Iniziati i lavori di ampliamento

Sono in corso da circa un mese i lavori di ampliamento della Casa della Valle di Nozza di Vestone, la sede della Comunità montana valsabbina. Per ora è stato quasi completato lo scavo delle fondamenta dell’edificio che sta per sorgere di fianco all’attuale sede (davanti se si guarda passando dalla statale del Caffaro), che permetterà di quasi raddoppiare gli spazi a disposizione.

«Le ragioni dell’ampliamento – ci spiega il presidente Ermano Pasini – sono dovute dall’esigenza di trovare nuovi spazi per gli uffici comunitari che si stanno facendo sempre più carico della gestione di servizi sovracomunali. È questa la ragion d’essere delle Comunità montane: offrire servizi a tutti i Comuni, specialmente a quelli di piccole dimensioni, per permettere alla gente che vive in montagna e si prende cura del territorio di rimanervi, e per far questo ha bisogno di servizi di qualità e in quantità pari a quelli di centri di maggiore dimensione».
Questa è la risposta alle proposte di cui si parla da un po’ che paventavano l’eliminazione delle Comunità montane, considerate enti inutili.
«Esistono Comunità montane – prosegue Pasini – che non hanno ragion d’essere, soprattutto se non erogano servizi. A mio avviso è questa la discriminante, e noi negli ultimi anni abbiamo accorpato sempre maggiori competenze e offriamo sempre più servizi».
Infatti, nella nuova ala in costruzione, troveranno spazio gli uffici del Polo catastale della Valle Sabbia e Brescia Est, di recente costituzione, attualmente ospitati in un ufficio al primo piano dell’attuale Casa della Valle. Nel nuovo edificio saranno collocati anche l’ufficio tecnico, i servizi sociali e, appunto, i servizi sovracomunali.
Alcuni locali al piano terra, inoltre, saranno riservati al nuovo ufficio postale di Nozza, che rimarrà aperto anche nel pomeriggio. Al piano seminterrato sarà realizzato un auditorium-sala consiliare che potrà ospitare fino a 170 persone. Il nuovo edificio sarà alto tre piani, sarà unito alla parte “vecchia” tramite una “passerella-corridoio” realizzata in ferro, alluminio e vetro, per evitare che alla fine alcune stanze dello stabile principale possano rimanere senza aperture verso l’esterno.
L’impresa che ha vinto l’appalto e che è impegnata nel cantiere è la ditta Carmine Giuseppe. La fine dei lavori di costruzione del nuovo edificio è prevista tra un anno.
Una volta terminato questo primo lotto sarà ristrutturata la parte “vecchia”, ossia l’attuale sede.

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