Sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, il sindaco uscente di Roè Volciano Emanuele Ronchi, due volte la settimana incontra chi vuole creare insieme a lui una nuova lista
L’appuntamento è per ogni lunedì e venerdì, alle 20 e 30, in un appartamento che apre al civico 13 di via Domenico Signori.
«Negli ultimi anni mi sono dedicato, prima come assessore e poi come sindaco, alle persone che risiedono nel nostro paese, dove sono nato nel 1948 e dove vivo tutt’ora, occupandomi dei servizi a loro destinati sia a livello locale sia nell’ambito della Comunità montana di Valle Sabbia».
Così Emanuele Ronchi si è presentato alla popolazione, chiamandola a raccolta in occasione di un incontro che è avvenuto una decina di giorni fa nell’Auditorium di Roè Volciano.
Quel giorno ha preso corpo l’idea di Ronchi di «accompagnare persone desiderose di mettere a disposizione le proprie capacità e di coinvolgersi nell’idea che “sono i cittadini a fare lo Stato”».
Aggiunge Ronchi: «Sono convinto che per realizzare questo progetto sia opportuno aprire una nuova pagina, valutare le forze in campo ed il percorso da intraprendere. Per questo chiedo ai cittadini di Roè Volciano, quelli che si riconoscono interessati a partecipare a questo viaggio al servizio delle necessità (esigenze) di ognuno e di tutti, di manifestare la propria disponibilità».
A non ritenere opportuno un secondo mandato di Emanuele Ronchi nel ruolo di sindaco di Roè Volciano, la sua stessa maggioranza, che da qualche tempo non condivide soprattutto la gestione dell’Ufficio tecnico (ne abbiamo scritto più volte), tanto che maggioranza e opposizioni insieme, hanno sottoscritto una mozione presentata lo scorso 12 marzo in Consiglio Comunale.
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Ecco il testo della mozione
MOZIONE Roè Volciano, 12 marzo 2014
Da qualche tempo una larga parte dei Cittadini di Roè Volciano mostra insofferenza per l'Istituzione Comunale. Tale malcontento è principalmente dovuto, a detta degli stessi Cittadini, all'attuale gestione dell'Ufficio Tecnico Comunale.
L'edilizia si è improvvisamente trasformata in un settore di difficile approccio sia per i Cittadini che per i tecnici: avere una relazione serena e sollecita con l'Ufficio Tecnico è diventato estremamente complesso.
Le metodiche di ricevimento, gravate da liste di attesa lunghissime, appaiono problematiche; viene altresì segnalato un atteggiamento indagatorio da parte del Vertice dell'Ufficio stesso, anche su aspetti estremamente marginali delle pratiche stesse.
Queste criticità hanno indotto i cittadini ad una progressiva rassegnazione e ad abbandonare eventuali progetti di sviluppo delle proprie entità edilizie.
Parallelamente, si è ravvisata nella Cittadinanza una relativa "paura" di eventuali verifiche. Queste ultime appaiono agli occhi di molti non finalizzate a sanzionare l'illegalità, ma piuttosto a "scovare" dimenticanze e piccole sviste, alla cui verifica segue immediatamente un atteggiamento sanzionatorio senza possibilità di replica.
Non solo: la variante al Piano di Governo del Territorio, attesa da una parte dei cittadini e delle attività produttive roè-volcianesi, appare bloccata, o quanto meno in netto ritardo rispetto al percorso auspicato. Anche in questo caso il Cittadino avverte un distacco verso l’Amministrazione Pubblica, in quanto percepisce che i provvedimenti spesso
vengono aperti, senza però poi avere una soluzione, qualunque essa sia (positiva o negativa).
Non ultimi, i Lavori Pubblici, con particolare riferimento alle piccole manutenzioni ed interventi, appaiono estremamente lenti.
Soprattutto viene segnalato il disinteresse da parte dell'Ufficio Tecnico per il disagio ai Cittadini generato dalla lentezza negli interventi. Le soluzioni a questi piccoli-grandi problemi si fa attendere, e l'impressione diffusa è che la priorità sia spesso la ricerca della responsabilità e la tutela legale dell'Ente, mentre la tutela della qualità della vita dei Cittadini venga relegata a un piano nettamente secondario.
