Coltivazione illegale di erba, l'altra faccia di una vicenda

Vi ricordate il film l'Erba di Grace? Uno dei film più divertenti degli ultimi decenni, uscito nel 2000 e diretto da Nigel Cole? Pare anticipare vagamente l'episodio avvenuto a Vobarno la scorsa settimana, dove è stata scovata una sorta di serra clandestina con più di trenta piante di marijuana. Non che ci sia una correlazione tra i due avvenimenti, ma prendiamone spunto per approfondire.

Cominciamo col dire che in Italia lo spaccio di marijuana è un reato penale.
In effetti si tratta proprio di una questione di legalità (e non di moralità), perché in altri Paesi, invece, il consumo di marijuana è tollerato, uno su tutti, l'Olanda, meta controversa dei fumatori di erba di tutto il mondo.
Ma anche in Nepal è una pianta ampiamente utilizzata, impiegata sia come farmaco che come fibra tessile.

Insomma siamo tutti d'accordo sul fatto che qui è un crimine, ma pare che in alcune parti del mondo non sia così demonizzata.
Lasciando dunque da parte questo dibattito, sdrammatizziamo con la storia di Grace, insistendo più che altro sulla curiosità della vicenda.

Grace è una signora inglese di mezza età appassionata di giardinaggio e apparentemente benestante. Rimasta vedova,  viene a conoscenza della grave situazione finanziaria in cui si trova la famiglia.
Abituata al tè e al bridge del pomeriggio, Grace è spaventata e non sa come gestire la situazione; da sommarsi peraltro il fatto che il marito aveva un'amante a Londra di cui la moglie è venuta a sapere.

Con un'ipoteca sulla casa, Grace decide di adoperare la propria passione per sbarcare il lunario: costruisce una serra per la coltivazione di marijuana, in modo da poterla vendere e ripagare debiti.
L'epilogo naturalmente sarà a lieto fine, dopo che Grace viene scoperta dalla polizia e riesce a farla franca senza vendere nemmeno un grammo di erba.

Lo stesso epilogo non è toccato al trentenne di Vobarno, sui cui pesa un arresto convalidato.
Il consumo di marijuana nella nostra provincia è oltremodo diffuso e tocca cifre rilevanti. Con esso, la coltivazione illegale della pianta.
Brescia e Montichiari hanno il primato italiano per l'uso di cocaina ed eroina, mentre, almeno quello dell'erba resta, a Vimercate, provincia di Monza Brianza.

Addirittura pare che in concomitanza della crisi economica, in molti si siano messi a coltivare la cannabis per riuscire ad arrivare alla fine de mese.
Peraltro, è in voga tra gli adolescenti lo spaccio di piccole quantità tra coetanei, per poter rimediare qualcosa.
Un business di cui non approfitta lo Stato, che invece attrae molti investitori, specialmente tra i più giovani. Un po' come Grace.