Cos'hanno bruciato i valsabbini?

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Tutte le comunità della Valsabbia hanno celebrato la metà quaresima bruciando la vecchia, una tradizione folcloristica dalle radici antichissime, come già ci raccontano le righe dell'articolo del 12 marzo. Metaforicamente, il rogo della vecchia rappresenta l'allontanamento delle miserie della stagione invernale e la propensione ad un futuro più florido. Questa riflessione vuole essere una domanda, una richiesta di attenzione interna, autentica. 

Da dove arriva questa consuetudine?
Il rogo della vecchia pare avere una dimensione piuttosto locale, nella provincia di Brescia e in qualche area isolata del nord-ovest. La tradizione dei falò  è diffusa in tutta Italia, ciò che cambia è il periodo dell'anno in cui accade, le occasioni e le festività.

A Milano ad esempio, i roghi si consumano a gennaio, per celebrare la festa di S. Antonio Abate, figura ricordata in egual modo anche nel Salento, da cui pare derivi il nome della patologia “Fuoco di Sant'Antonio”.
Nell'Italia Centrale, nelle Marche o in Abruzzo, si accendono i fuochi all'inizio di dicembre, per festeggiare l'arrivo a Loreto della Santa Casa di Nazaret. Ogni regione è diversa: in Sicilia si festeggia il Ferragosto con le fiamme, in Sardegna è la volta del martirio d'ottobre e così via.

La nostra versione del falò arriva dalla fusione della tradizione pagana del falò per l'equinozio di primavera, con le radici cristiane dell'epoca longobarda-celtica e i monaci di San Colombano.

La vera domanda è: cos'è che davvero vogliamo lasciarci alle spalle? Cos'è che si vede nelle fiamme della Valle Sabbia, quando la combustione e l'ardere materico di un fantoccio, si disperdono nell'aria, sfogando scintille e scoppiettii che ci regalano un sollievo, che levano un peso dal cuore?

Non si tratta più di chiedere al clima più clemenza per la bella stagione, come facevano i contadini per il loro raccolto. Oppure sì? La Valle Sabbia di oggi è profondamente trasformata, mantiene le sue radici agricole, ma si contraddistingue per iniziativa, aziende affermate, servizi, cultura.

Cosa chiediamo dentro di noi al rogo della vecchia?
Ci lasciamo alle spalle l'inverno, un inverno che non ha più il volto del gelo sui campi, ma si confonde con una brina nell'anima, più complessa, disorientata, confusa. O resta l'immagine dei fili d'erba intirizziti?


VallesabbianewsTV
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Video e foto si riferiscono alla manifestazione di ieri sera a Zernago di Preseglie