28 Maggio 2014, 07.11
Terza pagina

Il mortale vive due opposti timori

di Dru

La Verità come separata dalle cose mostra che le stesse sono libere ma dominabili. Sono dominabili in quanto sono state liberate dalla Verità


Ma la loro libertà è anche la loro assoluta imprevedibilità. La paura è sopratutto l'anticipazione di questa imprevedibilità.

In quanto volontà, la volontà di dominio può sulle cose solo perché suscita il pericolo dell'imprevedibile che è appunto la libertà delle cose.

Ma le cose così separate dalla Verità non sono libere subito, ma incominciano immobili, "Grande uccello solare che, sottratto al suo percorso immutabile, attorno alle stelle, è ora libero nello spazio vuoto, ma dapprima se ne sta posato a terra, fermo, e nulla lascia prevedere la direzione del suo volo."  (da il Destino della Necessità)

Gli uomini, in quanto mortali, scacciano via la paura dell'imprevedibile circondando di vincoli le cose che ancora giacciono immobili simili in tutto al Grande uccello.

Sono vincoli che legano ciò che è stato in principio liberato dall'indissolubile legame... legami che sono destinati ad essere sciolti dalle cose che si vogliono libere, ma che nel frattempo caratterizzano le cose come vincolate di una necessità apparente.
Questi legami sono gli "immutabili", gli "eterni", i "destini", le "teorie", le "leggi" che rimangono caratterizzati all'interno della solitudine delle cose.
Questi legami vogliono salvare le cose dall'imprevedibilità dominandola.

"La salvezza (anche "la salvezza dell'anima" del Cristiano) è volontà di dominio".

Ma se è implicito per il discorso del mortale che le cose per essere dominate della loro imprevedibilità vanno legate (vincolate) dagli "immutabili", è anche esplicito, sempre per questo discutere, che in tale consapevolezza i legami soffocano e obbligano le medesime soffocando l'iniziativa e la capacità di dominio sulle medesime.

"Il mortale vive due opposti timori", la paura nascosta  dell'imprevisto e la paura visibile degli "immutabili" che, per quanto indecifrabili, stabiliscono un ordine immutabile atto alla nostra apparente salvezza dall'imprevedibile.





Commenti:
ID45416 - 11/06/2014 14:37:20 - (Dolcestilnovo) -

Non so se vado fuori tema ma a DRu faccio una domanda: e' meglio essere una comparsa in una guerra o essere il capo in una gabbia?

ID45951 - 23/06/2014 19:12:36 - (Dru) - Ciao Dolcestilnovo

Non avevo visto questo tuo quesito.Mah, sai.. il valore "meglio" mi risulta di difficile comprensione alla luce dell'Essere. Ogni Essere ha la sua sublime infinità. Ma se debbo relativizzare al mondo nichilista allora è sicuramente meglio essere una comparsa in una guerra, è più potente.

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