28 Gennaio 2014, 08.47
Attualità

Il sindaco era contento

di LoStraniero

L’economia di un piccolo comune nei pressi del capoluogo di provincia stava gradualmente regredendo...


Alcuni abitanti trovarono lavoro nelle città vicine, ma il viaggiare di ogni giorno era diventato un problema.
Il sindaco, per attenuare la stagnazione economica fece cambiare la destinazione di una vasta zona agricola per consentire la costruzione di un supermercato.
Dopo un po’ sorse sull’area un moderno ipermercato, attrezzato di tutto punto, con aree di parcheggio, impianti di lavaggio, distributori di carburanti, bar, ristoranti, ecc.
Erano state assunte cento persone del paese tra cassieri, magazzinieri e vigilanti.

Il sindaco era contento.

Dopo un po’ sorse però un problema: in tutte le ore del giorno, soprattutto nelle cosiddette ore di punta, le strade erano pressoché impercorribili per il nuovo volume di traffico che l’iniziativa aveva provocato.
Praticamente gli abitanti erano divenuti prigionieri del loro stesso paese.

Il sindaco allora fece approvare il progetto di una tangenziale che decongestionasse il traffico. Anche la Provincia approvò il progetto che coinvolgeva anche altri comuni della zona.
Dopo un certo tempo di patimenti della popolazione la superstrada fu completata.
All’inaugurazione intervennero le varie autorità provinciali, regionali e perfino deputati.

Il sindaco era contento.

In effetti, per qualche tempo, le cose funzionarono. Sennonché gli abitanti dei vari paesi riversarono il traffico sulla superstrada con la conseguenza che i clienti dell’ipermercato tornarono a praticare le vecchie strade del paese che divenne così per i suoi abitanti una specie di prigione ancora più opprimente di prima.
Un vero problema. Come uscirne?

Il sindaco chiese consiglio a un suo collega sindaco di una città vicina che si offrì di risolvere il problema fornendo l’area per costruire un altro ipermercato collegato con strade che congiungevano i centri più grandi.
Ciò certamente avrebbe convogliato diversi clienti del vecchio ipermercato riducendo così il congestionamento del traffico.

Dopo ulteriori tempi di patimenti della popolazione la nuova struttura fu realizzata ed effettivamente attirò molti clienti del primo ipermercato.
La gente tirò un respiro di sollievo.

Il sindaco era contento.

Dopo un po’ alcuni lavoratori del primo ipermercato furono però licenziati per ridotta attività, i distributori di carburanti e gli autolavaggi chiusero e tutta l’economia del paese tornò al punto di partenza, ma con l’aggravante che ora superare la crisi era molto più difficile di prima.

Il sindaco non era contento, ma affermò di esserlo.

Questa storia è la storia d’Italia almeno degli ultimi sessant’anni e getta una pesante responsabilità su tutti coloro che ci hanno governato e sulle forze politiche che li hanno sostenuti.
Le politiche di breve termine praticate da tutti i partiti preoccupati solo di conseguire un egoistico consenso elettorale anziché gli interessi dell’Italia e dei suoi cittadini ci hanno condotto sull’orlo del baratro.

Tutte, dico tutte, le soluzioni da loro assunte per risolvere un problema hanno fatto sorgere nuovi e più gravi problemi per la cui soluzione si sono generati altri problemi che si sono moltiplicati ad albero con conseguenze nefaste per il paese e per tutti noi.
Potrei fare numerosi altri esempi.
Prendete il caso delle carceri e del loro intasamento. In quale modo i politici e i governanti hanno risolto il problema in passato e come intendono risolverlo oggi?

A questo punto sorge spontanea qualche domanda.
Come mai questi signori che sono stati da noi mandati a rappresentarci presso le istituzioni e a decidere per nostro conto e nel nostro interesse non assolvono da anni il mandato conferito?
E’ una questione di volontà, di competenza o di disonestà?
Io non credo siano tutti deficienti, incompetenti o disonesti.

C’è qualcosa che non va nella storia di questo paese.
Forze occulte impediscono cambiamenti?
Oppure è una questione legata alla struttura di uno Stato che non permette di operare cambiamenti?
E noi cittadini non siamo ancora stanchi di sopportare il peso di tutto ciò?
Siamo noi che non capiamo?

