Da Mellaia e dal Coordinamento

Lunedì sera a Ponte Caffaro si è tenuto l’incontro tra il «Coordinamento delle Pro Loco del lago d’Idro», da poco ricostituito, e l’avvocato Franco Mellaia, per definire nuove iniziative fra le quali un’Assemblea Pubblica che si terrà a Idro il 2 dicembre.
Il Coordinamento si rinnova, ma rimane invariato l’orientamento per la tutela ambientale del lago.
«I principi di base - ha sottolineato l’avvocato Mellaia – si fondano sulla contrarietà alla terza galleria». Un’opera che, stando alle intenzioni della Regione, sostituirà un vecchio condotto di scarico di fondo e sarà utilizzata per far fronte ad emergenze idriche (improvvise piene) e per contrastare eventuali smottamenti d’una presunta Paleofrana. Il coordinamento in risposta avanza progetti alternativi.

«Vi è sotto il profilo idraulico - ha aggiunto l’avvocato - una valida alternativa con la realizzazione di un doppio canale a sezione rettangolare che consente il naturale deflusso e che, grazie ad una copertura, mette in sicurezza anche il piano stradale situato accanto alla Paleofrana. Un problema, quello della sicurezza viabilistica, che non è stato ancora approfondito. Ciò che viene chiesto è che vengano analizzate anche queste soluzioni».

Dello stesso parere anche Aldo Armani, il nuovo portavoce del Coordinamento. «Non ci sono gli elementi – ha dichiarato Armani - che giustifichino l’opera ed il problema del collegamento viario non viene neppure preso in considerazione. La nostra approvazione va all’Amministrazione di Idro che si è opposta alla terza galleria. Già nel mese di luglio un decreto del Consorzio del Chiese di Bonifica chiedeva infatti al Comune di autorizzare la realizzazione di indagini geognostiche e geofisiche in proprietà privata ai fini della progettazione preliminare delle nuove opere. In quell’occasione l’Amministrazione comunale di Idro si era, invece, dichiarata disponibile ad un confronto per analizzare soluzioni di fattibilità alternative che permettessero ugualmente lo svaso dell’Eridio in caso di piena».

Michele Avigo dal Giornale di Brescia

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