07 Febbraio 2015, 18.17
Valsabbia Vobarno
Noi e gli altri

«Rompere il cerchio del male»

di Laura

Con questa frase, Don Fabio Corazzina ha concluso la serata dedicata all'approfondimento delle basi della convivenza e ai conseguenti diritti e doveri di ogni cittadino, questo venerdì sera in biblioteca a Vobarno


Serata interessante con puntuali spunti di approfondimento, quella organizzata ieri sera dal Centro culturale islamico Garda e Valsabbia e dal Tavolo interculturale del Comune di Vobarno, col patrocinio degli assessorati alle Politiche sociali e alla Cultura.

A rompere il ghiaccio è stato El Houssin El Mouss, docente di giurisprudenza islamica che ha definito la convivenza quale destino comune fra diverse culture e religioni declinandone in concreto la realizzazione attraverso il vivere nella giustizia, il rafforzare e mantenere con il prossimo rapporti benevoli ed educare i figli alla tolleranza e al rispetto delle diversità, qualsiasi esse siano.

L'esperta di storia del Nordafrica Rahma Tuiras
, citando il versetto del Corano "Chi uccide un'anima è come se avvesse ucciso un'umanità intera", non solo ha condannato ogni forma di violenza, ma ha anche sottolineato che confondere la comunità musulmana con gli estremisti violenti significa fare il gioco dei terroristi.

Ripercorrendo sinteticamente i periodi storici
, ha illustrato esempi di convivenza e riconoscimento delle diversità, sottolineando quanto nel corso dei secoli sia migliorata la cultura della giustizia sociale e della convivenza.
Marocchina di origine, ha concluso il suo intervento spiegando come in Marocco ci sia una convivenza ormai secolare fra musulmani ed ebrei, al punto che alcuni ebrei, circa 40.000 in tutto il Paese, ricoprono cariche strategiche, anche vicine al Re.

A concludere la serie di approfondimenti, Don Fabio Corazzina, parroco di S.Maria in Silva a Brescia e coordinatore di Pax Christi.
La sua riflessione è cominciata con la constatazione che la convivenza non sia una scelta, bensì una realtà.
Da qui la necessità di prendere coscienza che ogni parola, ogni gesto pesano più di quanto possiamo immaginare: pertanto ha esortato a domandarci sempre quale peso hanno ogni parola e ogni gesto che stiamo per fare.

Con fermezza, ha sottolineato che non vi è alcuna giustificazione nemmeno minima nei confronti della violenza, ed ha invitato a prendere sempre le distanze dalla violenza, sempre e attivamente, perchè diventerebbe un comportamento vigliacco anche il solo silenzio.

I cardini su cui si dovrebbero poggiare le basi della convivenza sono l'educazione, tema sul quale si gioca il futuro, l'amore quale prezioso strumento per la vita familiare, una legislazione attenta, il perdono quale atto comunitario che implica da un lato la ricerca della verità e della giustizia, dall'altro diventa mezzo per volgere lo sguardo al futuro con fiducia.

Don Fabio ha terminato il suo intervento con un'affermazione che sembra volerla scolpire nelle nostre menti:
"La vera rivoluzione avverrà quando ci sarà la volontà di rompere il cerchio del male".




Commenti:
ID54792 - 08/02/2015 13:51:46 - (Dru) - Insomma

I cardini su cui si fonderebbe la non-violenza è la violenza.

ID54793 - 08/02/2015 14:15:24 - (Tc) - Dru...

Tu trovi educazione e amore forme di violenza? In teoria dovrebbero essere i cardini della non-violenza...oppure non ho capito la sottile ironia della tua affermazione...spiega...;-)

ID54795 - 08/02/2015 14:23:16 - (sonia.c) - i cardini su cui si fonda la non violenza..

è il conoscere e comprendere le origini della violenza. nel saperla domare e nel differenziarsi,appunto,da essa ,NON mettendosi sullo stesso piano.ad esempio, dire che quelli dell'isi,devono ricevere le stesse torture che hanno inflitto agli altri.

ID54796 - 08/02/2015 14:34:36 - (sonia.c) - rompere il cerchio..

uscire dal meccanismo perverso della ritorsione che è una catena infinita.un cerchio chiuso.appunto.

ID54798 - 08/02/2015 14:48:14 - (sonia.c) - siamo sempre di fronte alla negazione.sempre in "guera" con lei..

chi nega i lager,nega la parte buia che teme di avere dentro. nega che ,essa,ci sia in ognuno di noi e che aspetti SOLO l'occasione di venir legittimata.perchè tanta gente "occidentalizzata" istruita aderirebbe all'isi? come in quel passato che si nega ad oltranza ,proprio perchè,ci riguarda,neghiamo. chi è il miliziano che tien in mano la testa mozzata e ,nello stesso tempo,dedica un sorriso radioso al figlioletto di pochi mesi? noi.

