10 Giugno 2014, 14.24
Gavardo
Memorie

Il regalo di compleanno

di Nerino Mora

I ricordi sono esili, quelli di un primo viaggio in tram, per un regalo di compleanno ambito...


Con la bicicletta da donna, la tavola di legno posta a canna provvisoria, inizia il viaggio per la stazione del tram. Il mio papà alla guida.
La stazione era una casa in buona parte molto simile all’attuale, in via Ferrovia a Gavardo, ora sede del Circolo Combattenti, uno dei pochi rimasti.

La gente aspettava l’arrivo del tram: un veicolo su rotaia misto passeggeri e merci, talvolta solo linea merci.
Il percorso ora è in buona parte occupato dalla superstrada per Brescia, in parte da piste ciclabili.
La via ferrata volgeva a nord direzione della valle Sabbia, a ovest verso Salò, a sud alla stazione di Rezzato e poi Brescia. La linea solcava prati e boschi e ponti in pietra e ferro.

All’ora designata e prestiva giunge il Tram che già aveva fatto servizio in valle, una macchina molto rudimentale, solo cose essenziali, il colore scuro impauriva.
La prima classe aveva le finestre chiuse, la seconda era pressoché aperta, le panche in legno rustico come tutta la carrozza. Prendemmo posto e cominciò così il consumarsi del mio primo regalo.

Il viaggio lento a pensarci ora, ma veloce a quel tempo, quando i 50 km orari erano veramente tanti, il Naviglio a destra il Chiese a sinistra, le campagne di Bulina poi di Goglione, una grande distesa di verde e poche rare case.
E paesi segnati dai campanili.

Alla stazione di Rezzato
inizia il viaggio di ritorno. La macchina, che non sapevo a con cosa funzionasse, se fosse gasolio o carbone, mandava fischi e lanci di fumo di tanto in tanto per avvisare del suo arrivo.
Il ritorno fino a Gavardo fu discretamente monotono e noioso. Le capre presenti sul treno infastidivano un poco, il rumore assordante del metallo su metallo e brusche frenate, per dare precedenza agli animali al pascolo.

L'avventura era tutta nel tragitto di ferrovia ancora da percorrere e la parte migliore era in arrivo.
Dopo Gavardo la biforcazione della via ferrata che portava alla lane Gavardo, il famoso “Bustù” con tanto di camino altissimo. Lì il tram staccava parte del suo carico di merci in un brulicare di operai al lavoro.

Poco dopo c’era la fermata a Villanuova, al Cotonificio, dove uomini in canottiera staccavano altri vagoni. Alla fermata successiva c’era la stazione e Scalo di Tormini di Roe, ora in ristrutturazione.
Da lì il treno poteva andare verso Salò o per la valle Sabbia, fino ad Idro che era il capolinea: un reticolo di rotaie e vagoni fermi, più che altro carri merce.

Il lanificio o tessitura De Angeli Frua meritava una breve fermata, poi si proseguiva in direzione di Vobarno, verso la grande ferriera Falk che era un polo siderurgico enorme, dove il grande orologio batteva il tempo.
Per me quello è stato il capolinea.

Siamo tornati sul motocarro Guzzi dello zio muratore, che lavorava in zona.
Invece che sulla panca del tram ero sul cassone del tre ruote. Il mio regalo era consumato.

Ricordi di industrie, strade bianche, strade ferrate, distesi verdi , mezzi rudimentali e viabilità precaria.
Da questo è partito lo sviluppo economico, visto dai miei occhi di bambino.

Da grande c’è il rammarico di quello perso, basato e costruito sulla radice rurale.
Era il  giugno 1964        

Nerino Mora

.in foto: l'incrocio dei Tormini

 


Commenti:
ID45396 - 10/06/2014 19:45:19 - (delirio) - BELLO

L'ho letto volentieri..... grazie.

ID45397 - 10/06/2014 21:21:44 - (sissy) - ...un puntino sulla i

Bellissimo racconto di tempi passati, e a volte nostalgici. A me sarebbe piaciuto vivere quel periodo. Una piccolissima, e forse inutile appunto: De Angeli Frua era un cotonificio non un lanificio. Grazie per il racconto e bellissima la foto.

