«Finanza agevolata» per sopravvivere

“E’ stato lacerante sopportare di vedere ogni giorno lo scuolabus arrivare dal vicino Trentino, caricarsi i nostri bambini dell’asilo e portarli dall’altra parte dove c’era una struttura migliore per accoglierli. Con i bambini ci sembrava se ne andasse via anche il futuro del paese. Allora ho insistito tanto col provveditorato della Provincia autonoma perch� questo non accadesse pi�. Ora i bambini restano nella scuola del paese e li sentiamo un po’ pi� nostri: io per� non so se ho fatto bene o se gli ho levato anche quella opportunit�”.

Nella denuncia di un sindaco di un paesello in provincia di Vicenza, simile a quella di tanti altri, ecco tutta la fatica di essere a due passi dal confine con una regione ricca, come lo sono quelle a statuto autonomo.
Dopo aver votato all’unanimit� il cambio dello statuto che permetter� ai Comuni che aderiscono ad AssComiConf di diventare 174 (gi� ieri le deleghe erano arrivate a sommare 167 realt� comunali), l’Associazione dei Comuni confinanti � andata avanti con la sua terza assemblea, organizzata “in casa” dal suo presidente Marco Scalvini.

Dopo le prese di posizione della politica registrate il sabato, con le lettere del ministro Linda Lanzillotta e del “governatore” Roberto Formigoni e l’intervento dell’on. Roberto Maroni, ieri � stato il momento di sviscerare nei particolari le problematiche che vivono i piccoli comuni, alla ricerca di possibili soluzioni.
In quest’ottica, di “finanza agevolata” ha parlato Daniele Molgora, gi� sottosegretario alle Finanze per conto della Lega Nord: “Ben vengano le varie forme di riduzione delle tasse, tutte buone, per dare una risposta a questi Comuni per� sarebbe il caso di limare sulla fiscalit� che porta soldi nelle casse dello Stato � ha detto -. Invece che l’Ici per la prima casa che � fiscalit� locale, ragioniamo sulle accise per il gasolio da riscaldamento. E’ un meccanismo gi� utilizzato, quello di diminuirle in base alle fasce di appartenenza dei singoli comuni, potenziamolo introducendo anche il fattore di vicinanza al confine”.

Un’altra fonte di approvvigionamento per le magre casse comunali, suggerita da Molgora, � quella di dirottare una quota in percentuale dell’Irpef: “Dopo aver ottenuto di farlo diventare definitivo e non “una tantum”, sarebbe il caso di legare ad un meccanismo di questo tipo anche il Fondo per la valorizzazione delle zone di confine � ha suggerito -, per salvaguardare anche nel tempo il valore delle entrate per i Comuni”.

Dopo quello di Daniele Molgora ecco l’intervento di Camillo Piazza, deputato dei Verdi, che ha riportato quello che sta facendo il Governo: “C’� una Legge sui piccoli Comuni gi� approvata con larga maggioranza alla Camera che se passer� al Senato prima della prossima Finanziaria permetter� ai Comuni di ricevere molti finanziamenti, in particolare per sostenere la cultura, la valorizzazione dei prodotti tipici locali, le unioni dei Comuni se queste verranno fatte per gestire meglio i servizi”.
AssComiConf ha stabilito anche degli accordi con alcuni consulenti che si sono messi a disposizione dei sindaci “confinanti”, gratuitamente, per individuare insieme a loro quelle iniziative che riferendosi al quadro legislativo attuale possono aiutare i miseri bilanci comunali.
Se lo vorranno saranno poi i sindaci a decidere se”assumere” queste consulenze.

Alla “tavola rotonda” bagossa sulla finanza agevolata, coordinati negli interventi dal vicepresidente della Comunit� montana Giorgio Bontempi, ieri sono intervenuti anche alcuni di loro: Dante Freddi ed il consulente Bruno Conti per la societ� valsabbina di Servizi Secoval e Bruno Bottini.
Quest’ultimo, che per mestiere si occupa di monitorare le forme di finanziamento per i Comuni, ha detto senza giri di parole che “le opportunit� ci sono, per� bisogna saperle cogliere: spesso accade che le “finestre” degli investimenti si aprano e si richiudano senza che i sindaci siano riusciti ad infilarci il progetto giusto”.

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