Non sono dissimili da chi lorda le latrine. Marco Travaglio si è sfogato sul suo blog del ‘Fatto Quotidiano’ contro i lettori che spesso lo attaccano con i loro commenti
Intendi dire che se Grillo e Travaglio usassero lo stesso metro di giudizio, che adergano con chi li insulta, su se stessi quando sono loro ad insultare gli altri, ne guadagnerebbero... Perchè non è chiara.
Se Travaglio si lamenta è segno che non è rispettato, se non ė rispettato è segno che non è rispettabile.
Caro Dru, la massima evangelica "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" dovrebbe essere il fondamento di ogni rapporto civile. Si chiama anche principio di reciprocita'.
questo è un principio che non trova soluzione e ritorna un risultato "ad indefinitum". Travaglio non è rispettato perchè non rispetta chi non lo ha rispettato. Travaglio, come Fazio, non è stato assunto da Berlusconi in illo tempore e questo lo identifica a Fazio, ma Travaglio è un uomo sanguigno , vero in questo, in quanto tale, in quanto sangugno, ma questa sua sangugnità lo espone a chi è altrettanto sanguigno e continua quel processo "ad indefinitum" che dicevo sopra. Fazio invece è solo un paraculo.
i paraculo, invece, non danno fastidio ad alcuno, ma fanno il danno dell'umanità intera, preferisco mille volte un Travaglio ad un Fazio, anche se Fazio è un uomo rispettabile.
"De gustibus non est disputandum"
è proprio il senso di quanto ho scritto.
Travaglio si lamenta dei coloriti commenti dei suoi blogger, dimenticando come colorisce lui spesso i suoi discorsi, verrebbe da pensare che chi di bocca ferisce...Noi invece forse ci dimentichiamo che magari buona parte dei commenti potrebbero essere fasulli e inseriti da chi vuole ingigantire a proprio vantaggio certe notizie
tuttavia, secondo me, se non guardiamo la confezione ma entriamo nella sostanza, Travaglio sembra essere rimasto uno dei pochi giornalisti con la schiena dritta.. Invece quelli che adoperano la possibilità di fare commenti per esprimere considerazioni di, quantomeno, dubbio gusto, giuste le considerazioni di Aldo Vaglia. Voto 10 invece per la battuta finale di Ubaldo :D.
è un gran furbacchione, maestro dell'articolo che accusa e non insulta ma non abbastanza per una querela, che dice quel che vuole e nasconde sapientemente ciò che lo contraddice.Sa bene che seminare odio porta tempesta, ma anche che non tutti i mali ( o tempeste) vengono per nuovere nell'era di internet.
forse il buon Aldo si acconteterebbe di veder commenti non infarciti di parolacce e offese gratuite. Si può criticare tutto e tutti conservando un minimo di quella che una volta si chiamava buona creanza. No Ubaldo, il tuo ruolo dovrebbe essere quello di fornirci sempre più notizie, non quello di perdere tempo a ripulire il blog dalle minchiate. grazie comunque per farlo. Saluti a tutti
Ogni sistema di comunicazione si porta dietro i propri effetti collaterali. Il web copre la mano di chi lancia il sasso. Per questo gli esibizionisti del commento si esaltano. Purtroppo il cretino è impossibile da fermare, pascola allo stato brado nelle pianure di internet. Cercando di fermarlo si potrebbe calpestarne gli escrementi, con relativo peggioramento della situazione olfattiva. Non potendo cancellare la cretineria, proporrei la cancellazione dei commenti ingiusti e violenti, gratuitamente offensivi e razzisti, sempre, perché la cretineria, appunto, è contagiosa e attrattiva. Ossia un cretino ha il potere di attirarne molti altri. Ai cretini non bisognerebbe rispondere perché facendolo li si legittima, li si fa sentire importanti. Il cretino davanti ad una tastiera può essere micidiale, cancellarne i commenti è necessario, non facoltativo.
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Caro "Leretico", spero di non offenderti, ma mi sembra che considerando il fatto che anche tu scrivi mascherandoti dietro l'anonimato, l'epiteto con cui definisci gli altri potrebbe anche un po' calzarti a pennello. Concordo comunque sul fatto che l'amministratore del blog possa e debba eliminare commenti da lui ritenuti offensivi o inopportuni, visto che giuridicamente potrebbe esserne ritenuto in parte responsabile. Buona notte
..stupido è,chi lo stupido fa. amen.
