18 Agosto 2014, 10.22
Gavardo
Politica e territorio

Quella centrale merita un referendum

di val.

Una consultazione referendaria. E’ quanto chiede Gaia, il Comitato spontaneo di cittadini che vuol vederci chiaro sulla centrale di cogenerazione a biomassa che l’Amministrazione di Gavardo prevede di costruire


In cinque punti ecco il no secco di Gaia alla realizzazione dell’impianto di cogenerazione a biomassa progettato a Gavardo.
Gaia sta per Gavardo Ambiente Informazione Attiva e il portavoce è Filippo Grumi che ci dice: «Il nostro non è un No a priori, come qualcuno vuol far credere. E’ un No a quello che si sta facendo a Gavardo».

E ce lo spiega in cinque punti:

«Una scelta calata dall’alto, perché la popolazione non si è mai potuta esprimere in merito, a causa della poca trasparenza di quest’amministrazione che ha fatto di tutto per tenere nascoste le sue reali intenzioni e una volta scoperta l’entità del progetto ha solo fatto disinformazione o addirittura mentito ai suoi cittadini»

«Com’è che i progettisti hanno già individuato un’area al di fuori del centro abitato per costruire la centrale e noi non ne sappiamo ancora nulla? Anzi: Dentro il Sole Spa chiede una proroga di 45 giorni per la consegna del progetto e gli vengono concessi 4 mesi?»
Ma andiamo avanti:

Quella centrale è inutile perché a Gavardo non esiste un problema di smaltimento dei residui della lavorazione del legno, non esiste una filiera di produzione del cippato e mai ci sarà. I risparmi previsti possono essere raggiunti anche con altre tecnologie più affidabili e meno impattanti sul tessuto urbano.

E’ costosa. Già erano previsti due milioni e 400 mila euro di finanziamento per realizzare l’impianto, ma ora che la localizzazione sembra essere diversa i costi, probabilmente, saranno di almeno tre milioni di euro che i cittadini di Gavardo dovranno restituire di tasca loro e anche con gli interessi. Il tutto per risparmiare 41mila euro l’anno, che è il risultato operativo previsto dai conti che hanno fatto loro. Vi sembra una scelta di buon senso?
Sarebbe sufficiente tagliare la metà dello stipendio agli assessori gavardesi, che ultimamente è stato quasi raddoppiato, per avere lo stesso risparmio e senza investire nulla.

E’ pericolosa. Basta vedere i numerosi studi che confermano la pericolosità per la salute delle emissioni di questi impianti e le scelte dell’Amministrazione lo confermano, nessuno può garantire l’assenza di guasti tecnici simili a quelli a cui sono soggetti impianti simili a questo che impediscono di avere qualsiasi certezza sulle emissioni in atmosfera».

Poi Grumi passa alle richieste:

«Chiediamo al sindaco di rendere pubblici i documenti relativi all’offerta tecnica presentati dalla ditta a maggio 2014 e anche di quella in variante prevista per settembre».

«Le revisioni e le retromarce fatte da questa amministrazione confermano la fondatezza delle critiche e la superficialità con cui si affronta l’argomento, quindi chiediamo di fare chiarezza sulla nuova localizzazione, sui nuovi costi legati ad essa, sul nuovo conto economico dell’operazione e di chiarire gli accordi con i privati».

«Cambia il progetto da due a una sola centrale, cambia la tecnologia e il posto, ma il sindaco garantisce che il finanziamento non cambia. Chiediamo documentazione scritta da parte dell’ente che ha rilasciato il primo finanziamento che confermi che anche la variante godrà dello stesso finanziamento».

Infine Gaia chiede «Ai consiglieri comunali, di proporre una consultazione referendaria (come prevede lo Statuto comunale) su questo tema, perché finalmente i cittadini si possano esprimere a favore o contro questo progetto che cambierà radicalmente Gavardo per i prossimi 20 anni».




Commenti:
ID48672 - 18/08/2014 12:52:11 - (E.Vezzola) - Informazione completa a settembre

Non mi stanchero' mai di ripetere - anche a chi non vuole affatto ascoltare - che il progetto definitivo,completo di ogni allegato tecnico ed economico,non appena formalmente depositato, sara' a disposizione del pubblico e dei Consiglieri Comunali e sara' dettagliatamente illustrato alla cittadinanza in uno o piu' incontri, entro il prossimo settembre. Solo dopo, e dico solo dopo, questi passaggi, il Consiglio Comunale sara' chiamato a decidere se, e dico se, procedere con la progettazione esecutiva e la conseguente realizzazione della centralina a cippato di legna, mediante gara europea. Invito tutti ad attendere il confronto aperto e costruttivo del prossimo settembre (su dati precisi e definitivi), prima di trarre conclusioni emotive o su dati ancora troppo parziali. Respingo l'accusa gravissima (che andrebbe provata, altrimenti e' solo calunnia) di aver fatto disinformazione o di aver mentito ai gavardesi.

