20 Agosto 2014, 07.19
Cultura

Cara futura mamma..

di Laura

"Aspetto un bambino. Ho scoperto che ha la sindrome di Down. Ho paura"


Inizia così, con una scritta in sovrimpressione, il video "Cara futura mamma", lanciato da CoorDown Onlus in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down celebrata il 21 marzo.
"Ho paura - prosegue nel video la lettera, spedita da una futura mamma all'associazione - che vita avrà mio figlio?”
 
A risponderle sono, tramite CoorDown, bambini, ragazzi, adulti di tutta Europa.
Tutti affetti dalla sindrome di Down. E tutti testimoni del fatto che anche la vita del nascituro potrà essere felice come la loro.
Perché, raccontano, un bimbo down può fare tutto ciò che fanno gli altri:

"Cara futura mamma, non avere paura: tuo figlio potrà fare un sacco di cose.
Potrà abbracciarti, potrà correrti incontro, potrà parlare e dirti che ti vuole bene, potrà andare a scuola come tutti, potrà imparare a scrivere e scriverti se un giorno sarà lontano.
Perché, sì: potrà viaggiare. Potrà aiutare suo padre ad aggiustare la bici, potrà lavorare e guadagnare i suoi soldi, e con quei soldi potrà invitarti a cena fuori, o affittare un appartamento e andarci a vivere da solo.
A volte sarà difficile, molto difficile, quasi impossibile... ma non è così per tutte le mamme?".

Il messaggio si conclude con un abbraccio tra i ragazzi e le loro madri:
"Cara futura mamma, tuo figlio potrà essere felice come lo sono io. E anche tu sarai felice, non è vero mamma?". Perché, spiega CoorDown, "tutti hanno il diritto di essere felici".
 
Sebbene il filmato, visualizzato oltre 5 milioni di volte su Youtube, sia stato anche premiato a Cannes e diffuso dall’Onu, lo scorso 26 luglio il Consiglio superiore per l’audiovisivo francese (Csa), il massimo organismo di sorveglianza del settore è intervenuto contro quei canali che lo avevano trasmesso sulla propria rete.
La motivazione? Ha una finalità ambigua e può disturbare la coscienza di donne che hanno fatto una scelta differente.
 
Cosa c’è di tanto terribile da vietarne la diffusione? Si trasmettono scene di violenza inaudita, guerre e combattimenti, sesso e nudità, e non si possono mandare in onda spot di ragazzi che ti chiedono solo di amarli? 
Sarà un caso che la Francia, come riporta la Fondazione Jerome Lejeune, “è il paese leader nell’eliminazione dei bambini con trisomia 21 prima della loro nascita (96%)”?
 
Perché noi mamme  non possiamo dimostrare che stiamo bene anche se abbiamo un figlio disabile?
Spesso è dura, durissima, si trascorrono momenti dove tutto sembra irrisolvibile, siamo stremate. Ma non è così per tutte le mamme?
 
Se continuiamo di questo passo si arriverà un giorno a dire che turba la coscienza della futura mamma, il figlio miope, con il naso pronunciato o con le orecchie a sventola.
 
Qui non si tratta di entrare nel merito di aborto o meno, ma di proibire agli esseri “imperfetti” addirittura di mostrarsi in giro, per strada, in tv.

 




Commenti:
ID48734 - 20/08/2014 08:12:52 - (sonia.c) - cara signora Laura..sono veramente dispiaciuta che lei abbia affrontato questo argomento cosi delicato e importante..

con questo atteggiamento,lei conferma,le paure e i dubbi dei "detrattori" del video. questo video è meraviglioso e importante nel suo messaggio positivo!ma,quando si tratta di sentimenti cosi dolorosi,qualsiasi parola diventa una mina vagante. mi creda. sò per esperienza ,quanto sia difficile portare un esperienza positiva. sembra incredibile e paradossale ,ma l'essere umano è cosi complicato..e fragile..portare un esempio positivo o di successo ,come l'immagine di queste mamme "vincenti" (perchè è questo che disturba inconsciamente,non l'immagine del bambino felice)mamme che "ce l'hanno fatta" ..mentre , nella vita di tutti i giorni,nel nostro intimo,nel nostro privato,non ce la facciamo.( e nessuno può farcene una colpa.nesuno DEVE farcene una colpa) vogliamo aiutare tutte le mamme a "farcela"? vogliamo fare davvero dei passi concretamente efficaci per arrivare a questo traguardo?mettiamo "in evidenza" l'handicap

