Auguri per zia Elisa che oggi arriva a 107

Ad impressionare è anche quella voce, ferma, calda e perentoria, senza tentennamenti: “Aspetta, toglimi la bavaglia che mi stanno facendo le fotografie”. E poi il sorriso di chi gode di ogni minuto che passa, perché dalla vita non ha più da attendersi nulla. Arrivare a 107 anni non è da tutti.
Elisa Fedeli, nata ad Agnosine il 3 dicembre del primo anno del secolo scorso, vedova dal ’76 e senza mai aver avuto figli lo fa con l’aria “sbarazzina” di un’ottantenne. Ed è cosa assai rara.
“Non sappiamo quali siano i geni nel suo Dna a tenerla così in forma – ci ha detto il dottor Emiliano Guerra che si cura dei 35 nonni ospiti della Casa di riposo Soggiorno Sereno di Odolo -. Di fatto zia Lisa non ha bisogno di nessuna delle mie cure. Solo è parecchio sorda e forse è per quello che non risponde sempre alle domande che le vengono poste. Ha 107 anni ed è sana come un pesce insomma”.

Hanno cominciato a festeggiarla alla grande quando sono arrivati i cento, stupiti della sua longevità e soprattutto della sua vitalità. Volentieri gli tocca di continuare a farlo e di anno in anno, quando ne sono trascorsi ancora sette, ogni accenno di stupore appare addirittura fuori luogo: zia Elisa c’è e ci sarà sempre, questa è l’impressione per tutti.
Il dubbio di molti, semmai, è quello di riuscire a starle dietro fino al traguardo dei 108: “Chel che però piö me fa pensà/l’è l’idea che nòalter some en grado de tignit corda/sensa birulà, prima de te/nel nömer dei pasac a n’altra sponda” ha scritto Ester che di anni ne ha 84 ed è una delle “bimbette” che fra le due grandi guerre zia Lisa aiutò a crescere a Brescia quando era stata al servizio della famiglia Piccinelli.

Ester Piccinelli ieri ha partecipato ancora una volta alla grande festa di compleanno della zia Elisa e come sempre le ha dedicato una delle sue sue poesie in dialetto bresciano dopo averle regalato un bel paio di pantofole.
Alla Soggiorno Sereno di Odolo c’erano anche tutto il personale e i dirigenti della Casa di Riposo, sindaco ed assessore del Comune, gli amici, i parenti più stretti e gli Alapini del Gruppo di Odolo che come sempre le hanno cucinato il loro magnifico spiedo.
Zia Lisa, che ne è particolarmente ghiotta e che non ha certo problemi di colesterolo, ha gradito assai volentieri, con la polenta naturalmente. Ha brindato con mezzo bicchiere di vino e abbozzato una cantatina accompagnata dalla fisarmonica.
Poi si è dedicata con golosità alla torta, con calma, senza lasciarne indietro nemmeno una briciola, levando la mano a Ester che di tanto in tanto le voleva pulire le labbra dal cioccolato: “Lascia stare, che dopo mi lecco i baffi”.

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