Riecco il Salò pasticcione

«Se per ogni sbaglio avessi mille lire, che vecchiaia che passerei!», cantava Luciano Ligabue nel 1990.
Diciassette anni dopo «Non è tempo per noi» è la colonna sonora ideale che sembra voler accompagnare in sottofondo il film di questo inizio stagione del Salò che, anche ieri, al Turina è stato frenato da un errore difensivo risultato decisivo.
Con il Fanfulla è infatti finita uno a uno, al termine di una gara non certo brillante, ma apparentemente gestita con disinvoltura dai padroni di casa per oltre 75 minuti.
Trovato il vantaggio con Pasinelli al quarto d’ora, gli uomini di Carmine Nunziata non hanno cercato con insistenza il gol del raddoppio, lasciando aperta la partita per troppo tempo. È stato così che, dopo almeno due occasioni gettate alle ortiche, è giunto come un fulmine a ciel sereno il pareggio del Fanfulla, sul quale peraltro decisivo è stato l’errore commesso da Tognassi in difesa. Così, senza nemmeno averlo meritato, i lodigiani si sono intascati metà della posta, nonostante le numerose lacune esibite sul campo.
E il Salò? Per la decima volta su dieci gare ha subìto gol (due in Coppa Italia e otto in campionato), facendo registrare dopo la gara di ieri un totale di 7 punti in classifica. Un po’ poco come bottino, soprattutto per le ambizioni che a inizio stagione si erano create intorno alla società lacustre.
Si diceva di una cronaca per lo più avara di vere emozioni. La giornata gardesana si apre però nel migliore dei modi, quando al 12’ Petrone è bravissimo nel temporeggiare palla al piede al limite dell’area e a servire Pasinelli in arrivo sulla destra. L’esterno classe ’85 pesca il tocco da applausi che equivale all’uno a zero.
Il Fanfulla non riesce a farsi pericoloso su azione e i pochi calci da fermo che gli vengono concessi divengono l’unica vera arma d’attacco a sua disposizione. È così che Maspero al 32’ mette i brividi a Menegon su punizione, preferendo la conclusione diretta senza provare ad indirizzare nel mucchio.
Nella ripresa gli uomini dello squalificato Virginio Gandini (sostituito in panchina da Cabrini) provano a rinvenire cambiando due pedine, ma la musica non cambia.
Il Salò sbaglia clamorosamente al 16’ con Quarenghi, che davanti a Capriulo spedisce fuori a fil di palo. Ed ecco che al 31’ i gardesani devono fare i conti con i propri errori: Tognassi sbaglia ad appoggiare di testa per il portiere Menegon, Della Giovanna (39 anni e, in questo caso... non sentirli) capisce tutto, fa sua la palla e pareggia.
I padroni di casa provano a ritrovare la concentrazione, capendo che la difesa lodigiana è tutto tranne che imperforabile. Ma quando, dopo il gran sinistro di Savoia finito fuori, Pedrocca a porta vuota manda alto al 44’, capiscono che non è proprio giornata.
Domenica, a Trezzo d’Adda con la Tritium (ai vertici della graduatoria), l’ennesima prova-verità. Chissà che nelle partite che richiedono maggior impegno perché più ardue, il Salò riesca a tirare fuori gli artigli...
Chiara Campagnola

Dal Giornale di Brescia del 22 ottobre 2007

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