Travaglio ha sparato merda su tutto e tutti....ora ne riceve e si lamenta.........mah!!!!!!
C'e' differenza tra chi scrive in modo anonimo per far prevalere i contenuti rispetto alla persona e chi invece usa l'anonimato per colpire alle spalle. Nel primo caso l'anonimato e' persino una virtu', nel secondo e' solo vigliaccheria.
Da parte mia l'anonimato è sinonimo di codardia.....da parte miaps Travaglio ha quello che si merita'...se non vuoi essere giudicato non giudicare...non sapevo del vangelo di Forrest Gump...
Travaglio ha avuto merda,solo perche' le ha cantate giuste a qualcuno...e non sono mai riusciti a zittirlo...quindi perche' cosi tanta merda...daltronde a 'tocai sel viv,la zent la san'capela'...parafrasando un proverbio...il dente duole,dove il nervo e' scoperto...
Travaglio riceve quello che è...................
adesso lo sai. la regola vale per tutti..com'è che noti la pagliuzza del travaglio e non vedi la tua trave? questa è del vangelo ufficiale, se te la fossi dimenticata..condivido in pieno il commento di Vaglia.il fine de leretico ,è portare avanti discussioni dove prevalga il contenuto e lo scambio fruttuoso di idee,nel rispetto delle persone e delle idee.. ma se queste famose idee,non rispettano?le si contesta.non le persone.
mille Travaglio, ha avuto il coraggio di alzarsi a parlare in favore della libertà contro chi la voleva oscurare quando troppi tacevano per timore delle ritorsioni del principe.
di un'idea poco rispettosa ,può,considerarsi ,senza ombra di dubbio, rispettoso?
Caro PETER72, lei confonde due piani, ossia li unisce, mentre dovrebbero essere separati. L'anonimato è usato da tempo nel giornalismo e serve, come serve a me, a far prevalere le idee piuttosto che il suo estensore, essendo fin troppo comune la fallacia logica in cui molti cadono attaccando l'uomo invece di criticare le idee contenute nei suoi discorsi. Se usato con giudizio lo pseudonimo diventa mezzo per tenere scollegato l'autore dal testo, le ire dei potenti e giustamente criticati dall'estensore forse più debole. Se invece l'anonimato serve per nascondere l'insulto, la diffamazione o la vigliaccheria allora è un altro conto. Purtroppo ci sono persone che non hanno ben chiara questa differenza sia tra chi scrive che tra chi commenta. Così scambiano l'un piano con l'altro, criticando l'anonimato con uno scopo positivo scambiandolo o unificandolo con quello becero, e quindi cretino.
La polemica sull'anonimato è presto sedata se si pensa che gli scritti rimangono e sono prova degli intendimenti di chi li espone. Scrivo da tempo su questo giornale e spero di avere dei lettori che intendano i miei pensieri. Non solo spero in questo ma anche che alcune idee prevalgano su altre, al di sopra dei cretini in agguato. Non mi interessa del vantaggio del consenso, non sono un politico. Ecco un aspetto che avvalora maggiormente il fatto di usare uno pseudonimo. Voltaire diceva che il peggior destino per uno scrittore è quello di essere giudicato dagli imbecilli. Non voglio paragonarmi a Voltaire, sarebbe immodesto, ma se riesco a togliermi qualche cretino di torno posso vivere più tranquillo e forse un po' più felice.
Come gia' scritto la mia intenzione non era di offendere, solamente mi sembrava un po' stonato dare del cretino ai commentatori anonimi nascondendosi proprio dietro uno pseudonimo, che anche se da noi e' da molto tempo conosciuto serve pur sempre a mascherare l'identita' di chi scrive
Ché l'anonimo può essere benissimo lo scritto e non l'autore e viceversa, il problema è chi debba decidere della esclusione di alcuni commenti e dei loro titolari. Ho frequentato luoghi di presunta democraticità e sono stato bannato in quelli solo perchè il titolare del sito era stupido e io lo mostravo, non credo che dimostrare la stupidità dell'argomenazione si possa derubricare sotto la voce di insulto, ma io ho subito la bannazione motivata sotto la voce di disturbo della quiete. Odifreddi veramente si era esposto al ridicolo cercando di dibattere con me, il vero problema della mia bannazione è stato il suo tentativo fallito, credeva di avere a che fare con qualche scolaretto impertinente pronto ad essere illuminato.
