25 Luglio 2013, 08.06
Genitori & Figli

Il bambino e la TV

di Giuliana Beghini Franchini

Sembra che bambini siano gli utenti piů assidui della televisione: si calcola che in media trascorrano circa 30 ore settimanali davanti al piccolo schermo!

 
Li vediamo fin dal mattino incollati alla TV e parcheggiati da quella “baby sitter” che produce immagini.
E secondo alcune ricerche si pensa che il bambino, prima di aver terminato le scuole elementari, abbia giĂ  visto a piĂą di 100.000 scene di violenza e 8.000 omicidi.
 
Non è per nulla esagerato allarmarsi e pensare a quanto la televisione, con la sua rappresentazione continua della violenza, sia uno strumento che non solo può spaventare i bambini, ma può anche aumentare la probabilità della comparsa di un comportamento violento.
Il bambino è più vulnerabile dell’adulto alle scene di violenza perché soprattutto nei primi stadi dello sviluppo l’identificazione con “l’eroe” protagonista della storia è più facile. Ciò accade per il fatto che è molto influenzabile per ciò che concerne gli schemi di comportamento sociale.
 
L’ eccessiva esposizione a scene di violenza può far aumentare la paura della realtà come può produrre l’ idea che la violenza sia un fatto comune e il suo uso in definitiva lecito.
 
Come affrontare allora il problema? Che fare? Come comportarsi?
Risposte difficili soprattutto se non abbiamo sufficiente coraggio di eliminare il televisore o di spegnerlo sapientemente di tanto in tanto come modo, per noi, di disintossicare la mente e come protezione dell’infanzia.
 
La TV di per sé non è un demone pericoloso se la sappiamo utilizzare bene e non la teniamo accesa per parcheggiare i bambini.
Forse può essere difficile evitare che le immagini violente, così frequenti a tutte le ore, invadano gli occhi e la mente dei bambini.
 
Ma una possibilità c’è. 
Consiste nel tentare di “imparare la TV” come dice Anna Oliviero Ferraris.
In altre parole si tratta di analizzare insieme con i figli la violenza e i contenuti aggressivi che vengono proposti. 
 
Alcuni esempi.
Sottolineare come questa sia spesso un mezzo semplice e sbrigativo per risolvere i problemi.
Far vedere che la realtà è assai più complessa della finzione e che le aggressioni e la violenza (sia fisica che verbale) di solito non risolvono i conflitti.
Far presente, soprattutto ai piu’ piccoli, che si tratta pur sempre di fiction, cioè che i protagonisti sono comunque attori e non si fanno male veramente.

Giuliana Franchini
 


Commenti:
ID34293 - 25/07/2013 09:50:23 - (ROBIN) - vero..

..genitori irresponsabili da una parte, dall'altra non si sa come educare, e quindi "parcheggiare" il bambino davanti alla tv, è la forma più comoda e sbrigativa...!! in america questo fenomeno è molto elevato...!!!

ID34296 - 25/07/2013 10:23:53 - (sonia.c) - la pericolosità..

delle immagini televisive viene molto sottovalutata ,sopratutto ,con i bambini piccolissimi( 1 anno 2..)ho sentito più di una volta dire.tanto non capiscono!..capiscono tutto invece..per non parlare degli orribili cartoni animati pieni di guerre e competizione..e quando va bene .. scenette idiote ciniche ,ancora più pericolose perchè ritenute"normali". ..(heeeee sono tutti cosi adesso i cartoni signora..e lei non glieli faccia vedere ..signora..)

ID34318 - 26/07/2013 07:23:44 - (Maudo74) -

io guardo sempre la televisione e ogni tanto l'accendo.

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