La casa di riposo costruisce il futuro

La casa di riposo Fondazione “La Memoria” di Gavardo, oltre alla gestione ordinaria, guarda al futuro per poter garantire servizi adeguata anche agli anziani di domani che necessiteranno di una struttura protetta.
È su questa linea che si è mosso il consiglio di amministrazione guidato da Massimo Cavagnini, in carica da un anno e mezzo.
Il punto della situazione è stato fatto ieri in municipio alla presenza del sindaco Emanuele Vezzola, dell’assessore ai Servizi sociali Alessandro Salvadori e dei membri del consiglio di amministrazione della Fondazione.

«Il nostro primo obiettivo era quello di riuscire a centrare il pareggio di bilancio – esordisce Cavagnini – e quest’anno, dopo anni di chiusura in perdita, ci siamo riusciti». «Un obiettivo frutto di un lavoro di squadra – sottolinea il presidente –, che vede il coinvolgimento del personale, dei sindacati, ma anche dei volontari». In particolare, sono stati monitorati gli acquisti, in modo da contenere i costi.

Il secondo obiettivo era quello di riorganizzare le funzioni interne, per garantire un servizio sempre migliore agli anziani ospiti, e per adeguarsi ai tempi. In questi anni le persone che entrano in casa di riposo sono i cosiddetti “grandi anziani”, ultranovantenni, e in genere con diverse problematiche di salute.

La casa di riposo, inoltre, si è già adeguata in anticipo alla nuova normativa regionale sulla responsabilità sociale (legge 231), che dal 2014 prevede un organismo di vigilanza che controlli che tutto si svolga secondo i protocolli previsti. Questo nuovo organismo, unito al revisore dei conti, è già in funzione da fine maggio.

Su queste premesse si è poggiata la base per un progetto di sviluppo delle attività della Fondazione. La questione è stata affrontata anche in consiglio comunale, con un dibattito dedicato nell’autunno scorso. In questo periodo il consiglio di amministrazione sta predisponendo un piano che sarà presentato nuovamente in consiglio comunale.

A tal proposito il sindaco Vezzola ha voluto evidenziare come la governante del welfare abbia la necessità di stare al passo coi tempi e abbia bisogno di persone competenti e con capacità manageriali. Per questo a suo tempo era stato scelto Massimo Cavagnini, che da anni si occupa di questo settore. Una scelta che aveva provocato non pochi malumori. Nel frattempo, però, nel consiglio di amministrazione è entrato anche un rappresentante della minoranza, Gino Toffolo, per garantire una maggior rappresentatività della comunità gavardese all’interno dell’ente.

Il sindaco ha sottolineato la stretta collaborazione fra la casa di riposo e i Servizi sociali del comune, garantendo però piena autonomia all’azione del consiglio di amministrazione.

Un tema sul quale il sindaco ipotizza una possibile collaborazione è sull’housing sociale rivolto agli anziani o famiglie giovani con difficoltà di reddito, utilizzando l’edificio delle ex scuole elementari, che così tornerebbe ad avere un’utilità per la comunità gavardese.

Cavagnini ha infine anticipato alcune linee guida del nuovo piano di sviluppo della Fondazione, come ad esempio la possibilità di offrire una residenzialità più leggera, allungare la fase diurna per anziani che possono rientrare la sera a casa, pensare a un reparto per le cure palliative (emergenziali). Alcune di queste attività sono allo studio in collaborazione anche con le altre Rsa della Valle Sabbia.

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