Si banna per davvero poco, nel sito di Odifreddi vi sono persone che storicamente scrivono frustrati dal loro padrone che li sottopone al vaglio di una censura degna del scientismo più bieco, scrivono papiri e papiri di banalità, ma l'importante è essere omologati e accondiscendenti sua maestà. Questo esempio lo porto perchè Vallesabbianews deve stare attenta a questa dinamica del controllo sullo strumento, altrimenti si espone all'Ira dello stesso. Il problema se riconosciuto è risolto con la capacità di comprendere quanto lo strumento, in questo caso Vallesabbianews, sia efficace se lasciato libero di esprimere ogni cosa, anche la più spigolosa, soprattutto quella più spigolosa.
qual è va senza apostrofo. Con simpatia, Franco
...mi sa che il Vaglia ha proprio ragione :D
ma l'insulto,attaccare le persone,diffondere inciviltà,son ben peggio che spigolosi! se questo sito fosse l'eccezzione che conferma la regola,cioè che,"fuori il mondo fosse "ingessato e qui si svilupasse un "isola" diciamo cosi,di"libertà" anche iriverente o fuori dagli schemi,ci starebbe magari! ma la disducazione massiccia e capillare in ogni strumento di comunicazione (non si salva nesuno! dala tv ai blog a facebook!)ha già prodotto danni incommensurabili! il livello si è abbassato ai minimi termini e non mi vengano a dire che non conta! conta sopratutto per chi ha in mano il potere e ne abbiamo prova ogni giorno:chi non conosce la differenza fra lecito o non lecito,etico o non etico,contribuisce ad una società mostruosa.
lo strumento può solo educare se si ha fiducia nell'uomo che lo maneggia, se questa fiducia manca lo strumento è diseducativo, ma l'educazione non è propria dello strumento ma di chi lo maneggia. "Strano" che questa diffidenza verso il vero modo di democrazia e del suo inveramento venga visto con diffidenza proprio da coloro che si ritengono democratici. Comunque, lei, Sonia, è l'esempio lampante di quanto vado dicendo, quanti passi avanti, e grazie allo strumento appunto;-)
quello che una volta ,almeno pubblicamente ,era la norma,,ora, è l'eccezione! ma se la civiltà,l'educazione,e tutte le cose più positive che l'uomo ha a disposizione per migliorarsi e migliorare il mondo in cui vive,e per educare , sono diventate l'eccezione..lo sà che danno immenso ha compiuto una trasmissione come quella demenzial-aberrante di bonolis? tanto!e anche i blog seguono a ruota! non sono riflessioni e dubbi solo miei a quanto pare se,è un tema trattato quotidianamente su ogni giornale.ovviamente non fra quelli che la incentivano l'ignoranza.
di strumenti di cui la responsabilità è sul fatto che educhino o diseduchino è,appunto ,dell'uomo! e Ubaldo ha anche lui in mano uno strumento potente in tutti e due i sensi! a mè sembra che,lo usi in maniera equilibrata e con il buonsenso. credo che di più non si possa fare visto che,questa famosa libertà e democrazia ,ha un tallone d'achille molto fragile.
ho trovato un articolo stamattina che parla della gentilezza:come un valore e uno strumento potente e non solo una inclinazione personale o ,peggio! una debolezza!George Saunders :siate gentili! ..per fare il bene devi decidere di fare il bene.devi essere coraggioso.difendere ciò che è giusto..qualsiasi cosa farete nella maniera del possibile ,eccedete in gentilezza..
Le idee restano, le mode tramontano. Ci si crede moderni perche' si usa una tecnologia buona anche per i bambini. L'illusione che internet fosse la soluzione dei problemi del mondo e' presto tramontata, in quelli che allo strumento si sono avvicinati per primi. Oggi si ha una piu' chiara visione di cosa si puo' fare con questo mezzo telematico. L'innamorarsi, il conoscere, l'istruirsi non e' nelle sue corde, anche se sembra a portata di mano. E' necessario metodo e fatica per crescere. Certo una nuova economia e' ci che tutte le tecnologie portano con se'. Teniamoci pure, da ultimi arrivati, l'illusione che sia anche uno strumento di democrazia; non sara' ne' la prima ne' l'ultima volta che ci caschiamo. Ce ne sono state anche di peggio. Dalla radio di Mussolini alle televisioni di Berlusconi oggi a internet le abbiamo sperimentate tutte.