ID48735 - 20/08/2014 08:18:47 - (FilippoIppo) - Non ho capito Sonia

Se sei contraria alla diffusione del video oppure no. Laura, mi è parso di capire, non è contraria, anzi.

ID48736 - 20/08/2014 08:21:50 - (sonia.c) - l'handicap..

nella vita pubblica.nei film,negli spot(non cosi specifici) nelle parole del quotidiano ..una vera inclusione insomma!una volta c'erano delle importantissime "publicità progresso" .ecco! bastavano e avanzavano. basterebbere qualche immagine( come ben sanno gli esperti di messagi "subliminali") ma in primis,ci vorrebbero degli aiuti concreti e pratici,perchè ,la vita,non è un film solo positivo. quella degli handicappati,e delle loro famiglie,è troppo spesso,un incubo.

ID48737 - 20/08/2014 08:25:43 - (sonia.c) - io sono contraria al

"messaggio" mandato da Laura. caro filippo,ti segnalo il bolg "invisibili" sul corriere.Franco Bonprezi,il guornalista paraplegico ha scritto un pezzo che condivido.ciao.

ID48738 - 20/08/2014 08:26:32 - (sonia.c) - franco bomprezzi.

.

ID48739 - 20/08/2014 08:42:03 - (FilippoIppo) - Io no

Io non sono per niente contrario a nessuno dei messaggi mandati da Laura, che sono la risposta ad una futura mamma che ha scoperto di avere in grembo un bimbo down. Qual è secondo te la risposta migliore a questa domanda? Abortisci? Forse che tu quando incontri un down ti chiedi "Come mai questa mamma non ha abortito, sarebbe stato meglio per lei e per tutti quanti"? Io no. Conosco bimbi e adulti down che sono persone davvero speciali (come tante altre persone "normali" del resto), capaci come pochi di dare affetto e serenità a chi li circonda. E' dura crescerne uno? Crescere bene dei figli non è mai facile e in ogni caso ottieni ciò che sei in grado di dare.

ID48740 - 20/08/2014 08:44:52 - (FilippoIppo) - Vale anche

per il resto del vasto mondo delle disabilità: ogni vita è preziosa e nessuna vita andrebbe mai negata. Semmai costruiamo e pretendiamo delle strutture che ci permettano (a noi e ai nostri figli) di viverla appieno, questa vita.

ID48741 - 20/08/2014 09:53:49 - (sonia.c) - scusa Filippo..

il video è una posibile risposta positiva. l'articolo e le tue considerazioni vanno più in là. vanonel personale e indicibile. sono ,anche se in buona fede e " atua insaputa" giudicanti. ma scusa non ofenderti.è la parola che in quesdto caso è ancora più dificile del solito.è questo che intendevo. se volete mostrare l'aborto come un "eugenetica legalizzata" è un altro discorso.molto ampio e utile d aaprofondire.i detratori intendevano proprio questo:il video è stupendo,ma,"tocca" l'indicibile. certo che sarebbe auspicabile una società più positiva,accogliente e rispettosa della vita..ma ,allora il discorso si allarga ale guerre, alle malattie diffuse tipo ebola che,quelle si1 mi puzzano di un sacco di orrende schiavitù mondiali. lasciar morire gli africani e salvare gli europei ,non è forse ,una subdola eugenetica? vado c'ho dafa ciao.ps e l'autismo? il futuro comprenderà una popolazione

ID48742 - 20/08/2014 09:58:47 - (sonia.c) - una poplazione di persone gravemente disturbate e incapaci di badare asè stsse,in un aproprorzione terrificante. uno ogni cento.

ce famo? non andiamoa scoprire le cause perchè c'è il rischio ,che la gente abortisca ? non offro soluzioni certo io. offro spunti di riflesione che,purtroppo (anche questa è una riflessione) sono affidati alla sempre limitante,parola.ciao

ID48744 - 20/08/2014 10:43:08 - (sonia.c) - ale tue importanti domande caro filippo.

risponderò stasera. hai toccato il tasto del'indicibile..ma hai fatto la domanda a una che vive ogni giorno questo dilemma ,e per "sfortuna vostra",non a remore a parlarne. solo ,giustamente ,a livello personale.

