Malore in malga

Ci sono situazioni e posti che quando ti ci trovi è meglio se sei in completa efficienza fisica, per evitare complicazioni difficili poi da risolvere.
Per fortuna la macchina dell'emergenza ha raggiunto un grado di specializzazione tale da permettere sonni tranquilli anche in questi casi estremi.
Stiamo parlando del Soccorso Alpino, chiamato ieri sera non a recuperare un alpinista in difficoltà o a cercare un disperso, ma a risolvere un'emergenza di tipo squisitamente sanitario.

L'allarme è giunto alle sale operative del 118 poco prima delle 21 di ieri sera: una donna accusava forti dolori addominali e non era in grado neppure di muoversi dal giaciglio sul quale il compagno l'aveva adagiata.

Una rapida analisi ha chiarito subito che da quelle parti, fra i monti Tigaldine e Ario, i mezzi di soccorso "tradizionali" non ci sarebbero mai potuti arrivare.
A quell'ora non era possibile neppure inviare sul posto un'eliambulanza.

Così è stato allertato il Soccorso Alpino, che è intervenuto con una delle sue squadre dalla Valle Sabbia.
Non è però stato facile: fra i tecnici era presente anche un medico, che ha raggiunto la malga su una motocicletta quando ormai c'era già buio, mentre il resto della squadra è salito con più calma a bordo di un fuoristrada.

Dopo il trattamento sul posto, quando i medicinali hanno cominciato a fare il loro effetto ed il trasferimento è stato possibile, la donna è stata caricata sulla barella Kong ed infilata nel fuoristrada che ha cominciato la lunga fase di rientro, percorrendo con quel sofferente carico la decina di chilometri di sterrato sconnesso e montano che separa la malga dal più vicino centro abitato, la frazione Odeno di Pertica Alta, dove ad attendere la donna c'era l'ambulanza dei volontari di Vestone.

Il successivo ricovero all'ospedale di Gavardo, dove la donna è arrivata quando era circa l'una di notte, ha risolto del tutto l'inconveniente, ma ci sono volute più di quattro ore.

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Aggiornamento ore 13

Ulcera perforante, la prognosi.
La donna e' stata dunque operata d'urgenza.
un ulteriore ritardo nel ricovero avrebbe potuto causarle guai peggiori.

.in foto: gli uomini del S.Alpino che preparano la "Kong", al momento di caricare il ferito sul fuoristrada

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