A mio avviso, il problema fondamentale la mancanza di rispetto reciproco.
c'è un'altra perduta illusione. quella che la nostra strepitosa tecnologia (audio video) sia un aiuto alla ricerca e individuazione delle verità! nell'era che ci fornisce prove documentate (i nostri antichi predecessori avrebbero considerato molto più che fantascientifiche .. diaboliche!)la gente nega! nega più impunemente di prima! perchè la negazione (male inestirpabile e antichissimo) non solo diventa la propria verità assoluta e incontrovertibile! si nega il "dire" ,oggi più di sempre,per negare e "deresponsabilizzare" la sua grande verità:il dire,è frutto del pensare e quindi..dell'essere.
Se non si riesce a capire quanto Internet abbia fatto per le democrazie, ogni base di discussione é eliminata solo per amor proprio. Vi sono paesi interi che erano in mano all'impero sovietico e alle oligarchie compiacenti che sono stati spazzati via dalle democrazie fondate sulla rete. Vi sono paesi potentissimi, vedi l'America, che oggi deve, nei suoi aspetti antidemocratici, fare i conti con Internet.La Cina prova a simulare le potenze a nasconderne le verità, ma Internet é ben più potente di un piccolo paese come il partico comunista cinese.
Forse mi legge ? Diceva Parmenide che la scienza fa opera inutile dentro la verità quando cerca nei suoi particolari aspetti il suo senso. che più o meno é ciò che dimostra la scienza in giurisprudenza e in ogni campo, rimane sempre l'equipotenza, appunto, della negazione.
Dire che le tecnologie influiscono sui rapporti sociali e che li cambiano e' una constatazione che ci viene dalla storia. Sostenere che queste tecnologie aumentano la partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica e percio' la democrazia, e' spicciola propaganda. La Russia e la sua economia non sono crollate per Internet, ma per le scelte scellerate di Kruscev, che voleva concorrere con l'America con i suoi dirigenti e i suoi lavoratori. La Russia non era la Cina che la sfida con l'America l'ha vinta. Il libretto di 'Mao' ha fatto il giro del 'mondo', influenzandone 'mezzo', senza bisogno di Internet. Prescindere dalla storia e dai fatti quando si tentano analisi politiche e' strumentale e fuorviante.
Come se la storia non fosse appunto la propaganda ma una sorta di verità inconfutabile, infatti poi scrivi della storia della Russia proprio ciò che della propaganda gli é più proprio. Non nego che il mezzo primitivo e cioé il libro (a questo proposito scrissi uno dei miei primi articoli) sia servito alla democrazia quanto lo strumento Internet, oggi più potente in tal senso. Dico che il tuo appello, che mostra appunto l'impotenza della potenza, il tuo negare la potenza di Internet, si inscrive appunto nella logica della potenza.
Pensare che un uomo sia l'artefice della storia é pensare nichilista. ammettendo e non concedendo che Kruscev sia la causa della caduta del comunismo reale per i motivi che hai specificato, se riflettiamo sul movimento storico, la tua ammissione concede assoluta libertà al processo storico: se Kruscev non avesse fatto quello che invece ha fatto, la tua ammissione dei fatti avrebbe preso un'altra piega. Questo modo di pensare si inscrive nel processo storico che nasce proprio con il senso greco che si dà della cosa. La cosa, o in questo caso il processo storico, per "potersi" liberare dalla necessità proprio del suo procedere, per lasciare libero l'innovativo e l'inaudito che la cosa, libera dal calcolo o dalla previsione del calcolo che la "vuole" imprigionare, vuole, non si rende conto e non può rendersene, perché é l'inconscio dell'inconscio, che sia il calcolo che la decisione di un uomo solo sono la volontà che vuole
l'impossibile. Questo impossibile non é un' impossibile che può diventare possibile, non é l'impossibile libertà che un tiranno può negare al suo popolo fin tanto che un mondo nuovo non lo renda possibile. Perché ogni impossibile che si renda possibile é un impossibile che non é tale ma solo creduto e in quanto creduto appunto voluto, come le leggi di ogni tirannia. L'impossibile che racconto io non può essere negato e reso possibile da uomo o da Dio, essendo questo impossibile l'auto negazione della negazione della verità. Si che pensare che Kruscev potesse liberamente decidere del destino é quell'impossibile.
