Il 28 fa quaranta anni. Poteva essere il tempo della memoria senza asprezze, quella dei reduci che hanno metabolizzato il lutto in adunate, rievocazioni, concerti e pacche sulle spalle...
dobbiamo sempre provare sulla nostra pelle per capire veramente ..purtroppo..come (sempre purtroppo) si ripetono gli errori.sempre quelli!pensare all'oggi e non al domani.pensare alla pancia e restrigere il campo visivo. eppure ce lo abbiamo sotto gli occhi ogni giorno il futuro:quando guardiamo i nostri figli..come donna,come faccio a non guardare a.. mia nuora,alla mia nipotina? come faccio a far finta di niente pensando che ,in un (triste) futuro,potrebbero perdere diritti acquisiti in anni di lotte e grondanti sangue di innocenti?come posso fregarmene di certi reali pericoli incombenti pendenti sula testa delle donne,perchè,sempre,sono le donne il bersaglio,l'anelo debole ma potente! un ossimoro! ma noi possediamo la vita.
che vogliono controllare,sopraffare,incatenare sempre i soliti. anche la vosra signori uomini! mi fanno ridere (per non piangere) i disperezzatori di maschilismi extra. come se loro non fossero uguali! come se loro non "anelassero" agli stessi privilegi che ancora possiede il maschio nel terzo mondo:il diritto di comanadre syulle donne! di tenerle prigioniere a far figli(per la patria)di ucciderli(sempre per la patria) e il diritto di andare a puttane!
come potete tradire cosi la DONNA ,la VITA ,e la LIBERTà?
Compagno era il nome che non ti avevano insegnato a dire da piccolo, che non scivolava spontaneo dalla bocca senza passare dal pensiero, e che voleva dirti di avere gli stessi diritti, le stesse opportunità, lo stesso futuro.
voi che vi siete sacrificati con la vita,con le ore di mancato lavoro e mancato salario e siete stati venduti dai VS stessi compagni per una poltrona in politica........
e a voi ve lo hanno detto in faccia che vi fregavano ..e li avreste fatti "dei"..pensaci! i diattatori sono sincerissimi,sono visibilissimi..e a cosa serve questa sincerità? perchè non è solo un problema di inganni dei furboni.è il problema di quanto ingnniamo noi stessi..leggi la poesia dii Breckt..come vorrei che si sbagliasse..ma non sbaglia mai..
sono molto arrabbiata con la "mia"sinistra che non è stata capace di dare risposte concrete ai suoi cittadini e ha creato divisione.
Io domani ho intenzione di andare, essere presente, ricordare ed emozionarmi. Una ferita lunga quarant'anni: l'ingiustizia e le vittime di quella strage meritano il ricordo, il senso civico e la lotta delle nuove generazioni. Poi vengo a sapere che ci saranno anche "gli antagonisti". Per cosa? Per ricordare i nomi di Giuliani, Cucchi, e via dicendo. Cosa c'entrano? Perché portare i loro nomi in quella piazza? E allora tentenno, cambio idea, mi rendo conto che, forse, la mia generazione non ha capito nulla di quella strage di Stato. Che la "sinistra extraparlamentare" di oggi vuole ricordare i morti di ieri, ma (più o meno inconsciamente) col rischio di offenderli.
Però ci ripenso, mi convinco: e sì, ci andrò. Per la mia città, per le famiglie dei "caduti", perché voglio dimostrare che anche tra le nuove generazioni c'è la consapevolezza di quanto sia prezioso ricordare, poterci essere, RISPETTARE la memoria, magari in silenzio, magari con una lacrima, magari con la forza di voler ancor
Per la mia città, per le famiglie dei "caduti", perché voglio dimostrare che anche tra le nuove generazioni c'è la consapevolezza di quanto sia prezioso ricordare, poterci essere, RISPETTARE la memoria, magari in silenzio, magari con una lacrima, magari con la forza di voler ancora provare a cambiare questo modo di pensare e vivere la politica e la società.
sono un po' stanco di questo antipartito che è diventato a sua volta retorica. Una scusa per chiudersi in un individualismo mascherato da democrazia digitale, virtuale e velleitaria. Grande Pino, il tuo racconto ci commuove e ci obbliga a riflettere, come sempre.