ID45403 - 11/06/2014 09:27:44 - (CRISTINA) -

Bellissimo il racconto, ma c'è qualcosa che non torna: quando sono nata io, nel luglio 1964 la tramvia non esisteva piu da anni, il cotonificio De Angeli Frua era chiuso dal 1957, e mio padre lavorava alla SIA sugli autobus di linea che da tanto avevano mandato in pensione il "gambadelegn" come lo definiva mio nonno... Mi sono persa qualcosa o il signor Mora ha fatto un po' di confusione sulle date?

ID45406 - 11/06/2014 10:23:00 - (ubaldo) - No Cristina

Mi spiace doverla contraddire, ma i ricordi di Nerino non sono poi così distanti dalla realtà. Così scrive Mario Bicchierai in merito alla tratta Rezzato-Vobarno "Le tranvie interurbane bresciane in Mondo Ferroviario, vol. 22, febbraio 1988": «Allo scioglimento della TEB, nel 1963, la proprietà della FRV passò direttamente alla Falck .... L'11 dicembre 1967, in adeguamento ai modesti volumi di traffico, fu emanato un ordine di servizio che limitò le corse a soli tre giorni settimanali. Il 15 gennaio dell'anno seguente, le corse furono limitate ad un unico giorno: il giovedì. Con l'ordine di servizio 2/68 del 23 marzo successivo fu annunciata la chiusura definitiva dell'esercizio»..

ID45408 - 11/06/2014 10:44:56 - (ornella) - Tranvia Brescia-Idro

http://it.wikipedia.org/wiki/Tranvia_Brescia-Idro

ID45409 - 11/06/2014 10:48:28 - (ornella) - Ferrovia Rezzato-Vobarno

http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Rezzato-Vobarno

ID45410 - 11/06/2014 10:58:57 - (ornella) - TRANVIA BRESCIA - TORMINI - SALO' - GARGNANO

http://www.comunemaranovalpolicella.vr.it/HTML/biblioteca-bcmv/tram/015bis02.htm...Terminato il conflitto lo sviluppo del trasporto privato e la politica dei rami secchi portano il 10 luglio 1954 alla soppressione della tranvia per Salò, rimase in esercizio sino al 23 marzo1968 la Ferrovia Rezzato - Vobarno gestita dal 1963 direttamente dalle Acciaierie Falk. ...

ID45421 - 11/06/2014 19:06:43 - (CRISTINA) -

Ah meno male che Ornella fa luce sul mistero, va be che ho l'età dei dinosauri, ma di sicuro non ho mai visto le capre su nessun convoglio...ahahaha^! Ps del treno ho un vaghissimo ricordo.

ID45425 - 11/06/2014 20:45:25 - (Ernesto) -

amara riflessione;di tutti questi poli produttivi che portarono benessere in valle,,cosa e'rimasto se non poche briciole?????delusione totale

ID45436 - 12/06/2014 14:06:00 - (nerinomora) - Nerino Rigrazia

Ringrazio tutti per il gradimento di quanto ho scritto. Ringrazio per quanto ho imparato che non sapevo. Diventando grandi a volte galleggiano i ricordi, e si pongono riflessioni e confronti. Ero molto piccolo allora, al limite dei miei ricordi. La presenza dell'animare sul carro era una realtà vissuta, dato di fatto che c'era un carro predisposto, l'animale e il conducente erano diretti al mercato di Nozza. La nota che i carri erano veramente rustici e aperti, la novità del bus fu colta con successo anche perchè non entrava la pioggia. Grazie a tutti Nerino

ID45438 - 12/06/2014 17:20:09 - (sonia.c) - grazie a lei,signor Mora.

una mia zia ,da bambinetta,è sotto il sotto quel tram !!un vero miracolo che ne sia uscita illesa! era la storia più famosa e raccontata in famiglia...

ID45439 - 12/06/2014 17:21:19 - (sonia.c) - scusate.