ID54801 - 08/02/2015 16:19:01 - (snaf) -

tutte belle parole da prete, ma a definire la convivenza civile può essere solo la cultura, quindi l'acculturamento che richiederà minimo qlc generazione, Inutile pensare che possa esserci vero rispetto senza violazione (anche non violenta) dell'altro tra modi di vivere e principi sociali troppo diversi. Convivere vuol dire integrarsi e non l'uno a scapito dell'altro. Se ciò non è strutturalmente possibile, meglio ognuno a casa sua altrimenti è forze di cose che l'attriro si sfoghi in violenza. Certa cultura difficilmente entrerà e sarà condivisa dall'animo di chi nel sangue ne ha una troppo diversa. E non si parli di comprensione al posto della legge del taglione con certi soggetti. Chi si arruola nell'isis è più simile a un animale che a un uomo e con la comprensione non si ottiene altro che favorire il suo potenziale criminoso. Certi mali vanno eradicati senza pietà. E non si tirino in ballo lager e compagnia

ID54802 - 08/02/2015 16:22:25 - (snaf) -

Fateci poi caso, quando si parla di integrazione si finisce sempre a parlare delle stesse provenienze, ciò perchè con chi viene da certe parti del mondo c'è la possibilità reale di assimilazione, con altri no, e se ne fossero coscienti cercherebbero di emgirare altrove, dove loro stessi si troverebbero più a loro agio. La Fallaci bisognerebbe rileggersele per bene, visto che poi parlava per esperienza diretta in quei territori...

ID54805 - 08/02/2015 16:44:15 - (sonia.c) - non sono belle parole da prete! (e cosa vorebbe dire questo?)

sono parole da uomo che pensa e conoscece,non solo la Fallaci! ma,conosce e vive nel quotidiano lo scontro di civiltà e la dificile convivenza tra gli della stesa etnia o fede.cosa non è strutturalemnte possibile tra persone diverse? che alcune non abbiano la disponibilita e l'apertura al dubbio e all'autocrica? ed è forse una prerogativa di certe culture questa? cambia il fanatico integralista cattolico se discute con mè? cambia il naziskin che pensa a sterminare sempre ,ancora oggi,gli ebrei?o i gay? buttiamo fuori tutti quelli che NON cambiano mai idea? con questi non ci tocca convivere e provare con pazienza ad instillargli anche altri punti di vista? sei sicuro che,queste nostre idee"occidentali" siano meno pericolose e non impediscano a pacifica convivenza? quante guerre dobbiamo combattere ogni giorno tra di noi,anche qui?

ID54806 - 08/02/2015 16:55:12 - (sonia.c) - e di nuovo.

hai fatto di tutta un erba un fascio. forse non sei venuto all'incontro. è stato molto utile ! perchè ha scardinato tanti dei pregiudizi che hai appena espresso. ci ha mostrato come, i "moderati" nel mondo musulmano ci siano ecome! e siano la vera espressione dells versa fede musulmana(anche noi abbiamo le nostre derive! come le nostre derive estremiste politiche .. )e di come il VERO musulmano sia diverso dagli estremisti.

ID54807 - 08/02/2015 17:00:27 - (sonia.c) - se c'è una cosa tragicomica..

è il rifiuto della parte più reazionaria del nostro paese, a "riconoscersi" nell'oscurantismo di questa religione!anzi! per certi versi è perfino più moderno il musulmano(divorzioe contraccezione) è sempre cosi! "non sopportiamo ,esasperati negli altri,i difetti che temiamo di avere. fine per questo articolo! giurin giuretto.hi.

ID54810 - 08/02/2015 17:19:02 - (sonia.c) - ps cosa c'entra il lager? ti lascio con queste domande..

chi li ha ideati,non aveva una "idea" di società in testa? una religione perfino!che differenza c'è,tra la dona dell'isi che tra un panino alal nutella e una ricetta di cucina,istruisce le sue amiche ,non solo ad usare il kalsnikov ma, anche a indottrinarle per diventare del mame perfette emogli esemplari che instillano nei loro bambini la cultura della "sana" violnza atta "giustamente" a sterminare i nemici infedeli e ,la moglie del comandante di un qualsaisi lager del passato? o di una kapo(autrice di crimini orrendi)che a guerra finita,è morta tranquilla e serena nel suo letto per niente pentita? davvero non vedi analogie?

