29 Marzo 2014, 07.35
Quaderni di Cinema

Storia di una ladra di libri

di Nicola Cargnoni

Una fiaba di libri e sogni al tempo del nazismo, con un ottimo cast.
Non basta, però, a fare di questo film un prodotto che poteva essere certo migliore


Stiamo vivendo un periodo piuttosto “povero” per gli amanti del cinema di genere.
Dopo la “disastrosa” settimana del 20 marzo, dove non ci sono state uscite davvero degne di nota (tranne, forse, «Jimmy P.» di Desplechin e «Presto farà giorno» dell’italiano Ferlito che, manco a dirlo, ha avuto una distribuzione quasi inesistente), è la volta di questo week end, la cui offerta permane povera (escludendo il fumettone «Captain America» che sicuramente otterrà un buon successo al botteghino).

Per cui alla forte voglia di cinema
occorre rimediare scegliendo quello che sembra il “meno peggio” tra i film in cartellone.
«Storia di una ladra di libri» è l’ultimo lavoro di Brian Percival, che si serve di un cast eccezionale per trasporre su pellicola il romanzo «La bambina che salvava i libri» di Markus Zusak.

L’emergente Sophie Nélisse (già protagonista del favoloso «Monsieur Lazhar») interpreta la protagonista Liesel, figlia di una dissidente comunista nella Germania nazista del 1938; Liesel viene adottata dai coniugi Hubermann (interpretati dagli ormai affermati Geoffrey Rush ed Emily Watson) in un villaggio dove la ragazzina fa amicizia con il piccolo Rudy.

La narrazione, che a volte è supportata da una voce fuoricampo che è quella della Morte, è abbastanza scorrevole grazie a una regia priva di particolari slanci tecnici, che si mantiene nei binari dell’ordinarietà.

Il taglio è quello fiabesco, con i classici personaggi da “favole della sera”: la ragazzina costretta ad abbandonare la madre e che subisce la perdita del fratellino, adottata da un padre saggio e buono e una madre rude e brusca, ma che si rivela, in fondo, un’anima gentile; il nazista borgomastro (l’equivalente del podestà fascista) che è sposato con una donna che prende in simpatia Liesel permettendole di accedere alla biblioteca dove conserva i libri del figlio morto durante la prima guerra mondiale.

Inoltre assistiamo alle fasi concitate che portano alla seconda guerra mondiale: dalla notte dei cristalli, durante la quale l’ebreo Max fugge di casa per rifugiarsi proprio presso gli Hubermann, fino ad alcuni dei momenti salienti del conflitto, visti con gli occhi degli abitanti del piccolo villaggio, nel quale si vive la tensione e l’attesa dei bombardamenti e il malinconico rito della partenza in guerra dei padri di famiglia.

Grazie al padre adottivo, alla moglie del borgomastro e a Max, la piccola protagonista impara a leggere, affrontando i difficili momenti della guerra (e della clandestinità di Max) con una gran quantità di romanzi dai quali apprende concetti e parole.
Riuscita metafora della letteratura che salva l’anima dalle pene e dalle sofferenze della vita, in una Germania dove i libri diventavano grandi falò, il film è un ottimo prodotto se lo si intende come destinato a un pubblico di giovani e giovanissimi.
In effetti il regista accentua maggiormente il pathos sentimentale e le relazioni interpersonali, penalizzando abbastanza il resoconto storico e (dis)umano della tragedia nazista.

Nonostante alcuni errori filologici (il film è ambientato nella Germania di fine anni Trenta, ma i protagonisti leggono e scrivono in inglese), il prodotto finale non è certo da buttare via, se non altro per il messaggio che vuole far passare.

Tutto sommato, alla fine dei (forse un po’ tanti) 130 minuti, «Storia di una ladra di libri» riesce a strappare una lacrimuccia e anche la sufficienza: **½.
 


Commenti:
ID43026 - 29/03/2014 10:54:59 - (nimi) - film della settimana

Vorrei segnalare un paio di titoli, entrambi italiani, usciti questo week end e che varrebbe la pena vedere (anche se sarà difficile trovarli):-In grazia di Dio, regia di Edoardo Winspeare-Quando c'era Berlinguer, documentario diretto da Walter Veltroni

Aggiungi commento:

Vedi anche
17/09/2014 06:33

«Belluscone» e «La zuppa del demonio», l’Italia del piccolo-grande cinema Nelle sale due film d’autore, testimonianze della vitalità che ancora anima la linfa del cinema di casa nostra

06/09/2014 07:45

«L'arte della felicità» è l'esordio di Alessandro Rak Dopo la lunga pausa estiva torna l'apprezzatissima rubrica 'Quaderni di Cinema', di Nicola (nimi) Cargnoni, con la recensione di un bellissimo film d'animazione del 2013 che sta uscendo in DVD

20/01/2016 07:32

La grande scommessa… cinematografica Nelle sale un film sul default economico del 2008, dove satira e soluzioni di regia originali si combinano al tentativo di complicatissime spiegazioni economiche

09/04/2014 06:47

Notizie dal Bif&st 2014 Il bif&st continua tra numerosi film, incontri, rassegne e grande affluenza di pubblico.
Ecco a voi i titoli visti domenica, lunedì e martedì

31/05/2015 08:14

Dalla Bibbia alla Russia, il «Leviathan» è al cinema Arriva nelle sale italiane il film russo che ha ottenuto una candidatura come miglior film straniero nella scorsa edizione degli oscar




Altre da Quaderni di Cinema
11/04/2016

L'immagine della città nel cinema, n. II

Continua l’inserto che sarà dedicato all’uso dell’immagine cinematografica all’interno dei vari contesti urbani.

29/03/2016

Satira e realismo nel cerchio magico di «Il dottor Stranamore»

Continua il ciclo di proiezioni cinematografiche presso il Cineporto di Bari, che dà il via alla collaborazione tra le università pugliesi e il Centro studi dell’Apulia film commission

25/03/2016

La ritualità come ritorno all'eterno: Silent souls

Continua il ciclo di proiezioni cinematografiche presso il Cineporto di Bari, che dà il via a una (speriamo) lunga collaborazione tra le università pugliesi e il Centro studi dell’Apulia film commission

15/03/2016

Il corpo concreto e il peso dell'anima: «21 grammi»

E' iniziato mercoledì 9 marzo 2016 un ciclo di proiezioni cinematografiche presso il Cineporto di Bari, che dà il via ad una (speriamo) lunga collaborazione tra le università pugliesi ed il Centro studi dell’Apulia film commission.

(1)
10/03/2016

Fuocoammare, dove l'immobilità del tempo stravolge lo sguardo

Dove Malavoglia e Gattopardo si incontrano, dove il tempo sembra essersi fermato, dove la quotidianità convive con uno dei più grandi sconvolgimenti sociali e antropologici in atto

18/02/2016

L'immagine della città nel cinema, n. I

Con questa piccola introduzione, inizia l’inserto che sarà dedicato all’uso dell’immagine cinematografica all’interno dei vari contesti urbani

26/01/2016

Steve Jobs, fantasma al cinema

Buon film biografico che ritrae alcuni momenti della vita di Jobs fino al 1998

23/01/2016

Revenant. Quando a essere redivivo è il piano sequenza

Grande esercizio di stile per Alejandro González Iñárritu che mette a segno un altro “prodotto” filmico con pochi ma rilevanti difetti

20/01/2016

Rai2 ricorda Scola con Una giornata particolare

Stasera, mercoledì, Rai 2. Ore 21.15.