Vipiteno, malga non ricordo il nome, manovre a fuoco del batt. Morbegno, Fal, Garand, Mg e mortai che sparano a tutto spiano. Arriva una notizia un pò confusa: hanno messo una bomba in piazza. C'è ne una tutti i giorni. Dove? boh! non sò. ... Cazzo a Brescia! piazza Loggia. ci sono dei morti, anche dei feriti! spezzoni di notizie vaghe confuse, per niente attendibili,Ai tempi non c'erano i telefonini, e poi eravamo accampati in una malga in montagna. Tutto vero purtroppo. mi sembra ieri
Ciao Pino, non mi ricordo tutti i particolari, ma il racconto e' verosimile. Ci ha salvato l'Alfa Sud, che si poteva usare solo in caso di bel tempo... Si dice spesso che la nostra generazione ha fallito. Sicuramente l'ideologia ci metteva su barricate opposte; ma il potere cinico e neutrale ha giocato con noi come il gatto gioca col topo e il formaggio se lo e' mangiato tutto lui... Siamo oggi nel "post": industriale, ideologico, non contano piu' ne' destre ne' sinistre, l'antipolitica e' il mito dei giovani del Web, sembrano tutti oltre, la memoria del passato non li sfiora, anzi li infastidisce. La lotta per la democrazia e' sempre piu' difficoltosa, l'adesione alla demagogia molto piu' semplice. Anche ai nostri tempi c'era un movimento post politico e gia' si parlava di post industriale. Il post industriale non si vede ancora dopo 40 anni. Il post politico, che era il "movimento studentesco", quello che non si e' dissolto, si trasformato nel partito armato.
come ho letto la sua lettera mi è venuta in mente la frase che mi ha detto una cara signora.una brava (davvero senza ironia) signora..e nello stesso istante mi è venuta in mente un'altra donna:hanna Arendt!con la sua "banalità del male" .e se è ua donna che mi mette di fronte a questo aspetto pericolosamente e incoscientemente sempre sottovalutato.. o peggio! mai riconosciuto del male,ne sono ancora più"sgomenta"!mi ha detto ;sono felice che in Francia abia vinto la Le Pen..
molto probabilmente ,non ha letto la Arendt..ma queste letture non mi hanno "indottrinara"ad una visione "sinistra". sono libri che insegnano a pensare ! al bene e al male(sopratutto a quello )a riconoscerlo nella nostra universale natura umana. quando "vedi" non sei indottrinato:sei libero dalla paura e dall'odio perchè,lo conosci e lo "riconosci".
Leggerla ed ascoltarla è sempre un piacere.Con affetto e riconoscenza, da chi quel giorno non era ancora nato.Valeria
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ID44925 - 27/05/2014 07:12:10 - (lettore) - Ricordo anch'io...
Per quanto fossi una bimbetta alla scuola elementare...Ricordo l'incredulità, lo sgomento, l'angoscia. Vedo ancora gli occhi sconvolti di mia madre alla notizia, buttata lì da un inconsapevole fornaio mentre ritornavamo da scuola. E rivedo mio padre che si preparava a partire per la città: mio fretello era là, in piazza, sempre pronto a manifestare, con quel pugno serrato che mi riempiva di orgoglio e faceva arrabbiare i miei!Ho ancora nelle orecchie il pianto soffocato di un ragazzo chiuso in bagno, ritornato con la corriera nel tardo pomeriggio e con i sogni infranti.Che dolore per tutti noi!Grazie Pino per le tue parole, per aver ricordato quella tremenda stagione di follia e morte con la tua solita acuta dolcezza.