In processione con San Rocco e San Sebastiano

“A Storo negli anni Sessanta la ricorrenza di San Rocco e Sebastiano era molto sentita e partecipata. La processione risultava  assai  più lunga  come itinerario  rispetto ad adesso tanto che gli attraversamenti,  dentro le varie contrade, erano articolati. Le due statue, raffiguranti i due martiri, venivano portate a spalla da  coloro che in paese erano alla soglia di fare il militare. Ragazzi che ci tenevano a sobbarcare quell’incombenza religiosa tanto cara a più generazione di storesi. Una delle tre processioni, dopo la Via Crucis del Venerdì Santo e quella del Corpus Domini, a cui la nostra gente teneva molto a esserci”.

 A parlare sono Pietro Ferretti ed Endy Pasi che sulla tradizione dei due santi qualcosa ricordano. “Allora – aggiungono - erano i tempi che a reggere la chiesa arcipretale di San Floriano c’erano rispettivamente don Vigilio Flabbi prima e don Simone Facchini poi”.

Ma anche sabato la solenne processione si è, come suo solito, ripetuta con l’attuale decano don Andrea Fava. Dopo la santa messa delle 10 il corteo, alla presenza del sindaco Vigilio Giovanelli, è ridisceso lungo le vie San Floriano e Trento per addentrarsi alla volta dell’oratorio e quindi risalire di nuovo in chiesa, dove il reverendo arciprete ha impartito la solenne benedizione.
Stavolta a sobbarcare l’incombenza di portare le due statue i ventenni di oggi e una rappresentanza della Società Americana il cui presidente è Renato Sai.

“Noi - dice quest’ultimo – come associazione di parenti di terza generazione (gente che allora per lavoro era andata, e in parte tornata, da oltreoceano) teniamo molto alle tradizioni di paese. Un modo per garantire e rispettare il mantenimento di usanze storiche tanto care e portate avanti con dignità e rispetto religioso dai nostri avi”.

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