LoStraniero



Commenti:
ID40716 - 28/01/2014 10:18:56 - (Aldo Vaglia) -

Il supermercato e' la metafora del trasferimento della ricchezza dai 'tanti ai pochi'. L'oscena applicazione del concetto 'non tutti proprietari, ma tutti proletari'. E' lo spartiacque tra legalita' e illegalita'. E' il modo migliore per riciclare nero e denaro sporco. E' il brodo di coltura della nostra classe politica, tutta lustrini e paillettes all'esterno, e pratiche sommerse (a loro insaputa come certificano le sentenze), da nascondere agli elettori. ( Che sono o Allocchi o complici)

ID40728 - 28/01/2014 14:55:42 - (sonia.c) - la tua ultima frase ,caro lostraniero..

dice tutto..ciao..ma i politici non sono nostri dipendenti? perchè non li licenziamo?

ID40732 - 28/01/2014 16:43:07 - (Maudo74) - Un altra via esiste gia'

Ci sono comuni che sono molto avanti http://www.comunivirtuosi.org/

ID40734 - 28/01/2014 19:04:09 - (Capitano) - :D Caro Straniero, hai omesso di dire a chi appartenevano le

aree agricole sulle quali sono stati costruiti i supermercati. E adesso che ci penso, non hai neanche detto a che ditta sono stati appaltati i lavori della superstrada. E poi... a chi è stata data la concessione per costruire il supermercato? Cosa dici? Sul giornale c'è scritto che se costriscono il supermercato e la superstrada il sindaco non farà pagare l'IMU? Ah.. se è così, w il sindaco.. l'ho sempre detto che è un grande!

ID40739 - 28/01/2014 20:41:17 - (blurex) - un dubbio

M a è sicuro che "questi signori che sono stati da noi mandati a rappresentarci presso le istituzioni e a decidere per nostro conto e nel nostro interesse" li abbiamo mandati noi?

ID40740 - 28/01/2014 20:41:33 - (genpep) -

Grande articolo de LoStraniero e profondo commento di Aldo Vaglia. Meditiamo gente, meditiamo...... e riflettiamo

ID40741 - 29/01/2014 09:08:25 - (Dru) - Ad Aldo

Ogni questione posta mostra che guardi da punti di vista diversi, ma vorrei che ti fermassi, leggendo le tue ultime parrebbe ovvio che l'unica strada nel voto è di votare M5S, ma ogni discorso sul movimento lo tacci nel migliore dei casi come qualunquismo e nel peggiore come ecologismo sessantottino. Chiarisci la tua posizione altrimenti fai girare la testa. È naturale, è nella natura, che non siamo perfetti e ad ognuno troviamo dei difetti, ma criticare é lo sport nazionale più praticato e praticabile.Ha ragione Renzi quando incita il M5S a smarcarsi da Grillo, anche se è una ragione di opportunismo, nell'opportunità Renzi dice la verità. I migliori "onorevoli" che abbiamo nella repubblica attuale sono i M5S, non credo che a proposito vi sia alcun dubbio, allora perché invece di far campagna pro la fai contro ? Ora mi risponderai che la tua non é campagna, ma se le tue critiche tolgono un solo voto al M5S allora

ID40743 - 29/01/2014 09:17:27 - (Dru) - A Lostraniero

Sarà motivo del mio prossimo. Nel paese, trasversalmente, vi é una nomenclatura e burocrazia o blocco burocratico corporativo che governa o fa governare secondo loro utilità i governanti che indichiamo attraverso elezioni. È pur vero che questa classe sociale, la classe che vuole conservare i propri privilegi e parlo di per essere combattuta davvero avrebbe bisogno di essere conosciuta e i nuovi che entrano a palazzo sembrerebbero in effetti i meno indicati a farlo, ma chiediamoci, i vecchi lo stanno facendo ? Questo é lo spirito del tuo articolo e la domanda é naturalmente retorica.il blocco burocratico-corporativo è collegato stabilmente ai settori, economici e non, strettamente dipendenti da una qualche rendita di posizione "(dai taxi alle autostrade, agli ordini professionali, alle grandi imprese appaltatrici, alle telecomunicazioni, all’energia).

ID40744 - 29/01/2014 09:20:28 - (Dru) -

Consiglio di Stato, Tar, Corte dei conti, Authority, alta burocrazia (direttori generali, capigabinetto, capi degli uffici legislativi), altissimi funzionari delle segreterie degli organi costituzionali (Presidenza della Repubblica, della Camera e del Senato), vertici di gran parte delle fondazioni bancarie, i membri dei Cda delle oltre ventimila Spa a partecipazione pubblica." È un cancro di istanze corporative e corruttive che solo una riorganizzazione anche folle ma vera dello stato può oggi debellare, come per ogni cancro.

