marchi vobarnesi per l'haflinger

Un microcip nel collo ed una bella stella alpina impressa a fuoco sulla coscia sinistra, con all’interno le lettere H e I bene in evidenza.
Dopo un’attenta valutazione delle caratteristiche dell’animale, analizzato da capo a zoccoli in compagnia della madre, cos� vengono marchiati i cavalli della razza haflinger, altrimenti detti cavalli avelignesi.

E’ la prassi necessaria perch� i puledri possano entrare a far parte del registro del nuovo bestiame di questa particolare razza equina.
Una sorta di esame d’ingresso, insomma, che per la zona del Garda e per la valle Sabbia da vent’anni almeno viene tenuto una volta l’anno nella stalla della cooperativa “Ai Rucc”, la Comunit� di recupero fondata nel 1985 da don Raffaele Licini che ha scelto l’impegno nel lavoro a contatto con la natura per farne opportunit� di riscatto per tanti ragazzi in difficolt�.

“Una taglia intermedia, fra le razze di cavalli grandi e i pony propriamente detti. Un cavallo di buona indole e persino simpatico � ha detto dell’haflinger l’esperto Andrea Sgambatti, giunto apposta a Vobarno dal Centro Italia per supportare il lavoro di marchiatura -. Un animale facile da curare e da cavalcare, facilmente riconoscibile per il caratteristico colore del mantello con i crini pi� chiari.
Sono queste le caratteristiche che hanno fatto di quella haflinger una delle razze pi� comuni in tutta Italia”.

Ad essere marchiati domenica scorsa a Vobarno sono stati 25 puledri, tutti nati nel corso di quest’anno da fattrici valsabbine e gardesane.
“Cuccioli” che per la maggior parte sono tornati nel luogo dove sono stati concepiti.

Nella stalla della cooperativa Rucc che funge anche da “stazione pubblica di monta”, infatti, giustamente orgoglioso di tanta prole tanto che si faceva sentire con prolungati nitriti, vive anche lo stallone Zenzero grazie al quale ogni anno di questi stupendi animali ne nascono almeno una cinquantina.

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