazione la presenza, già da tempo, di grossi tronchi nel letto del Chiese, che da un momento all'altro potrebbero muoversi e mettersi di traverso sotto il ponte. Cosa accadrebbe?

«Abbiamo segnalato queto problema scrivendo in municipio, alla Regione (unico ente che ci ha risposto negando di essere competente in materia) e al Prefetto, ma senza che si muovesse nulla» aggiunge il lettore.
Che si è informato anche sulla normativa: «C'è una sentenza della Cassazione che risale al 18 dicembre 1998 (n.12701) che dice: “Fanno parte del demanio idrico, perché rientrano nel concetto di alveo, le sponde e le rive interne dei fiumi, cioè le zone soggette ad essere sommerse dalle piene ordinarie" (mentre le sponde e le rive esterne, che possono essere invase dalle acque solo in caso di piene straordinarie, appartengono ai proprietari dei fondi rivieraschi)».
 
Bisogna dire che qualche cosa è stato fatto per le spomde del Chiese, sistemate dal lavoro di numerosi volontari.
Per quanto riguarda in Naviglio invece no: «Trattandosi di canale di derivazione, il Naviglio Grande Bresciano è regolato dal Testo Unico sulla bonifica che dispone che la pulizia degli alvei e delle sponde dei canali sono a carico del Consorzio Concessionario, che nella fattispecie ci risulta essere il Consorzio di Bonifica del Chiese».
 
Cosa stanno aspettando?
 


Commenti:
ID32191 - 20/05/2013 09:54:50 - (dotto90) - Provare per credere...

Faccio parte di quel gruppo di persone che Volontariamente gli anni scorsi hanno pulito parte delle sponde del Chiese in vari punti in pi anni. Non potete immaginare quante voci maligne sono girate nelle bocche delle solite persone stupide, anzi, vi dir di pi, hanno chiamato addirittura le guardie forestali facendo perdere tempo e pazienza a persone che facevano questo lavoro per amore del loro territorio.Il Comune purtroppo pu fare poco, perch per avere il permesso di pulire l'alveo bisogna rivolgersi alla Provincia che dovr procedere al controllo della zone e dare il via libera. Signori siamo in Italia, la solita burocrazia che soffoca tutto quello che si potrebbe fare di buono, per noi e per il nostro paese.

ID32195 - 20/05/2013 12:42:42 - (esseelle) - dotto90: hai ragione

In effetti la burocrazia in Italia molte volte provoca i disastri .... se manca l'autorizzazione o il timbro non si può fare nulla ... anzi magari ti becchi pure una denuncia ... ma poi succedono i disastri!

ID32196 - 20/05/2013 12:48:25 - (Ernesto) -

erano queste le leggi che calderoli doveva bruciare!!!!mica quelle che nessuno conosceva o non si usavano piu^.....!!!ogni comune metta in sicurezza il tratto di fiume appartenente

ID32197 - 20/05/2013 13:53:03 - (bob63) -

In un momento cosi difficile perch non utilizzare anche il corpo forestale dello stato considerando che sono decine di migliaia, nell' ex unione sovietica, un anno particolarmente difficile per le condizioni climatiche si e' fatto ricorso all'esercito per "cavare" le patate, e la cosa non mi sembra fuori dal mondo, considerando che sono pagati per la salvaguardia del territorio, ma in Italia c'e' chi guarda e chi lavora, oltretutto a gratis.

ID32205 - 20/05/2013 21:49:18 - (ibisco) - Pulire va bene

pero' bisogna vedere cosa si intende per pulizia di un fiume. Se parliamo del materiale che si accumula sul letto del fiume sono d'accordo, non si puo' pretendere che un fiume faccia scorrere nel suo alveo lo stesso volume di acqua se il il livello del fondo continua ad innalzarsi per la presenza di ghiaia e petrisco. Pulizia di tronchi trasportati dalla corrente e' ovvio, per quanto riguarda le piante sulle sponde del fiume sarei piu' cauto. Secondo me' le piante sulle sponde dei fiumi evitano l'erosione del suolo, e' ovvio con un po' di buonsenso vanno eliminate quelle che creano pericolo.

ID32206 - 20/05/2013 21:55:27 - (ric) -

basterebbe che ogni sindaco fosse responsabile del proprio territorio e in quanto responsabile potesse decidere il da farsi nel proprio comune.Invece per mantenere i baracconi e gli uffici superiori va a finire che nessuno decide, nessuno lavora e il territorio è sempre più degradato e in certi casi anche pericoloso per la popolazione.

ID32222 - 21/05/2013 12:55:59 - (Giacomino) - Concordo

con Ric.

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