ID48688 - 18/08/2014 17:28:23 - (speranza) -

politica lungimirante... Tra sessanta (60) anni , se tutto va bene cominceremo a spendere di meno!!!!!! intanto paghiamo e le grane le risolveranno gli altri.

ID48695 - 18/08/2014 19:26:04 - (sonio.a) -

Ma l'eventuale referendum sarebbe vincolante oppure come per la metropolitana di Brescia alla fine non conta nulla?ossia vincessero i no alla centrale l'impianto non si farebbe?

ID48701 - 18/08/2014 20:36:59 - (sissy) -

Sicuramente meglio utilizzare la centrale idroelettrica, non abbiamo il cippato e lo dovremo acquistare ma di acqua con il Naviglio ed il Chiese ne abbiamo in abbondanza, con meno inquinamento per i Gavardesi e sicuramente con più guadagno. Con la centrale a biomassa ci ritroveremmo tra qualche anno a fare statistiche sull'aumento dei tumori della zona gavardese. Ma se si optasse, me lo auguro, per la centrale idroelettrica, il Comune oltre all'acqua in bottiglia ci farà pagare anche l'acqua del Chiese?

ID48704 - 18/08/2014 20:53:12 - (ilmoralizzatore) - Ilmo

Non essendo di Gavardo non me la sento di esprimere giudizi, ma guardate cosa è successo a collio VT con una centrale simile: dopo qualche anno è stata dismessa a causa dei costi insostenibili per la popolazione., che man mano si staccava dalla rete ritornando al GPL (ad oggi il combustibile più caro). Se c'è in provincia un esempio che non ha per nulla funzionato bisognerebbe pensarci non una, non due ma almeno mille volte prima di riproporlo.

ID48711 - 19/08/2014 08:10:47 - (manolito) - mumble mumble

Scusate se mi intrometto... ma mi sembra che anche a vestone sia stata installata e messa in esercizio una centralina simile per il riscaldamento della scuola elementare e credo che sia in previsione lo stesso anche per quella media... come mai in questo caso non sono state sollevate polemiche? Solo per il fatto che nella zona c'è tutto il cippato necessario per il suo funzionamento??

ID48716 - 19/08/2014 11:03:17 - (Venturellimario) - Manolito

Non so di Vestone, ma forse si tratta solo di riscaldamento, non centrale elettrica.Concordo su quella idroelettrica, con tutta l'acqua che abbiamo sul naviglio....

ID48717 - 19/08/2014 11:36:05 - (surfer) - Onest intellettuale

Devo dire per onest intellettuale (e mi pare ultimamente latiti su questo argomento) che il Sindaco sia stato chiaro nel suo intervento di commento, come lo stato su altri organi di stampa. Pertanto, chi come me libero da pregiudizi o ideologie, pu tranquillamente aspettare settembre senza anticipare disastri ambientali o economici e, poi valutare e giudicare personalmente o affidandosi a chi ne abbia le competenze.

ID48723 - 19/08/2014 20:45:44 - (Aldo Vaglia) -

Le riserve sono valutabili, le risorse dipendono in gran parte dalla ricerca e dalla creativita'; sono percio' molto piu' frutto dell'intraprendenza umana che di cio' che offre la natura. Tra le risorse le biomasse hanno una grossisima capacita' di sviluppo; si pensi ad esempio alle alghe che non consumerebbero ne' territorio ne'cibo. Demonizzare un processo e' percio' privo di ogni valore sociale ed e' per giunta retrogrado. Il principio che le biomasse sono fonti rinnovabili non puo' essere messo in discussione, come invece appare in molti commenti... La gestione e come e dove si producono e' un problema di opportunita', meglio se piu' vicino e con recupero delle potature e il taglio dei boschi. Le scelte in una democrazia rapresentativa spettano a chi e' stato eletto; opporsi con movimenti di piazza, oggi di moda, aizzando i cittadini con "al lupo al lupo" va bene per qualche volta poi si sa come va a finire: diventa un danno incalcolabile

ID48724 - 19/08/2014 20:48:22 - (Aldo Vaglia) -

per un serio movimento ecologista che fa della scientificita' il suo terreno dei valori.

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