29 Giugno 2014, 07.32
Mura
Territorio

L'isola di Bongi

di Ubaldo Vallini

Il laghetto artificiale che da quasi un secolo produce energia elettrica con l'acqua del Tovere si sta riempiendo di terra. A rischio anche l'approvvigionamento idrico per gli elicotteri antincendio


Qualcuno l’ha subito battezzata “Isola di Bongi”, in onore al nome dell’omonimo laghetto che la ospita e che per un tratto affianca la “intercomunale” fra Mura Savallo e la Pertica Alta.
Subito il nuovo appezzamento di terreno è stato apprezzato dall’erbetta verde e persino da qualche arbusto, che non ci hanno messo molto ad andare ad abitarlo.

Si sta anche espandendo, tanto che per il prossimo anno, congiungendosi con la riva Nord, potrebbe diventare una penisola. E c’è il rischio che entro un lustro l’Isola di Bongi si possa divorare il lago intero.

Ad Umberto Corsini, che dopo una pausa di cinque anni è tornato ad essere sindaco, abbiamo chiesto se ha già spiegato ai pescatori del paese che il loro laghetto lungo 130 metri presto diverrà un parco per farci il pic-nic.

Scherzi a parte, il problema è noto già da alcuni anni: «Trattasi di laghetto artificiale, creato nel 1918 dalla Società Elettrica Bresciana per alimentare la centrale idroelettrica che c’è a Piani di Mura – ci spiega l’Umberto murense -. Titolare della concessione ora è Enel Green Power, da alcuni anni stiamo chiedendo di svuotare il lago dal fango accumulato e confidiamo di riuscire a risolvere presto il problema, approfittando del fatto che la centrale è ferma per alcuni lavori di manutenzione lungo la condotta forzata che la alimenta».

Il lago di Bongi
è meta di numerosi pescatori, che rischiano sempre più di impigliare la lenza, e di gitanti del fine settimana che approfittano dell’apertura del ristorantino gestito da Mauro Abatti, che col sostegno dei Cavalieri del Garda organizza anche gite a cavallo.

A preoccupare il sindaco, tuttavia, non sono tanto le ripercussioni turistiche, quanto l’ormai manifesta impossibilità di utilizzare il lago per rifornire di acqua la “benna” degli elicotteri antincendio, che troppo spesso sono costretti ad operare in zona senza avere altre possibilità per approvvigionarsi.

«Abbiamo calcolato che ci sono da rimuovere almeno 20 mila metri cubi di materiale che si è depositato nel tempo sul fondo del lago fino a raggiungerne la superficie – aggiunge Corsini -. Il problema, ci dicono dall’Enel, è che quel terreno deve essere sistemato in apposite discariche e si tratta di un’operazione troppo costosa. Un dilemma che si ripresenterebbe allo stesso modo anche con altri bacini alpini dello stesso tipo».

In questo momento, anche a causa del fermo della Centrale, l’acqua del Tovere che alimenta il bacino esce da sopra lo sbarramento.
Normalmente viene convogliata in una condotta interrata lunga 4 chilometri che con una minima pendenza raggiunge le vasche di accumulo sistemate nei pressi della frazione Olsenago.
Di lì parte la condotta forzata che dopo aver “sifonato” un dosso precipita per quattrocento metri di dislivello, alimentando turbine da un milione di KW.
Possibile che ad Enel convenga perdere tutto quanto?



Commenti:
ID46104 - 29/06/2014 09:55:55 - (bado68) - siamo in italia!!!!

come al solito ci risiamo con la burocrazia italiana,non mi pare che del terreno sceso dalle montagne vada sistemato in apposite discariche.Che poi secondo me' questo e'lo stesso problema che abbiamo anche al lago d'idro,che ci sono delle guerre per un metro piu' o meno di livello (che secondo me non c'entra nulla perch io mi ricordo che da bambino quando il lago era pescosissimo e bello di fronte a casa mia per arrivare alla barca dovevo scendere 20 e piu' metri)e non si prende in considerazione di dragare di nuovo il lago come facevano una volta,

ID46106 - 29/06/2014 10:57:58 - (Ernesto) -

trarne utili e niente spese!!!!poi quando collassa abbandono totale,,,,,,la politica imprenditoriale degli ultimi 30anni,,,,,,,,,,,,,ecco perch siamo ridotti cosi,,,,,,,

ID46107 - 29/06/2014 11:26:33 - (Tc) - Ernesto...