è finita sotto quel tram..

Aggiungi commento:

Vedi anche
26/03/2007 00:00

Da Brescia a Vestone: ferrovia o tram? /1 Iniziamo con oggi a pubblicare il primo di tre capitoli che costituiscono una sintesi degli eventi che portarono la nostra provincia a possedere una strada ferrata, che arriv poi anche a Idro.

28/03/2007 00:00

Da Brescia a Vestone: ferrovia o tram? /2 Oggi pubblichiamo il secondo di tre capitoli che costituiscono una sintesi degli eventi che portarono la nostra provincia a possedere una strada ferrata, che arriv poi anche a Idro.

30/03/2007 00:00

Da Brescia a Vestone: ferrovia o tram? /3 Ed eccoci al terzo e ultimo capitolo in cui abbiamo suddiviso la sintesi degli eventi che portarono la nostra provincia a possedere una strada ferrata, che finalmente arriv anche a Idro.

28/09/2008 00:00

Ecco com'era la vecchia ferrovia Sono stati inaugurati ieri mattina una serie di pannelli intitolati “La vecchia ferrovia” lungo la pista ciclabile nel tratto che attraversa Tormini e Ro, realizzata appunto sul selciato dei binari della ferrovia.

25/09/2008 00:00

La vecchia ferrovia della Valsabbia Saranno inaugurati questo sabato mattina, lungo la pista cilclopedonale che attraversa Tormini e Ro Volciano, una serie di cartelloni che mostreranno com'era il tracciato della vecchia ferrovia dove ora c' la pista ciclabile




Altre da Gavardo
17/04/2024

L'Unione Europea: Miti e realtà di un'istituzione complessa

Un ente di importanza sociale e politica enorme ma che spesso non viene approfondito abbastanza: serata alla Biblioteca di Gavardo per capire una delle Comunità economiche più influenti dei nostri tempi

17/04/2024

Gian Paolo Mora in campo per Amiamo Gavardo

Già sindaco dall’85 al 95, Mora si presenta alla guida di una lista di tutti i partiti del Centrodestra gavardese oltre al Popolo della Famiglia e altre presenze civiche

16/04/2024

Escape room. Il Mavs: una notte al Museo!"

Anche quest’anno il Mavs propone il particolare evento dedicato al gioco dell’escape room, in programma nei prossimi due week end di aprile (venerdì 19, sabato 20, domenica 21 e venerdì 26, sabato 27 e domenica 28)

15/04/2024

Il Centrodestra Civico aderisce a Insieme per Gavardo

Il gruppo di minoranza che fa capo a Molinari aderirà alla lista del sindaco Comaglio per le prossime elezioni amministrative

14/04/2024

Gli attrezzi in legno di 4000 anni fa

Inaugurata alla presenza delle autorità la mostra “L’età del Legno. 4000 anni fa al Lucone” presso il Museo archeologico della Valle Sabbia

14/04/2024

Vota Antonio!

I 95 anni di Antonio Abastanotti, la manifestazione a difesa del Chiese, sei compleanni, addio a don Dino Rivetta e vari eventi

12/04/2024

Prestazioni gratuite per la Giornata nazionale della Salute della Donna

Anche l'Asst del Garda partecipa al programma di iniziative promosse da Fondazione Onda per la prevenzione e la cura al femminile. Il 18 aprile a Gavardo aperta la Ginecologia

10/04/2024

Don Dino Rivetta ci ha lasciato

Si terranno venerdì mattina a Gavardo i funerali del sacerdote che è stato a lungo cappellano dell’ospedale gavardese

10/04/2024

Alla scoperta delle nostre radici

Gli alberi come monumenti, narratori complici dello sviluppo del paesaggio: una visita guidata a Gavardo per riscoprirli

10/04/2024

Oltre al danno la beffa

Evidentemente la cronica carenza di medici di medicina generale sul territorio non basta a generare insicurezza e sconforto nei pazienti. Ora ci si mette anche... il SISS. Il comunicato dei medici dell'Ambito di Gavardo