Manette anche per gli altri tre

I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Salò, insieme ai colleghi di Idro e di Vobarno, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa lo scorso 17 maggio dal gip di del Tribunale penale di Rovereto, due fratelli di 49 e 52 anni, Claudio e Luca F. di Roè Volciano, entrambi prluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona.
Nell’ambito della stessa operazione, i militari hanno notificato anche la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza ad un incensurato, R.C. classe 1967, anch’egli residente in Valsabbia e precisamente a Vobarno.

I tre sono accusati di aver pianificato e portato a termine in concorso, il furto aggravato di un “bilico” Scania carico di 50 tonnellate di bobine di tondini in ferro. Il furto era avvenuto il 27 marzo ai danni della ditta trentina "Sarca Inerti S.r.l." con sede a Drò.

La notte stessa era stato arrestato in flagranza dai Carabinieri di Idro un complice dei tre, Attilio F. di 35 anni, pluripregiudicato per reati specifici e tuttora in carcere a Brescia. Era alla guida del camion rubato, aveva tentato la fuga, ma era stato subito acciuffato.

Le indagini svolte hanno consentito di stabilire che la banda era dedita a tale tipologia di reati, commessi con disinvoltura e ben organizzati, tre dei quattro avevano infatti il compito di anticipare la marcia del mezzo pesante rubato, con autovettura “pulita” con funzione di “staffetta” in maniera da far eludere posti di blocco al mezzo rubato.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti elementi utili a confermare la condotta dei quattro, tra cui anche una sorta di elenco di refurtiva con tanto di listino prezzi verosimilmente riservato “al ricettatore”. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso i rispettivi domicili in regime degli arresti domiciliari.  

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