Barghe, il Cavaliere e la piazza

E’ stato presentato nella nuova biblioteca di Barghe “Il mio Cavaliere”. Un libro di Giambattista Guerra, barghense alla sua prima esperienza letteraria.
Per la comunità del piccolo centro valsabbino è stata l’occasione per utilizzare la prima volta i nuovi spazi da dedicare agli appuntamenti culturali, ma è stato anche il pretesto per esplorare quello che Barghe ancora conserva del suo “sapere di vita”.

“Con il suo libro Giambattista è riuscito a far parlare ancora persone che oggi non ci sono più – ha detto il sindaco Oriano Ceresa nel presentare la serata che è poi proseguita con il consigliere provinciale Gianantonio Girelli che ha a lungo intervistato l’autore - . Persone che con la loro saggezza hanno hanno lasciato un segno indelebile nella storia delle proprie famiglie e del proprio paese”.

E non si tratta solo di ripercorrere “quei bei tempi che furono”.
Quanto la comunità locale sia fortemente ancorata al desiderio di fare vita in comune, e realmente intenzionata a mettere in pratica questo proposito, infatti, è testimoniato da quel che è successo quest’estate: complice la nuova Variante che ha limato fortemente la presenza di traffico nel centro storico, un nutrito gruppo di intraprendenti cittadini si è riappropriato della piazza, facendone centro di discussioni e di confronto come accadeva un tempo.

Un segnale in controtendenza, in una valle dove da qualche tempo pare che solo gli extracomunitari siano capaci di relazionarsi la sera in spazi aperti (accadeva anche a Barghe “prima”).
Un segnale certamente positivo, in attesa che immigrati ed autoctoni imparino a farlo insieme.

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