05 Agosto 2013, 08.00
Villanuova s/C
Commercio

Un mercato coperto all'ex lanificio

di Cesare Fumana

Gli spazi dell'ex fabbrica di Bostone avranno una destinazione commerciale con l'istituzione di un mercato coperto aperto da martedì a sabato con 146 postazioni a disposizione

 

Spesa etica, basso costo, qualità alta. È questo che si prefigge il nuovo mercato coperto che sorgerà negli spazi della ex Grignasco Garda di Bostone. L’iniziativa è partita grazie a un accordo fra l’amministrazione comunale di Villanuova sul Clisi e una società privata, la Rialto Due di Crema, titolare del contratto di locazione degli immobili dell’ex fabbrica. A disposizione di commercianti e artigiani del posto ci sono 105 postazioni, a cui vanno aggiunte ulteriori 41 piazzuole per gli agricoltori locali.

“Con questo progetto – riferisce il sindaco Ermanno Comincioli – rendiamo concreta la nostra volontà di destinare quest’area non a nuovi insediamenti residenziali, ma ad area produttiva e di servizi. Il mercato sarà un luogo del risparmio, secondo la filosofia della filiera corta e del chilometro zero. Oltre a recuperare quest’area finora inutilizzata, avrà anche un risvolto occupazionaleâ€.
A beneficiare saranno anche le casse del Comune, che prevede di incassare tasse per 80 mila euro l’anno.

Il mercato coperto occuperà 5 mila metri quadrati di fabbricati, a cui vanno aggiunti 2.500 mq per il parcheggio dei clienti e altri 2.500 a disposizione degli operatori.

Attualmente sono già più di un’ottantina gli spazi assegnati. Il mercato sarà aperto al pubblico dal martedì al sabato, dalle 10 alle 18.
I comparti merceologici sono i più vari, dall’alimentare all’abbigliamento, e non mancheranno artigiani locali e, come detto, anche agricoltori della zona.

Competitivo il prezzo della piazzuola: in media, costerà 537 euro mensili, comprensivo di tutti i servizi forniti direttamente dalla società di gestione (elettricità, smaltimento rifiuti, pubblicità, ecc.) e tasse (Tarsu, Cosap). Le richieste per le postazioni vanno inoltrate al Comune entro l’11 settembre. Il mercato partirà per il prossimo autunno.



Commenti:
ID34596 - 05/08/2013 10:53:34 - (Venturellimario) -

Che altro dire.....Complimenti all' amministrazione di Villanuova S/CAl contrario di quella del comune limitrofo che parla a vanvera da anni per il solo trovare uno spazio più adeguato al locale mercato del mercoledì.La vedo dura per gli operatori di questo comune, molto più comodo e sempre disponibile (anche se piove e fa freddo) quello del Bostone.Ora speriamo solo che la gente capisca questa nuova grande opportunità e non la lasci morire, considerando che si aiuta l'economia locale e non le solite grandi distribuzioni

ID34598 - 05/08/2013 11:10:28 - (Ernesto) -

mi sembra un ottima idea!!!!l'unico neo del chilometro zero sono i prezzi dei prodotti!!!(...alle volte piu cari della grande distribuzione ....??)

ID34600 - 05/08/2013 11:15:43 - (sonia.c) - e gli ambulanti che cuociono il cibo?

in una struttura coperta è un pò pericoloso..a meno che ,non mettano il gas centrale senza le bombole..

ID34603 - 05/08/2013 11:29:42 - (Venturellimario) - X Sonia

Come pensi facciano nelle grandi città , dove i mercati coperti esistono da decenni, penso sia un problema già valutato.

ID34605 - 05/08/2013 11:39:20 - (sonia.c) - non lo sapevo..

e se c'è una cosa che mi fà paura..sono le bombole a gas(problema personale) ciao.

ID34614 - 05/08/2013 12:57:07 - (valista) - Val

Sono perplessa,altro mercato..Mah...Che sia aperto o coperto,ne avevamo davvero bisogno??

ID34615 - 05/08/2013 12:58:37 - (esseelle) - i controlli dei VVF

Speriamo "già valutato". Nonostante quella che si sta realizzando al Bostone è una attività soggetta a controllo di prevenzione incendi e quindi a rilascio del CPI secondo il DPR 151/2011 (attività n. 69.3.C), non sarebbe il primo caso in cui tali valutazioni non vengono effettuate.

ID34619 - 05/08/2013 13:19:15 - (genpep) -

bravo/a valista, ne avevamo davvero bisogno? il commercio è in crisi soprattutto per eccesso di offerta, non solo perchè la gente ha meno soldi da spendere. aprire un'attività ora è un grosso azzardo

ID34622 - 05/08/2013 13:22:47 - (Venturellimario) - Valista

L'enorme differenza tra questo e gli altri è l'enorme comodità.Non mancheranno i parcheggi, in più si tratta con innumerevoli venditori, non come in un ipermercato.Aggiungiamo che è aperto praticamente tutti i giorni.Io la vedo come un'ottima iniziativa, sicuramente quello del mercoledì potrebbe subire un calo di vendite, d'altronde se nessuno in questi anni si è preso la briga di creare un'area idonea, dove poter parcheggiare senza patema di multe e senza intasare una strada nevralgica nei collegamenti, la colpa va solo ai responsabili, chiusi nella loro ottusità.Se solo invece di dare licenze per supermercati, fossero stati leggermente lungimiranti ora non saremmo qui a discutere su queste cose

ID34623 - 05/08/2013 13:45:13 - (Franz 59) - Complimenti

Complimenti sinceri al Comune di Villanuova, a confronto del mio comune di Gavardo, Voi siete avanti ANNI LUCE in tutti i settori/servizi; altro che "Gavardo Cambia" qui sono ottusi, pensano solo a togliere le panchine nelle piazze, e mi sa che Gavardo ha perso un'altro treno, spero solamente che i Gavardesi alle prossime elezioni diano il ben servito al sig. Vezzola, almeno me lo auguro.