ID40745 - 29/01/2014 09:29:57 - (Dru) - A Capitano

Ogni buon privato fa i propri interessi, sono leciti tutti i mezzi legali tali che il profitto aumenti, ciò che dovrebbe regolamentare gli interessi privati con gli interessi generali, le regole o norme attuative, é compito delle istituzioni e loro organi la loro produzione e la loro esecuzione. che il privato comprima lo stato per averne vantaggi non lo vedo come uno scandalo e anzi, è natura del privato. Lo stato non deve farsi comprimere al punto di confondere gli interessi generali con quelli privati, si chiama conflitto di interessi.

ID40746 - 29/01/2014 09:33:58 - (Dru) - Che sia chiaro

Oggi non faccio verità, oggi faccio politica e la politica senza verità è autorità, oggi faccio autorità, un poco come fa ogni scienza.

ID40751 - 29/01/2014 12:55:39 - (Capitano) - CAro Dru, capisco il tuo punto di vista... in fondo siamo tutti speculatori

con quel commento intendevo solo sottolineare quelli che per me erano e sono i mali dell'Itaglia :D. 1. ASSENZA DI INFORMAZIONE. Ci hanno fatto credere che la politica fosse per pochi illuminati e gente preparata. 2. IL COMPROMESSO alias "tengo familia". Non importava se la maggior parte dei politici era disonesta. L'importante è che qualche briciola cadendo dal tavolo arrivasse nel mio piatto. Oggi che la torta è piccola e se la pappano tutta gli altri la gente inizia a lamentarsi. L'IDEOLOGIA che supera la forza delle idee. La maggior parte della gente parla ancora di destra e sinistra. Pensa che la crisi si risolverà con l'arrivo di un nuovo messia. Mi spiace per loro. 4. IMMOBILISMO SOCIO-ECONOMICO. Grillo che non è un messia ed è tutto fuor che un coglione l'ha spiegato più volte. I pensionati che hanno una pensione degna perchè dovrebbero rischiare il cambiamento? E i dipendenti pubblici? Parliamo di 20 milioni di elettori.

ID40756 - 29/01/2014 13:29:53 - (Dru) - Caro Capitano

Il mio non è il punto di vista di un individuo, il mio, ma il punto di vista del "privato", del contenuto del significato "privato". Comunque bene le chiarificazioni che fai, il punto di vista del privato ora è al riparo da speculazioni inutili.

ID40761 - 29/01/2014 14:04:37 - (LoStraniero) - Chi è causa del suo mal pianga sé stesso

L'articolo è fondato su un archetipo sistemico che si chiama "Soluzioni che falliscono". Vale per tutti noi e soprattutto per chi prende decisioni e in particolar modo per chi è designato a prendere decisioni per conto e nell'interesse di altri. Il fatto grave è che quando gli effetti della decisione sbagliata ricadono sugli altri, sono questi che piangono e a volte solo questi, perché spesso il decisore ne esce indenne o addirittura viene premiato per la sua incompetenza. In questo paese non ci si può meravigliare più di nulla. Non vi stracciate più le vesti perché rischiate di rimanere inutilmente nudi.

ID40762 - 29/01/2014 14:11:42 - (Aldo Vaglia) - Per Dru Chiarisco la mia posizione come richiestomi.

Non ho alcun astio nei confronti di Grillo e i 5Stelle. E' dai tempi di Berlinguer che riconosco l'onesta' e la moralita' una pre condizione per far politica. C'era gia' allora una lotta agli sprechi con l'austerita'. Questa bandiera e' stata raccolta da Grillo e il suo movimento e mi fa piacere. Berlinguer pero' era anche altro, era il rappresentante europeo di un socialismo originale, equidistante dalle socialdemocrazie e dall'unione sovietica, un progetto utopistico ed irrealizzato perche' ha trovato troppi nemici dentro e fuori l'Italia. Quell'essere post ideologici come afferma Grillo e' in fondo solo una mancanza di originalita' e progettualita', perche' le ideologie quelle cattoliche e quelle liberiste non vengono da nessuno contestate. Dirsi anticomunisti quando il comunismo non esiste piu' da anni porta sempre i suoi vantaggi. Li porta a Grillo, li ha portati a Berlusconi, li portera' a Renzi. Quindi non e' di un comunismo che si sente la mancanza, ma e' della lotta ai

ID40763 - 29/01/2014 14:19:18 - (Aldo Vaglia) -

privilegi e alle disuguaglianze che si ha bisogno. Non credo che questi problremi di cambiamento di modello economico potranno essere raggiunti sostituendo Casaleggio a Marx, il Capitale con Gaia. E' questo proporre un incredibile mondo pre industriale che mi lascia molto perplesso sulle ricette di Grillo.