ID54825 - 08/02/2015 20:31:32 - (snaf) -

non ti capisco, cmq mi aveva mangiato il post. I lager etc sono stati crimini deliberati contro un'umanità innocente, perchè mi risulta che gli brei non fossero bellicosi nei paesi sotto il reich in cui li hanno perseguitati e fossero invece intgerati perfino negli strati alti della società. Dal punto di vista di quelli dell'isis che combattono gli occidentali alla stessa stregua, sì sono sullo stesso piano. Se negarli è negare l'oscuro dentro di noi, boh...cosa si può mai negare? che siano esistiti? che non siano davvero morte gasate migliaia di persone civili? non credo proprio, è la storia dei fatti. Poi non nego che ci siano perosne di qls etnia e cultura che sia sappiano integrare, ma se fosse per queste, non avremmo bisogno di conferenze di sorta. Non consideriamoci così stupidi e schiavi del pregiudizio da non saper distinguere, anzi è più facile che non distinguiamo certi integrati da certi altri italiani

ID54830 - 08/02/2015 20:59:00 - (sonia.c) - guarda che la conferenza..

voleva mettere in luce le responsabilità di tutte e due le parti:chi arriva e chi ospita. già nelle tue prime parole sul prete c'è un "pregiudizio"! quelo che schematizza:preti-buonisti-inconcludenti-idealisti! cosa che ,questo prete,ha dimostrato di non essere.. c'è nessuno che l'abbia registrata?

ID54831 - 08/02/2015 21:04:16 - (Dru) - Caro Tc

Scrissi sulla violenza in Vallesabbianews nell'articolo "chi picchia ama" ma poi ho proseguito diverse volte e anche in "la violenza e ogni atto umano" e in altri articolo, ma intanto per iniziare bastano questi . Qui trova le spiegazioni che mi domanda.

ID54834 - 08/02/2015 21:21:52 - (sonia.c) - no.neghiamo che chiunque di noi potrebbe fare cere cose.

neghiamo che c'è una parte di noi che non conosciamo.neghiamo la lusinga del potere e ,la tentazione di dare spazio al delirio di onnipotenza che dà la violenza! la signora col fucile si sente eroina e protagonista. la moglie del comandante del lager è meno visibilmente violenta ma,aderisce ad un "ideale" violento e assolutista intrinsecamente simile alla prima. tutte edue sono convinte della bontà dele loro intenzioni.la famosa strada... e smettiamola di credere che ,certe violenze,siano causate dall'ignoranza e dall'incultura. i peggiori ditatori erano e sono persone molto acculturate! speso,fini,conoscitrici delle ideologie che combattono.appunto.perchè le conoscono bene..i cattivi maestri..

ID54835 - 08/02/2015 21:27:13 - (sonia.c) - (ho infranto il fioretto perchè non avevo risposto primaa questo)ihih. Pierluigi Battista..

i libri sono pericolosi(perciò li bruciano).fine...

ID54838 - 08/02/2015 23:13:36 - (Tc) - Dru...

grazie...

ID54922 - 10/02/2015 13:35:29 - (axste) -

quando siparla di integrazione si dovrebbe pensare agliimmigrati che si uniscono ai nostri usi e costumi e NON IL VICEVERSAla piu strana che i mussulmani in italia sono una minoranza visto che gli extracomunitari di maggioranza sono albanesi e rumeni percio si dovrebbe parlare di integrazione con ..la maggiorianza dei ortodossi e non una minoranza islamica in italia e poi perche noi ci dovremmo integrare con loro ????noi abbiamo una coltura molto forteconla rivoluzione francese habbiamo tolto alla religione e ai religiosi il diritto di veto e di oretendere il diritto di imporrere il loro modo di vedere la vita e chi sono quiesti che vengono a pretendere di riportare indietro trecento anni di civilta per riportarci ai anni del oscurantismo???

ID54941 - 10/02/2015 21:32:45 - (Tc) - axste

vorrei ricordarti comunque che la prima religione in Albania e' l'islam,poi via via in minorità le altre...in Romania e' un po' diverso,causa le numerose etnie presenti sul territorio,rom,slovacchi,russi,cechi,armeni,greci,polacchi...ad ognuna la sua...capisci che un integrazione risultera' sempre e comunque difficile...e mettiamoci anche gli orientali,per nulla cristiani e integrati...che non sembra,perche' non li vediamo spesso in giro,ma chissa' quanti ce ne sono sul nostro territorio...come fai a mettere daccordo tutti quanti e' una mission impossible,c'e' solo da augurarsi che la 'bomba' non scoppi prima o poi...

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