Panavena

Con gli insegnamenti di papà Beniamino, non ci hanno messo molto a raggiungere l’eccellenza.
E l’hanno fatto nel difficile campo dei pani “funzionali”.

Tanto bene da ottenere il primo premio ed una speciale targa per il miglior pane biologico all’edizione 1014 del “Premio Roma”, concorso che gratifica i migliori prodotti da forno a livello nazionale.

Pane “funzionale” dicevamo: il “panavena” della Via dei Sapori (così si chiama l’azienda costituita dalle tre sorelle Bazzoli) risulta infatti particolarmente adatto a chi soffre di diabete.
Merito dei carboidrati complessi contenuti nella fibra, noti come “beta-glucani”, che non vengono digeriti dagli enzimi che scindono invece l’amido e gli altri comuni zuccheri.

La diretta conseguenza di questa caratteristica, suggerita alle panificatrici dall’esperto nutrizionista Piergiorgio Pietta, è che il pane con fibra di avena ritarda e riduce l’assorbimento da parte dell’organismo di glucosio e grassi.
Ottimo accompagnamento per chi vuole controllare il peso e ridurre in modo naturale la presenza di glucosio nel sangue, come vogliono i diabetici.

Non è bastato questo, però, per vincere il concorso. Il “panavena” è infatti il frutto di una complessa attività di ricerca che ha portato a un mix tutto “bio” fra la fibra d’avena e un’antica varietà di frumento duro come il “Senatore Cappelli”, per un impasto adatto al lievito madre.
La presenza dell’avena contribuisce anche a rendere il pane più bianco del classico integrale pur essendo ricchissimo di fibre, quindi un pane accettato anche dai bambini, che normalmente non apprezzano i pani scuri.

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