Parole da incidere nel marmo...grande Ernesto...

ID46111 - 29/06/2014 13:29:56 - (robvi) - Sono cose semplici ...

.. che tutti possono capire, tranne evidentemente i nostri amministratori !C'è un laghetto che si riempie di terra che scende dal fiume; cosa si fa quando è pieno (anzi magari un po' prima che si riempia)? Si vuota e tutto torna come prima! Ma in Italia per fare una cosa così semplice, si tirano in ballo mille enti, tutti che chiedono e nessuno che fa ... e come al solito nessuno vorrà pagare.Date a me il lago, la diga e la centrale e pago tutto io !Povera Italia ...

ID46116 - 29/06/2014 15:51:50 - (PETER72) -

Concordo anch'io con Ernesto, se si vuole la macchina bella non basta comprarla e guidarla, ma bisognerebbe anche poi mantenerla: l'imprenditoria nostrana invece vuole viaggiare continuamente su rombanti e lussuose vetture per poi delegarne ad altri il pagamento del bollo e dei vari tagliandi da fare... L'impresa elettrica infatti ha sfruttato l'invaso per decenni per la produzione di energia e adesso che questo andrebbe svuotato dai detriti del torrente accumulati nel corso degli anni, lo dovrebbe fare invece il comune o qualche altro ente. Come al solito privatizziamo gli utili e socializziamo le perdite... Parlando con amici della Valcamonica comunque, mi raccontavano che questa situazione simile per tutti gli invasi alpini, sfruttati al massimo per decenni, sono tutti ora sottoutilizzati causa l'accumulo di detriti e la loro mancata rimozione

ID46117 - 29/06/2014 16:01:32 - (Denis66) - ......................

Il terreno in appusite DISCARICHE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!MA scherziamo è terra sabbia e sassi.....vogliono mangiarci ancheli'...Succedera' come tutti i laghi Alpini...I VERDI non vogliono dragare i fondi per recuperare sabbia,che poi viene anche pagata,cosi' poi le acque sono inquinate e gli alvi troppo alti cosi' poi succedono le alluvioni......Caro sindaco faccia un investimento per il suo comune,Prenda la centrale in affitto o in altro modo,cosi' lo gestite e nessuno potra' dire niente.....Dato che fate pagare come altri comuni la raccolta FUNGHI....come se hai comuni costasse qualcosa............

ID46123 - 29/06/2014 18:15:59 - (mark) - pesca?

sarà meta di numerosi pescatori (quanto numerosi poi non so...) ma lo sconsiglio assolutamente a chi ama pescare. Molto meglio l'Eridio!

ID46144 - 30/06/2014 23:51:35 - (pampurio1980) - sei un babao

Ma cosa ne sai tu di quanta gente pesca al lago di Bongi ? Se proprio vuoi saperlo siamo piú di 60 pescatori tesserati su una popolazione di circa 800 abitanti, il che non mi pare poco !!!!!!!senza contare tutta la gente che viene da fuori, che quasi ogni fine settimana riempie le sponde del laghetto per pescare rilassandosi in mezzo alla natura. Purtroppo il degrado del lago non dipende solo dalla societa elettrica ma anche la pubblica amministrazione ci ha un po abbandonati. Quest'anno la provincia non ha fatto la semina delle trote prima della apertura stagionale...e nessuno ne conosce il motivo... nemmeno il presidente dei pescatori di mura.

ID46615 - 06/07/2014 15:04:52 - (BreBeMissile) -

macchè rifiuto speciale... se non ci sono fabbriche e grossi abitati a monte, il fango che ha riempito il bacino artificiale è solo un ottimo fertilizzante!!e comunque basterebbe fare un paio di carotaggi per accertare l'assenza di inquinanti pericolosi negli strati di fango.non facciamoci soffocare dalla burocrazia...

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