Troppi incendi, il Comune suggerisce prevenzione

Visto il consistente numero di incendi a canne fumarie e con l’obiettivo di migliorare la qualità dei fumi da combustione, il sindaco di Storo Vigilio Giovanelli ha disposto in questi giorni una circolare nella quale invita l’utenza, in vista dell’inverno, a dar corso alla pulizia dei camini.
Nella missiva, estesa anche a Darzo e Lodrone, Giovanelli fa pure presente che per eventuali chiarimenti o informazioni ci si rivolga sia all’ufficio tecnico comunale oppure ai vigili del fuoco.

C'è da dire che da queste parti gli spazzacamini, più che nella vicina Valsabbbia, ci sono e risultano ben attrezzati. Tanto che in Giudicarie se ne contano diversi.
Nel solo circondario di Tione coloro che praticano quella professione risultano essere Franco e Nicola Zoanetti, Enos Salvadori, Riccardo Valenti e Guido Alari più un altro ancora in valle di Ledro.

Un tempo la professione di spazzacamino non era considerata appetibile. Anzi, a praticarla erano per lo più persone di età avanzata.
A Condino ad esempio c’erano i compianti Narciso Bianchini e Luigi Poletti, mentre a Storo a pulire camini era il solo Floriano Ferretti, pure lui deceduto, ma che nel contempo faceva pure il fossore cimiteriale.

Dopo di loro un certo vuoto c’è stato, tanto che a volte l’utenza si doveva addirittura arrangiare considerato che non in tutti i paesi c’era colui che armato di ramaglie era disposto a salire sul tetto per sbrigare quella incombenza. Anche perchè a fine giornata si ritrovavano ricoperti da uno strato di fuliggine, peraltro poi difficile da togliere perchè penetrava nella pelle.

Ora invece quel mestiere, non solo ha recuperato dignità e remunerazione, ma rispetto a un tempo si è qualificato e modernizzato. Capita così che a fine opera, mediante computer, l’addetto sia in grado di mostrare al committente, attraverso telecamere girevoli, una vera e propria video ispezione dell’intera canna fumaria.
Qualcuno poi quell’immagine chiede di poterla immortalare su digitale e magari allegarla poi alla polizza assicurativa.

“Effettivamente – spiega Carlo Secondo Ferrari – soprattutto nella vicina Lombardia, rispetto al Trentino, questa esigenza che comporta pure un ritocco alla parcella, viene quasi sempre richiesta.
Altra richiesta è quella di fare il possibile per non sporcare. Quindi nastri adesivi e aspiratori sono d’obbligo soprattutto in considerazione che con frequenza attorno alla canna fumaria si riscontra un estratto di catrame appiccicoso il cui alone – se non tamponato in maniera scrupolosa – potrebbe anche intaccare le pareti e quindi dover poi richiede l’intervento dell’imbianchino”.

Ferrari, originario di Breguzzo ma con casa a Storo, si è modernizzato in modo da disporre dell’immagine visiva.
Dentro quel suo furgone non solo spazzole, aste e aspiratori ma pure quella valigetta professionale, dotata di un mini schermo, di nuova generazione.
Attraverso quella videata il proprietario ha modo e occasione di rendersi conto non solo della avvenuta pulitura ma anche dello stato murario in cui versa la condotta. Cosa che non è mai chiara guardando solo all'esterno”.

Carlo Secondo Ferrari aggiunge un ulteriore dettaglio. “Una volta stufe e fornelli erano alimentati solo a legna. Ora è il combustibile a prevalere che a sua volta però produce delle incrostazioni lungo il camino in modo da comportare rischi di incendi sicuramente maggiori”.

In foto: Carlo Secondo Ferrari

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Commenti:

Vedi anche