ID48761 - 20/08/2014 20:58:45 - (sonia.c) - credo che la frase"ha un afinalità ambigua e possa turbare le coscienze delle donne che hano fatto scelte diverse"

sia riferita,in primis,ad un timore di manipolazione-mediatica-politica. dire che: turba la coscienza delle donne che hanno abortito ..ni! se fosse stato concepito per una campagna pro-life,allora..si. era grave. voglio credere agli autori e alle loro buone intenzioni. e poi per mè,a favore del video,c'è il fatto che sono vere persone down.testimonianze vere di vita vissuta e realizzata al meglio delle loro possibilità.

ID48762 - 20/08/2014 22:49:08 - (sonia.c) - il "politicamente corretto"...

per mè ,che parto da una condizione di "vantaggio",il video è godibilissimo(NON mi sono trovata nella difficilissima e soffertissima condizione di "scegliere".il mio è stato un uovo di pasqua a sorpresa!)ma se avessi saputo prima la diagnosi,sarei dall'altra parte della barricata.ne sono sicura. sarei fra quelle straziate madri che i detrattori del video vogliono proteggere.ma si può fare davvero? si può evitare che qualche sprazzo di verità insostenibile esca dalle maglie dei "filtri"del politicamente corretTo?? si può totalmente evitare di urtare la sensibilità altrui? credo sia impossibile!si può e si dovrebbe "vigilare" sulle vere intenzioni dei messaggi....

ID48763 - 20/08/2014 23:08:22 - (sonia.c) - credo che ,il "troppo" politicamente corretto..

"getti il bambino con l'acqua sporca",qui lo riferisco al "buttare" il messaggio bello e importante,il dono " speciale che si nasconde dentro la sofferenza.vero.reale. mentre molti credono che,certe parole e messaggi ,siano solo un abellimento della realtà,uno zuccherino per indorare la pillola amara.

ID48857 - 25/08/2014 13:34:11 - (valista) -

Mamme che ce l'hanno fatta? O mamme che si sono rassegnate e cercano di dare il meglio anche se dentro "muoiono"? Io sono a favore dei messaggi positivi per i disabili. Quindi mi sento di dire:Cara futura mamma di un bimbo o bimba disabile,ci credo che ha paura,per tante cose non solo per quelle visibili, parole che possono "alleggerire"non credo ci siano o almeno io non le trovo, le posso dire però che l'amore che la sua creatura le darà sarà quello che ogni giorno la spingerà a dare di più e le darà la forza. Certo solo l'amore non basta ma è già la metà del percorso. Fatto di alti e bassi,si troverà a combattere con muri, muri umani anche di parenti,li faccia scivolare via, la prego li faccia scivolare via. Oltre non vado, ogni esperienza è diversa. Tantissimi auguri.

ID49045 - 02/09/2014 00:24:10 - (sonia.c) - si cara val! dentro moriamo .e poi risorgiamo! sennò non saremmo qui a dirlo..

per fortuna1la disabilità ci pone davanti una grande e difficile riflessione, sulla malattia e il dolore:CHI "coscientemente lo vorebbe? nessuno ovvio! ci capita. è una parte delle tante incognite della vita..ma possiamo "obbligare" qualcuno a soffrire? o al contrario,possiamo "biasimare" chi riesce a ,non solo, sopportarlo ma,a viverlo e trasformarlo in un'opportunità? possiamo giudicare? non dovremmo..per quanto mi riguarda,la penso come Pontiggia:possiamo immaginare molte vite ,ma non rinunciare alla nostra..baci.

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