ID40765 - 29/01/2014 16:08:46 - (Dru) - Pensa quanto rendono perplesso me che sono ormai 30 anni che le nego come impossibili.

Ma le ricette le cambiamo, sono gli uomini che ne approfittano delle paure al cambiamento che vanno cambiati. Alle prossime elezioni si decide se cambiare o se rimanere con gli stessi uomini a prescindere dalle ricette. Il movimento 5 stelle supererà il 38%, inutile per i partiti continuare ad alzare l'asticella, sarà opportuno invece capire del movimento come si organizza dal punto di vista democratico definendone le linee politiche che non verranno decise da Casaleggio e da Grillo. Noi siamo convinti che sia Casaleggio il manovRarore, perché é il diretto interessato al modo o tecnica che ha consentito l'esperimento riuscito, ma anche Casaleggio è uno strumento.Confondere la tua giustificata paura di un cambiamento reale con uno effimero non devebbe permettere la fine di ogni esperimento.Si prova anche in politica e non ci si deve stancare in questo, è la scienza che c'è lo dice, la scienza politica appunto

ID40766 - 29/01/2014 16:10:15 - (Dru) -

Correttore maledetto....

ID40769 - 29/01/2014 19:45:29 - (Tc) -

Bellissimo articolo...niente di piu' giusto...ora resta a noi fare le cose giuste...quali?...Heh...il problema e' che nemmeno noi ci intendiamo su cosa sia giusto, cosa no...Cambiando discorso...(ma neanche poi tanto),per chi e' della zona...quale altra strada stranno costruendo sopra quella galleria in tangenziale che verso i Tormini...dove c'e' il distributore dell'Agip chiuso...il sindaco li e' felice??

ID40908 - 01/02/2014 17:03:28 - (ziogian) - Dru

Dru,hai argomentato benissimo ma...si prova anche in politica NO. Qui ci andiamo di mezzo tutti..

ID40909 - 01/02/2014 17:10:54 - (ziogian) - L'asticella

L'asticella..al 38% è bassa ma non perché il M5S così non la può superare (del resto il secondo turno è quello che MAGGIORMENTE favorirebbe il M5S), ma per rendere un pelo più legittimo un premio di maggioranza che, oggettivamente, sarebbe meglio che non ci fosse (uninominale aiutaci !!!).Senza il superamento del limite invece si arriva al secondo turno che da un minimo di legittimazione a chi ci arriva.La proposta pentastellata del proporzionale puro dove ci porterebbe, dove VI porterebbe. La precedente proposta M5S di una legge elettorale con INIFINITE preferenze, dove si potevano assegnare preferenze positive a patto di averne assegnate di negative...si rendono conto questi signori che renderebbero ogni scheda in ITALIA potenzialmente UNIVOCA ? Lo sanno quali problemi hanno portato le preferenze ?

ID40940 - 02/02/2014 18:27:16 - (Aldo Vaglia) - Per LoStraniero

Se la teoria del "Caos" su cui poggiano alcune delle tue analisi funziona, e se come "Caos" possiamo considerare anche i "Casini" dovremmo essere piazzati bene e non temere di rimanere in "braghe di tela". Le case di appuntamento le hanno chiuse, ma hanno trasferito armi e bagagli in parlamento. Compreso il linguaggio!

ID40960 - 03/02/2014 08:55:53 - (LoStraniero) - Ciao Aldo

Ho l'impressione che l'ambiguità delle tue considerazioni nascondano qualche tranello. Noto che il termine "Casini" inizia con la maiuscola, anche se nel prosieguo parli di case di appuntamento. Quanto al "Caos" preciso che mi sono sempre riferito al caos deterministico e non a quello probabilistico o stocastico. Sgombrato il campo di quanto sopra convengo con te per quanto riguarda il degrado del parlamento impegnato da anni a risolvere i falsi problemi, con danni ormai irreparabili per il paese. Penso che non riesca neppure più a distinguere i problemi dai non problemi.

