30 Luglio 2013, 07.29
Valsabbia Val del Chiese Storo
Viabilità 1

Ci vorranno quattro anni

di Ubaldo Vallini

La firma di ieri in calce ad un accordo fra le amministrazioni provinciali di Trento e Brescia, ha dato il la definitivo alla realizzazione del lorro di Variante fra Vestone e Idro

 
Una firma di portata stor-ica come questa non poteva che avvenire a Stor-o.
La battuta è facile, per un'occasione che però segna davvero una svolta, anche se nella sala consiliare del municipio trentino, da parte degli intervenuti, gli "auspici" e gli "invito a rispettare i tempi" si sono sprecati.
 
Pesa il fallimento di un analogo accordo di programma firmato cinque anni fa, anche quello da entrambi i presidenti di Provincia: quella autonoma di Trento e quella di Brescia.
 
«Cambia che in questo caso sono previsti tempi e tipologie di intervento» ha chiosato Daniele Molgora, assicurando che «non ci saranno sorprese, anche perché se dovessimo sforare sul programma perderemmo per sempre i fondi stanziati per quest'opera dalla Regione Lombardia».
 
All'ordine del giorno il placet ufficiale agli accordi che porteranno alla realizzazione dei 3 chilometri e 112 metri di variante alla 237 del Caffaro, che permetteranno al traffico di bypassare l'abitato di Lavenone e di superare di slancio le strette curve che la "vecchia" Provinciale scava negli scisti argillosi laddove il Chiese esce dal lago d'Idro.
 
Se ne parla da decenni ormai e ora i tempi sembrano per davvero maturi.
Grazie anche, ed è questa la novità a lungo "accarezzata", alla Provincia di Trento che ha deciso di investire in viabilità anche fuori dal territorio di sua competenza.
 
E' stato il sindaco Vigilio Giovanelli a fare gli onori di casa, ricordando l'importanza che l'opera riveste per il Trentino ed in particolare per le Giudicarie: «Più del 50% del traffico generato dalle nostre aziende passa per la 237 del Caffaro - ha detto -. A questo aggiungiamo il transito dei turisti, degli studenti, di chi scende verso il Bresciano per curarsi o per commercializzare prodotti».
 
Concetti ribaditi dagli altri amministratori trentini presenti: il presidente del Bim del Chiese Giorgio Butterini, quello del la Comunità giudicarese Patrizia Ballardini, l'assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Gilmozzi presente al posto di Alberto Pacher: «E' per noi un'arteria strategica, anche pensando all'aeroporto di Montichiari, all'alta velocità... non possiamo certo permetterci di rimanere tagliati fuori» ha detto quest'ultimo.
 
Per la parte bresciana, oltre a Molgora, hanno preso la parola il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, secondo il quale «due realtà di periferia come quella giudicarese e quella valsabbina hanno un futuro solo se riusciranno a lavorare insieme e questo è un buon inizio».
 
«Abbiamo rotto gli schemi, trovando insieme, perché da soli non ci saremmo riusciti, il modo di dare beneficio ai cittadini» ha detto l'assessore Maria Teresa Vivaldini, che ha ringraziato i tecnici Faccin (Brescia) e De Col (Trento), per averla affiancata nel complesso lavoro di recupero delle sinergie.
 


Commenti:
ID34420 - 30/07/2013 13:50:35 - (Giacomino) - Non si può non ricordare

il fallimento di un analogo accordo firmato cinque anni fa sempre da entrambi i presidenti di provincia, quella autonoma di Trento e quella meno autonoma di Brescia. E se nel frattempo gli enti provincia spariscono che probabilità ci sono di vedere finalmente queste opere davvero realizzate?.

ID34427 - 30/07/2013 19:17:55 - (ric) -

coi se e coi ma........non si va lontano!!!!!speriamo vada tutto bene!!!!chissà che la vicinanza alle elezioni non spinga un po' sull'accelleratore!!!!

ID34428 - 30/07/2013 20:22:01 - (genpep) -

chi vivrà vedrà. nel frattempo l'amico Giacomino metterà in fresco un'altra bottiglia, a sto punto dovrebbe avere la fontana piena...

ID34431 - 30/07/2013 21:29:26 - (francobagos@alice.it) - franco

la lega per me non combina niente non a i soldi perchè la 237 lerba la taglia a fine luglio e le gallerie sono buie e sporche non anno i soldi per la manutenzione vi immaginate a fare una strada la lega dovrebbe andare in trentino a vedere come tengono le strade? il sig molgora che è un mezzo bagoss ed a preso un sacco di voti in vallesabbia

ID34433 - 30/07/2013 22:06:53 - (guidoassoni) -

Nel 2008 fu firmato l'accordo di programma tra la Provincia di Brescia e quella autonoma di Trento per la costruzione del lotto da Ponte Re di Barghe a Vestone nord e riqualificazione tratta da Vestone Nord a Idro sud comprensiva della variante di Lavenone. I Comuni dovettero adeguare i loro strumenti urbanistici inserendo la costruenda variante alla SP BS 237. Ora, dopo cinque anni di inutili attese, altre firme in pompa magna e quattro anni di tempo per la realizzazione del tratto Vestone - Idro sud e altre istanze di adeguamento dei P.G.T. comunali. Ma chi le paga queste varianti? Spero proprio sia la Provincia. Una cosa e' certa. Dovremo arrivare oltre il 2020 con questa stessa strada, con le stesse code determinate dallo stesso ingresso in Idro. Mi auguro che almeno la Rocca possa beneficiare in tempi brevi dei finanziamenti al fine di consentire al Comune di Anfo di revocare l'ordinanza di chiusura.

ID34434 - 30/07/2013 23:52:27 - (el capelà) - ovunque

ovunque si sono fatte strade; perfino in Sardegna in zone dove non c'è quasi nulla; manca solo qui in vallesabbia!! abbiamo aspettato 15 anni per vedere realizzato il tratto Barghe-Villanuova; quanti anni serviranno per fare la Idro-Vestone e la Vestone-Barghe??

ID34446 - 31/07/2013 13:01:14 - (kyselak) - el capelà

lei si immagina per altri cinque anni le code che cominciano da Ponte Caffaro fino a Brescia determinate esclusivamente dall'inadeguatezza dello svincolo di Idro? Le Amministrazioni comunali che si sono susseguite a Idro hanno sempre aspettato la realizzazione della variante ed aspetteranno ancora a lungo. Quando nel 2009 la Provincia aveva finanziato un primo lotto del programma viabilistico che comprendeva oltre ad un nuovo svincolo anche un raccordo con la strada per Treviso e Capovalle, i tre nuovi sindaci hanno revocato l'accordo stipulato dalle Amministrazioni precedenti deviando di fatto il finanziamento verso altre realtà della Bassa Bresciana che, con grato animo, hanno accettato la manna.

ID34459 - 31/07/2013 17:22:53 - (kyselak) -

Faccio comunque presente, a scanso di equivoci o di mali interpretazioni, che tutti i progetti o i piani di sviluppo che dir si voglia, sono suscettibili di miglioramenti e di revisioni. E ancor di più se si tratta di collegamenti viari. Il fatto grave e che mi ha disgustato, è stato quello di avere rimandato al mittente il finanziamento senza proporre alternative e senza sedersi al tavolo della Provincia magari per discutere un tracciato diverso. E' stata persa un'occasione e dovremo pertanto sorbirci i problemi di viabilità ancora a lungo. Problemi riconducibili ad un ponte troppo stretto e ad un imbuto che rallenta maledettamente il traffico in entrata ed uscita.

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