Un' analisi politica che voglia procedere guardando alla storia e ai fatti é la politica che il mondo, e le sue categorie, vuole e qui sono d'accordo con te, all'interno della volontà questo modo di procedere é coerente, ma chiediamoci, é ancora politica l'atteggiamento che non riflette sul senso della politica? Si vive in una Nave -la si vive come nave- quando non si sa cosa sia una Nave?
Siamo sempre più occupati a tappare le falle della Nave, e questo è determinante perché con essa non affondiamo, ma chiediamoci, è questo il senso di una nave? o il suo senso è quello di trasportarci e così facendo condurci, attraverso i flutti del mare, a destinazione ? Sempre più occupati a tappare le falle, abbiamo dimenticato il vero significato della Nave, la navigazione.Caro Aldo, ci sono quelli che si occupano delle falle, la scienza, e chi naviga e conduce la nave, la filosofia. Chi é al timone sa cosa succede in coperta e sa dove la nave conduce, chi sta in coperta a riparare le falle non ha alcun sapere sulla nave e il suo significare.
Navigare e' possibile solo se si dispone di una bussola, che ha si' un punto fermo, ma ti manderebbe sempre al nord. Solo calcoli e triangolazioni ti consentono di scegliere una rotta. Tutta roba matematica e cioe' scientifica. Si puo' vivere bene anche con un solo punto: l'assoluto! Io preferisco i 360 gradi della scienza.
Anche preferire é nichilismo,non si tratta qui di preferire ma di navigare.
Preferisco una donna bella per me e accondiscendente, ma non sto navigando per questo.
Io continuo a preferire la possibilit di scegliere, sia la bella donna che la rotta (anche se questo e' nichilista), piuttosto di averne una predestinata dal 'destino di necessita''.
È nel destino come contenuto di una fede.
Marco Travaglio in «È Stato la mafia» Venerd 6 dicembre lo spettacolo con Isabella Ferrari al Pala Banco di Brescia e i lettori dello Spaccadischi entrano con lo sconto
Anonimato o commenti firmati? Il Punto di vista del nostro Vaglia, oggi, di quelli che appassionano il web da quando ci si fa informazione. Cio da sempre.
Economia ed Ecologia Pur avendo la stessa radice Eco=Oikos= casa, le due scienze sono una contro l'altra armate. La diatriba tra ecologia ed economia una guerra fratricida destinata all'infinito.
Tolleranza Zero Fascismo e xenofobia si fondono e diventano centrali anche nei commenti ai due articoli apparsi nei giorni scorsi su Vallesabbianews: 'Jihad per la Siria' e 'Sabato Antifascista'
Il Lago e le due verità Non aggiungerò un’altra verità a quelle che già ci sono, il mio rimane un”punto di vista”.
La famiglia di Aldo Vaglia ringrazia tutte le persone che hanno voluto testimoniare il loro affetto e vicinanza con i loro interventi e commenti su Vallesabbianews
(2)Da alcuni anni Aldo Vaglia curava una sua seguitissima rubrica con la quale si era ritagliato uno spazio di opinionista. Ma il gusto per il confronto serrato delle diverse idee erano nel suo Dna
(9)Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
(11)Può definirsi storico e il preludio di altri trattati sulle emissioni di gas serra quanto è accaduto a Pechino in questi giorni tra Obama e Xi Jinping
(3)Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
(55)Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
(10)Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
(10)Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
(20)Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
(9)«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
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di Nicol Bertanzetti [Primavera]
ID40487 - 19/01/2014 09:37:43 - (Ernesto) -
tanti anni fa^ in tanti paesi esistevano e funzionavano tante sedi politiche,pci,psi,psdi,dc,e pur non essendo alleati la prima cosa era il rispetto della perona e del politico(logicamente onesto)e questa cosa(fare politica sul territorio vecchia maniera)a me manca!!!!!alquanto ci si parlava guardandoci in faccia!!!!!!!buonagiornata