Disagi per gli odolesi che studiano a Salò

Essere studenti e insieme vivere a Odolo può essere un problema; soprattutto se il sistema di trasporto pubblico ha qualche «falla». La sottolineatura del problema arriva direttamente dal sindaco, che ha protestato (finora inutilmente) per i disagi vissuti dai ragazzi iscritti agli istituti superiori di Salò con il settore Trasporti pubblici della Provincia.

In sostanza, una trentina di studenti odolesi che raggiungono quotidianamente gli istituti scolastici di Salò impiegano due ore per arrivare a scuola, anziché l’ora che sarebbe ragionevolmente necessaria, perchè l’autobus di linea deve necessariamente percorrere la ex statale del Caffaro, risalire a Preseglie e poi scendere a Barghe, e da lì proseguire poi per Sabbio, Vobarno e Salò.

«Chiediamo che venga istituito un collegamento diretto con Salò - ha scritto il sindaco Fausto Cassetti nella lettera inviata all’assessore provinciale Valerio Prignachi a inizio ottobre, e per conoscenza anche al presidente della Comunità montana Ermano Pasini -: una corsa che attraverso la strada provinciale 79 raggiunga Sabbio Chiese via Pregastine senza il largo giro che viene effettuato attualmente. Questa soluzione eliminerebbe anche il grosso problema del sovraffollamento che ora si registra soprattutto per il viaggio di ritorno da Salò a Odolo, visto che gli autobus in questione sono usati anche da tutti coloro che tornano a Roè, ai Tormini, a Vobarno e a Sabbio».

Spesso, infatti, gli utenti di Odolo non riescono a salire sullo strapieno bus diretto a Preseglie, e sono costretti a ripiegare su quello che arriva solo a Sabbio Chiese: a quel punto bisogna ricorrere all’autostop, oppure sperare nell’intervento dei genitori.

Disagi inaccettabili per i giovani odolesi, che vedono frustrata la loro voglia di studiare da quattro ore complessive di viaggio quando, con una corsa diretta, ne basterebbero due. Risposte dalla Provincia in merito al problema? Per ora «nonostante le assicurazioni verbali dell’assessore Prignachi non è successo nulla».

M.PAS.
Da Bresciaoggi

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