Orgoglio dell'Arma e rigore scientifico

Una serata all’insegna dell’orgoglio dell’Arma dei Carabinieri e del rigore scientifico. A esprimere questi sentimenti e atteggiamenti il tenente colonnello Luciano Garofano, comandante dei Ris di Parma. Teatro dell’incontro l’auditorium S. Francesco di Villanuova, gremito di gente, compresi molti carabinieri in borghese, dove il colonnello è stato invitato nell’ambito degli incontri “Testimoni del nostro tempo”.

E chi meglio di lui può essere testimone di quell’ambito dell’agire umano che riguarda i delitti e la criminalità in genere. «Basti pensare – ha affermato il colonnello Garofano - che solo il Ris di Parma quest’anno affronterà circa 6.000 casi, tra omicidi, rapine, furti e violenze sessuali, purtroppo in forte aumento negli ultimi anni. Nel 1978, quando iniziai la mia carriera nel Centro carabinieri investigazioni scientifiche, dopo la laurea in Scienze biologiche, i casi analizzati erano solo 400 all’anno in tutta Italia. E voglio ricordare che i Ris, Reparti investigazioni scientifiche dei Carabinieri, presenti sul territorio nazionale sono quattro: oltre Parma c’è Roma, Cagliari e Messina». Un orgoglio di appartenere alla Benemerita che è stato ribadito più volte durante la serata.

La presentazione del libro è stato il pretesto per presentare l’attività del Ris che, grazie alle scoperte della scienza e alle innovazioni tecnologiche, mette a disposizione degli investigatori gli strumenti che permettono di rilevare le tracce, anche le più microscopiche, presenti sulla scena del crimine. Ed è proprio lì che si concentrano le ricerche degli uomini del Ris, che con vari strumenti rilevano tracce di saliva, sudore, sangue e altro materiale organico da cui estrarre il Dna che potrebbe identificare il colpevole.

Lo scopo del libro, ma anche degli incontri, è quello di far conoscere all’opinione pubblica la serietà e il rigore scientifico con i quali operano i Carabinieri del Ris. Attualmente nei laboratori di Parma lavorano circa 80 persone, tra biologi, medici legali, ingegneri e informatici. Vista la presenza di parecchi giovani tra il pubblico, il colonnello ha invitato chi è interessato a lavorare in questo settore a intraprende studi scientifici, perché questo campo d’indagine assumerà sempre maggiore importanza.

Ha però tenuto a precisare che nel corso di un’indagine le prove raccolte dai Ris, spesso determinanti per identificare il colpevole o i colpevoli, rientrano in un contesto d’investigazione più ampia, portata avanti con i metodi tradizionali. Spetta poi ai magistrati, che seguono passo passo l’inchiesta, trarre le conclusioni da presentare al processo o che possono portare all’arresto.

Più volte nel corso della serata il colonnello è stato critico nei confronti dei media, giornali e tv, per l’atteggiamento morboso con il quale si occupano dei casi delittuosi, in particolare con certi sedicenti “esperti criminologi” che, senza essere in possesso delle analisi, traggono delle conclusioni su come sono andati i fatti, emettendo anche un giudizio di colpevolezza o innocenza. Questi riflettori sempre accesi rischiano spesso di compromettere le indagini oppure di condizionare il giudizio dei giudici: un caso per tutti quello del delitto di Cogne, dove prima dell’inizio del processo erano stati pubblicati ben otto libri sull’argomento, ognuno con una propria idea del colpevole. Garofano ha avanzato anche una proposta: fare come negli Stati Uniti, dove, come si vede in tv, è lo sceriffo che tiene una conferenza stampa con le informazioni che devono interessare l’opinione pubblica. In Italia questo ruolo potrebbe essere affidato al Procuratore della Repubblica che segue il caso.

Molte le domande poste dal pubblico al colonnello Garofano che ha coinvolto nel dibattito la dottoressa Nicoletta Cerri, presente fra il pubblico, medico legale del Civile di Brescia, responsabile del laboratorio di genetica forense, che si è occupata delle analisi di famosi casi delittuosi successi nella nostra provincia.

Quanti hanno preso parte alla serata hanno potuto apprezzare la capacità oratoria del dottor Garofano e sentirsi rassicurati per la serietà e il rigore scientifico con cui i Ris conducono le indagini.

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