ID34625 - 05/08/2013 13:53:21 - (Venturellimario) - Franz 59

Io l'ho pensato, tu l'hai scritto.Cos'altro aggiungere

ID34631 - 05/08/2013 14:38:49 - (tulipano) -

L'iniziativa mi sembra buona, vista anche la promessa di posti di lavoro. Mi auguro che sia un vero mercato di qualità e non un clone di quelli già esistenti in zona, pieni di cineserie e prodotti scadenti o addirittura non a norma o contraffatti...

ID34638 - 05/08/2013 15:59:20 - (bob63) - tutto ok

Finalmente qualcuno che guarda al territorio, commercio a km 0, rivalutazione dei nostri prodotti, riscoperta dei prodotti "bio", nulla da recepire, spero che si dia priorita' ai prodotti e aziende locali, riservando qualche posto anche per il futuro prossimo, per Sonia, i pericoli che tu fai presente sussistono solo nel settore ambulante in quanto ovviamente gli spazi sono sprovvisti di alcuni servizi tipo appunto il gas, in un impianto fisso questi problemi non devono essere nemmeno considerati, essendo strutture fisse soggette a controlli, quanto al discorso risparmio, saranno sempre e comunque le regole di mercato a imporsi, se sei a buon prezzo vendi altrimenti......

ID34639 - 05/08/2013 17:12:57 - (punto) -

credo che il prezzo di vendita debba essere proporzionato alla qualit della merce, sicuramente un piccolo commerciante non pu competere con la grande distribuzione ne tantomeno un allevatore o un agricoltore della zona, st in chi compra ricercare la qualit al giusto prezzo tenendo in considerazione tanti fattori, freschezza durabilit della merce tipo di agricoltura, credo che sia anche giusto aiutare i produttori locali,infondo se l'economia gira gira per tutti!!!!

ID34641 - 05/08/2013 17:19:20 - (senonoraquando2013) -

altra cattedrale nel deserto, i posti di lavoro non si creano facendo altri mercati etc.

ID34647 - 05/08/2013 21:24:01 - (Giacomino) - Io abito in cima

alla valle e non potrò beneficiarne, però l'idea mi sembra di quelle da sostenere.

ID34654 - 06/08/2013 01:17:03 - (sissy) - sissy

Per esseelle.Ma secondo te la struttura verrà usata così com'è? Certo che è stato presentato un progetto, sia a Gavardo (per i parcheggi) sia a Villanuova per l'edificio. Ed è stata presentata pure la pratica al comando prov dei VVF! Sempre a criticare! Lasciate fare a chi ne sa.....

ID34656 - 06/08/2013 09:04:04 - (bob63) - per senonoraquando 2013

Oltre chiaramente a tutto quello che segue un mercato di 146 postazioni; bar, ristorante, sevizi in genere sempre che l'idea e la finalita' sia quella, potrebbe essere un ottima occasione per chi da tempo pensa di commercializzare prodotti locali che possono essere i piu' disparati, miele, marmellate, formaggi, carni ecc. ecc., si potrebbero consorziare alcuni micro produttori, potrebbe essere un occasione per rilanciare i prodotti e una sorta di micro economia di valle, il problema resta invece la burocrazia e relativi costi, supponiamo che io produco 3/400 vasetti di miele e lo voglio commercializzare per integrare un reddito, mi costa di piu' regolarizzare il mio commercio che non il prodotto stesso, quando si parla di "nero" lo stato dovrebbe pensare anche a queste cose, ricordiamoci sempre che il territorio e' l'unica cosa che non ci puo' essere copiato.

ID34658 - 06/08/2013 09:18:46 - (senonoraquando2013) -

per Bob63: detta cosi la condivido. Il problema semmai sarebbe quello di chiudere alcuni centri commerciali di troppo. Ciao.

ID34662 - 06/08/2013 10:01:46 - (punto) - tutto vero.....

anche se molti piccoli produttori,soprattutto della mia zona, preferiscono investire in attrezzature agricole (trattori ecc ecc) che riusciranno ad ammortizzare neanche in una vita di lavoro e non vogliono investire in laboratori di trasformazione dei loro prodotti in modo da poterli introdurre sul mercato. La burocrazia tanta e sono tante anche le norme da rispettare purtroppo , bisogna fare delle scelte.... buona l'idea dei consorzi anche se troppi galli nel pollaioi.... bisognerebbe prendere esempio da chi con coraggio si masso in regola e cerca di crescere!!(Abbiamo alcuni esempi in valle,soprattutto giovani x per fortuna!!)

ID34685 - 06/08/2013 14:56:33 - (bob63) - x punto

Rilanciare un economia e nello specifico parliamo di un settore abbandonato da 50 anni non e' facile, oltretutto la cosa piu' importante e' il crederci nelle proprie capacita', resto del parere che se la burocrazie fosse molto piu' semplice e meno onerosa la cosa la vedremmo sotto un altra ottica, persino in USA il "presidente" e' fermamente convinto che il rilancio possa venire proprio dall'agricoltura, in un paese come il nostro dove la biodiversita' ci potrebbe favorire manca questa cultura, le strutture nate allo scopo tipo comunita montane sono assenti da anni da questi propositi, trovino i percorsi meno contorti per sostenere questi sbocchi anche se piccoli.

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