Per questi motivi si chiede al Consiglio Comunale di approvare la presente mozione, prendendo atto della situazione sopra elencata. Si chiede inoltre, pur nel poco tempo rimasto prima della tornata elettorale, che:
1) il Sindaco riconosca questa situazione ed agisca affinché un rapporto tra Cittadini ed Ufficio Tecnico venga ripristinato, nel senso della efficienza, celerità e soprattutto della collaborazione;
2) la Giunta, per quanto di competenza, attui tutto quanto possibile per individuare e far emergere le Responsabilità di tale situazione, e preveda delle soluzioni che possano, in breve tempo, risolvere le problematiche su esposte;
3) il Consiglio Comunale si adoperi per la verifica e la conoscenza di tutte le problematiche connesse a tale situazione, e lavori affinché sia sempre chiaro ai Cittadini che le Istituzioni sono dalla loro parte. Si spera che questo possa portare ad un recupero del rapporto fiduciario ed armonico che fino a tre anni fa ha caratterizzato la vita sociale del nostro comune;
4) il Segretario Comunale verifichi che la "burocrazia" non diventi un meccanismo di giustifica di mancanze obiettivabili, e che il fine ultimo della cosiddetta "macchina amministrativa" sia la soddisfazione delle legittime aspettative della Popolazione ed il miglioramento della qualità della vita.
I proponenti auspicano inoltre che il futuro Consiglio Comunale, qualunque sia la maggioranza che scaturirà dalle elezioni, attui tutte le possibili linee programmatiche affinché tale problematica sia celermente risolta, rilevando e modificando ogni aspetto, umano ed organizzativo, che possa aver creato questa situazione.
Alessandro Musesti (capogruppo "Proposta per Roè")
Pierangelo Prete (capogruppo "Comune Amico")
Mario Apollonio (capogruppo "Il Centro Destra Indipendente Roè Volciano”)
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Questa la risposta, datata 12 marzo 2014
L'interesse del cittadino è primario ma non può sovrastare la legge che deve essere applicata con buon senso e correttezza da parte di ognuno.
Da alcuni anni lo stato e le regioni hanno legiferato su vari settori in modo particolarmente intenso e mirato a sanare alcune mancanze scoperte dalla stampa ed evidenziate dalla voglia di appartenere, a buon diritto, all'Europa.
Stigmatizzare la sola problematica legata all'ufficio tecnico comunale e semplificarne la soluzione, ignorando e nascondendo quanto è cambiato e quali sono le nuove modalità di approccio, è strumentale e scorretto e non tiene in alcun conto delle esigenze di tutti i cittadini sia di quelli che hanno da sviluppare le proprie entità edilizie sia di quelli che non ne hanno.
Abbiamo delegato la responsabilità di far osservare queste regole a dei tecnici che poi guardiamo con sospetto se le applicano e siamo pronti a denunciare se, secondo una nostra personale interpretazione, pensiamo non le adottino correttamente.
Se parte della giunta e del consiglio non ha compreso l'incertezza del momento creata dalle recenti vicende e normative, dal patto di stabilità, dalla difficoltà nell'utilizzo dei fondi, anche quando sono a disposizione, e non vuole sentirsi responsabile della continua precarietà nel prendere decisioni difficili a causa del costante cambiamento dei riferimenti, non ritengo giusto consigli soluzioni a tematiche che non conosce a fondo.
Propongo pertanto, insieme con coloro che lo vorranno condividere, di aprire l'ufficio tecnico, in data, orario e modalità da definirsi, per la verifica dell'attuale gestione del servizio in confronto alle segnalazioni che hanno dato origine alla mozione così da comprenderle con concretezza e competenza.
Per terminare queste righe con una nota proattiva ricordo che il sistema muscolare del corpo umano ha alcuni muscoli chiamati "agonisti" che lavorano abbinati ad altri muscoli chiamati "antagonisti" ed hanno, con compiti diversi, il medesimo obiettivo, realizzare il movimento che si vuole compiere.
Emanuele Ronchi
ID43011 - 28/03/2014 12:56:37 - (mapo) - mapo
Proprio perch " Sono i cittadini a fare lo Stato" che la mozione unanimemente condivisa assume un valore aggiunto in quanto sottoscritta da coloro che sono stati eletti dai CITTADINI e pertanto rappresenta le aspettative dei cittadini e non dello STATO nel quale molti cittadini non si riconoscono piu'.Il tecnico comunale non stato eletto dai cittadini ma scelto dall'amministrazione comunale la quale avrebbe forse dovuto chiarire prima dell'assunzione le modalit comportamentali di indirizzo politico-amministrativo che voleva perseguire nel proprio mandato elettorale.