ID40967 - 03/02/2014 12:37:07 - (Capitano) - Gentile LoStraniero, la soluzione ai problemi e non problemi

la suggerisce lei. (in applicazione del principio del rasoio di Occam). Ed è anche quella che suggerisce Beppe Grillo e adottata come linea dal M5s. --> TUTTI A CASA! :D

ID40977 - 03/02/2014 15:47:20 - (Dru) - a Ziogian che lo sento più vicino di quanto quel VI non mostri

Sinceramente di come cerchino Berlusconi e Renzi di fermare la Potenza non mi interessa poiché si tratta di lana caprina, io so per certo che se Grillo non riuscirà a demolire il movimento e lo lascerà esprimersi come sta facendo in questi giorni, allora le ore per le istituzioni moderne di questo stato, grazie soprattutto alla complicità della crisi, suoneranno. Comunque non confonderei le preferenze che il proporzionale all'italiana ha esperimentato con le preferenze che esperimenteremmo tramite i nuovi mezzi di propaganda e di conoscenza a disposizione oggi.

ID40978 - 03/02/2014 15:51:59 - (Dru) - attenzione

Questo non avviene solo e per forza se il movimento5stelle governa, questo avviene anche se il potere non mette il bavaglio alla Potenza, impossibile d'altronde, come tenta di fare ogni giorno. Anche quel potere che si è arroccato e attende e blocca ogni iniziativa oggi ha iniziativa e prosegue sulla strada della potenza, vedi sotto questa luce gli accordi tra PD e PDL.

ID40979 - 03/02/2014 16:32:32 - (Dru) - Renzi e Berlusconi

sanno che nessun partito supera in Italia più del 35% e che per avere il premio di maggioranza serve per la formazione di coalizzioni, quello che non sanno è che non è la storia che fa la verità : il movimento5stelle supererà quell'asticella, quell'asticella che qualche dubbioso dell'ultimo momento alzerà ancora. Nella storia il potere ha sempre cercato di impedire la potenza dicendo di essa che è peggio del potere, oggi sta accadendo la stessa cosa, ma il potere si sa, presuppone la potenza e non viceversa.

ID40980 - 03/02/2014 16:46:17 - (Dru) -

le coalizioni che diventano coalizzioni e la sintassi svergole le ho scritte in macchina con un cellulare e inviato mentre guidavo, nelle pause ai semafori...

ID40981 - 03/02/2014 18:38:37 - (Aldo Vaglia) -

L'unica cosa di cui siamo certi e': ne' Dru ne' i sondaqggi sono la Sibilla Cumana. E' pi sicura la maga Nina e il suo pendolo di queste profetiche previsioni. Le cose invece gia' sperimentate sono: il parlamento ridotto a bivacco, i libri bruciati e le manifestazioni di ottusa violenza. Chi le giustifica potra' sentirsi anche forte e potente (l'autostima e' in certuni incommensurabile). Per chi ha memoria e conosce la storia e' solo una miserabile paccottiglia di luoghi comuni buoni per tutte le stagioni e per chi ci abbocca.

ID40983 - 03/02/2014 19:07:17 - (Dru) - Su una cosa vedo che sbagli

Sui sondaggi, non credere Aldo ai sondaggi, sono del potere non della potenza.

ID40984 - 03/02/2014 20:02:16 - (Aldo Vaglia) - x Dru

Hai letto male. Ho scritto che non credo ai sondaggi.

ID40985 - 03/02/2014 20:20:42 - (Dru) - No, hai detto una cosa diversa

Hai detto che i sondaggi non sono la Sibilla Cumana e invece sono proprio la Sibilla Cumana che è figura profetica in mano al potere e il fatto che tu dica di non credere ai sondaggi non ti mette al riparo da quanto poi affermi sulla storia che insegna.Caro Aldo, la storia che insegna chissà perchè insegna sempre al potere che la potenza non vada bene. Ma proprio per questo motivo la storia non insegna proprio nulla.

ID40986 - 03/02/2014 20:52:07 - (Dru) - È infatti la potenza

Che sorprende la Storia e i suoi "falsi" insegnamenti, le sue false conoscenze e cioè di ciò che è unito è diviso e di ciò che è diviso è unito, almeno questo è quanto indicato nella sua coerenza, nella coerenza del processo storico si che ogni filosofia della storia ne è negata, negata dalla volontà di potenza appunto.Oggi la storia è del potere che la vuole asservita a sé, per questo motivo non è più valida.

ID40987 - 03/02/2014 20:54:56 - (Dru) - Nessuno che fa vera scienza oggi è più disposto...

...a credere ai ricorsi storici appunto.Tranne qualche eccezione.

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