In montagna per passione

Primo Stagnoli nasce a Bagolino 53 anni fa. La sua famiglia è “bagossa” per antonomasia, e anche lui, come la maggior parte dei suoi compaesani, compie il servizio militare nelle Truppe Alpine, esattamente a Malles nella Compagnia Comando. È figlio di Giuseppe, oggi ottantaduenne, anche lui Alpino, a San Candido. Dal papà riceve la passione e il rispetto per la montagna e da lui impara il mestiere di contadino, allevatore e produttore caseario. Anche il papà ha gestito una malga e Primo il mestiere lo ha imparato sin da bambino.

La montagna e le malghe sono sempre state il suo mondo. Ricorda di avere avuto solo due parentesi nella sua laboriosa vita: il periodo militare e il tempo di sposarsi con la Maria, la sua compagna di vita e il suo braccio destro sul lavoro. Hanno messo al mondo due figli: Michele, 27 anni, diploma di ragioniere, e Roberto 19 anni, diploma all’alberghiero; ambedue hanno deciso di condividere con i genitori la vita e il lavoro del nonno e del papà. Non è una scelta facile, una scelta però che rende onore ad entrambi.

Primo Stagnoli, con la famiglia, gestisce, in paese, una stalla con una sessantina di bovini, ed una ottantina di capre di sua proprietà, e, in proprio produce il caratteristico formaggio locale, il “Bagòss”. Primo è una persona seria, di poche parole, la maggior parte delle quali sono espresse nello stretto idioma locale, ed ha le idee chiare. Si impegna anche per la sua comunità e attualmente ricopre la carica di Presidente della Cooperativa Valle che riunisce i produttori di formaggio locali.

Da giugno a ottobre, assieme alla famiglia, svolge la sua attività sulla piana del Bruffione, nella Malga Bruffione Basso, a 1.745 metri di quota, aggiungendo alle sue mucche altrettante che gli vengono affidate.

L’ampia conca del Bruffione, non molti anni fa, rappresentava un polo molto importante per la produzione casearia. Vi operavano 6 malghe con una presenza di più di ottocento bovini. Ora vi è presente solo Primo. Non è un lavoro facile. Richiede impegno, sacrificio ed esperienza. L’incedere del tempo è dettato dagli obblighi quotidiani, di tutti i giorni: l’alzarsi all’alba, il mungere mucche e capre due volte al giorno, il pascolo, una prima lavorazione per produrre il formaggio, ed altri prodotti collaterali, una al mattino e una al pomeriggio, e la conservazione del prodotto. Un duro lavoro, costante, continuo, a qualsiasi condizione atmosferica, supportato dalla vicinanza e dal contributo dei suoi familiari, rallegrato ogni tanto dalla visita di qualche paesano ed intervallato dagli sporadici viaggi in paese per le necessarie incombenze.

Un lavoro basato sull’amore e sul rispetto per l’ambiente che lo circonda e sulla consapevolezza di compiere, sì, diciamolo pure, il proprio dovere di montanaro, di cittadino fedele ai valori ed allo spirito Alpino che lui riesce a coltivare e a vivere anche all’interno del Gruppo Alpini di Bagolino del quale è membro attivo.

La zona dei Bruffione fu teatro degli eventi della Prima guerra mondiale. A poca distanza dalla malga, nel 1917 una valanga uccise 27 fanti del Battaglione Chieti che vi erano accampati. Furono sepolti provvisoriamente proprio dove avvenne la tragedia. Di questo improvvisato cimitero è rimasta qualche vestigia e sul posto è stata collocata una croce e un cippo collocatovi dalla Sezione “Monte Suello”. Ogni anno sul posto viene celebrata una Messa in ricordo dei Caduti e compito del Primo e degli Alpini di Bagolino è di provvedere alla cura e alla manutenzione di questo sito.

Ora il Primo riceverà dall’Associazione Nazionale Alpini il Premio Fedeltà alla Montagna per l’anno 2014. Pensiamo sia un premio meritato, che il Primo ha commentato, da buon montanaro e da bravo Alpino, bravo come tutti quelli del suo Gruppo, con un “Beh …dai.., per uno come me che ci tiene alla sua Penna e che vive sempre in montagna… è proprio una bella soddisfazione!”

In foto:
. Malga Bruffione Basso
. Primo Stagnoli con la sua famiglia
. il formaggio Bagòss

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