Ha fatto clamore la sentenza della Corte di Cassazione di qualche giorno fa, che ha definito “omofobico” il comportamento reiterato di un’amministrazione pubblica nei confronti di un ragazzo che si era dichiarato omosessuale
C'è invece un'altra sentenza, della corte di appello di Brescia, che conferma una multa di 10 mila euro all'avvocato Taormina, per aver detto in una trasmissione radiofonica che nel suo studio legale non assumerebbe mai un gay. Non voglio entrare nel merito della persona in sé che a parere mio è inqualificabile, ma mi chiedo davvero dove sia il reato. Vorrei leggere la sentenza, perchè vorrei capire il motivo per cui un privato non possa decidere chi assumere e in base a quali criteri. si può parlare di discriminazione se si parla di azienda/impresa privata? Mi viene in mente il caso-Barilla: non è che (forse) si sta esagerando in un'altra maniera?Nicola
ma esiste la legge contro la discriminazione razziale religiosa ecc?disprezzare un gay,non è come disprezare un nero? capisco che la legge debba dare dei punti fermi che ,magari,non riescono a accontentare tutoo e tutti ma, diamine! almeno qualche punto fermo ci vuole!essere gay comunque ,noninfuisce sul lavoro! è ua faccenda personale,come personale è il giudizio di taormina.."personalmente discriminatorio"..il problema è che lìha "detto" con un "fine":legalizzare il razzismo e l'intoleranza.sennò stava zitto e assumeva chi voleva lui.tutto ciò che si dice,lo si dice per unmotivo preciso..specialmente chi ha potere..( amè non piavcciono i ragni ma mi sono curata..)
non possiamo obligare nesuno a 2curarsi". è un fatto. però ,dovremmo almeno riflettere su questo :la nostra società è sempre più malata e schikkazata e,nonostante le tante terapie e aiuti della medicina moderna,vogliamo "legalizzare" la nevrosi,in un certo senso. sia chiarò! ognuno può tenersi tutte le paranoie che vuole !ma..ci pensa che lui,non è un isola? che influisce con il suo comportamento sul resto del mondo? se votiamo ,in base ,spesso e volentieri chi "avvalla" le nostre nevrosi? chi ha votato hitler? se guardiamo ben,cosa ci porta questo modo di "gestire" la nostra vita e la società tutta? è vantaggioso? farò esempio pratico:se mi tenevo la paura del ragno ,stavo male ,in primis,io.e poi tutta la famiglia. se fossi stata ricca e potente (all kim jong )avrei potuto perfino emanare una legge che avrebbe sterminato tutti i ragni.. nessuno è un isola..
si può dire tutto?ma davvero,le parole,non hanno un peso,una conseguenza,una ripercussione sul pubblico?davvero "solo""dire" in una trasmissione publica non ha ripercusioni sull'ambiente lavorativo che la riguarda e non? quante volte personaggi pubblici dicono qualcosa che manda in tilt,che sò..la borsa? i rapporti internazionali ecc?hitler a forza di dire che gli ebrei erano malvagi ,non ha convinto un sacco di gente a fare cose orribili?era poi vero che ogni bambino ebreo,era un pericoloso massone giudio che poteva, di fatto, rovinare la germania?
esiste? il "pensiero unico" non riguarda anche ,il "pensiero omofobo"?(tutti pensano che i gay debbano essere incarcerati e uccisi (quasi tutti! abbastanza per fare leggi)ma..all'essere umano,ha fatto ben diventare l'unico animale "pensante"? (per quelo che ne sappiamo)...alla prossima puntata di kazzenger..
tranqui..Taormina non lo prende l'autobus..lo prende quelli che lo votano..contenti della legge severa per tutti? invocate,invocate le dittature per avere una base di minima giustizia e poi, lasciate che la gente infranga ,impunemente(specialmente se è potente)le minime regole del vivere civile....mentre al popolo bue ,gli resterà solo di tenere a freno la lingua e di sfogarsi con le pernacchie.finte hè? sennò sul'autobus si muore..
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All’inizio di un nuovo anno e in un tempo di poche certezze, di solito crescono le aspettative che, come dice la parola stessa, sono cose che ti aspetti.
Da analista la parola “cura” mi appartiene perché nella stanza delle parole sta sempre lì a fianco, vive della relazione con il paziente, anzi la “cura”, la riempie di significato. Che è quello necessario a costruire una nuova narrazione, il rinnovamento o il cambiamento, anche se non la guarigione
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
ID54286 - 27/01/2015 10:00:25 - (sonia.c) - grazie dottor Maiolo.
che ha pensarci bene,l'omofobo,è una contraddizione unica! vuole dire che il gay è un "disabile"? e allora non dovrebbe avere lo stesso rispetto riservato ad ogni disabile? adesso si sposano e fanno figli! mentre fino a 30 anni fà,parlare di sesso tra disabili era tabù! (per non paralare di sesso tra disabili e normodotati!)vuole dire che è un "vizioso"? e certo! un bambino che non si riconosce nella sua forma fisica,è un vizioso? oppure..glielo ha insegnato" la società?ma certo! infatti la nostra società cattolica,ha "insegnato "a diventare gay con i falò sulle piazze!e secoli fà ,internet..non esisteva..e curare la nevrosi omofobica,razzista? abbiamo gente che manda in parlamento degli psikopatici violenti che solo a guardarli in faccia gli si fa la "diagnosi" ..e volete curare chi ama?