Un sillogismo che non dà scampo. Oggi il senato inasprisce le pene per il falso in bilancio, e così luce fu, come ci vuol far intendere Renzi
Questa frase spiega molto bene il principale fattore di ascesa dei nostri salvatori della patria Renzi e Salvini. Volti nuovi, che hanno costruito una fiducia nuova nello smemorato popolo italiano. Ed ecco che tutto è perdonato. Lo scempio dello stato sociale, le ruberie, la pochezza con la quale hanno amministrato la cosa pubblica vengono accantonate.. Perchè ora ci sono uomini nuovi al comando e quindi tutto è diverso.. Perchè i Matteo sono carichi di fiducia (in loro stessi) e la trasmettono agli ingenui italioti che restano a guardare il dito non vedendo chi gli indica la luna e neanche la luna stessa.
Un brano di qualunquismo da antologia: manca solo l'appello all'uomo forte che si prenda in carico i destini del Paese.
Non mi sembra proprio che l'articolo sia qualunquista. Ha dei richiami al concetto di vera politica e rivendica che le ruberie sono sia di destra che di sinistra. E' forse reato dire che il sindaco PD di Venezia si è dimesso ed è inquisito per le ruberie del MOSE? Vogliamo parlare di Sesto San Giovanni e delle capacità eccezionali di vendere a comprare di certi amministratori PD che fanno perdere le casse pubbliche mentre conteporaneamente se ne rimpinguano altre di non ben specificata proprietà? E' forse il rubare di sinistra redistribuzione di ricchezza mentre quello di destra bieco furto? Quello che posso ricordare a Dru in calce al suo articolo è che i sillogismi non perdonano nemmeno lui e forse non si ricorda esattamente che un sillogismo con premesse false porta a conclusioni false. Ad ogni buon conto, molte critiche si possono muovere alle sue tesi tranne quelle che implicano un'accusa di qualunquismo.
quanta fiducia può in un uomo. Perché secondo lei le premesse del mio sillogismo sono false? Cioè, "se il territorio è mafia" (premessa maggiore) e "le sinistre governano il territorio" (premessa minore), non sono vere? ma cosa deve succedere ad uno come lei per svegliarsi dai sogni?
Che Berlusconi io non l'ho mai sentito minacciare nessuno di querela perché "rubava". A differenza di D'Alema, e i tanti come lui, Berlusconi è un uomo nuovo e comprende che in una dimensione di "potere" anche le minacce hanno un valore e non vanno predicate a vanvera. Poi umanamente mi è sommamente più simpatico Berlusconi di D'Alema, ma so che in questo io e lei siamo agli antipodi... se lei mi porta altre differenze sarò lieto di comprenderle.
L'accusa di qualunquismo era legata al fatto che il senso del discorso di Dru non è che la sinistra ruba quanto la destra (cosa sulla quale è impossibile non essere d'accordo, visto che emerge dalla realtà quotidiana), ma che la democrazia è una sorta di male in cui la corruzione è inevitabile e i cui protagonisti sono individui dediti al proprio interesse personale e all'inganno sistematico della plebe ignorante. Che sono le stesse idee di Guglielmo Giannini: controllare per credere.
D'Alema minaccia querele. Berlusconi manometteva le leggi per salvarsi le natiche, senza preoccuparsi del fatto che finisse per favorire (spero involontariamente!) mafiosi e corrotti. Quella di Berlusconi non è semplicemente illegalità; è cultura dell'illegalità. e le scene a cui abbiamo assistito di recente, con Forza Italia impegnata a combattere ogni inasprimento di pena per i reati di corruzione e contro l'uso delle intercettazioni ecc., mi sembrano eloquenti. Chi sta sognando allora?
lei insiste sul filone di fede nella sinistra, insiste a creder che vi sia qualcuno, in questo caso D'Alema, che ruba diversamente, con più eleganza, con più significanza, insomma D'Alema è un ladro che non ruba, ruba diversamente. In politica, ad esempio, sempre secondo questo filone, in cui lei è elemento, D'Alema quando deve decidere di votare una legge che gli impedisce di vendere i propri vini a tutti quei sindaci di sinistra d'Italia a cui lui vende grazie alla sua posizione di politico affermato e di sinistra, il cosiddetto conflitto d'interessi, D'Alema sarebbe rapito da uno scopo altro e alto, dello spirito democratico si accende in questa sinistra dove nella destra non può accadere lo stesso, e come per la Boschi con le Banche Popolari, si indigna e vota contro sé stesso. Lei crede alle favole...
Prima c’è la superficie ingenua. C’è poi quella grande superficie che esemplificavo con nomi quali Heidegger, Wittgenstein. E c’è il sottosuolo di cui parlavo prima.Per quanto riguarda la superficie ingenua, ecco, anche lì si possono distinguere atteggiamenti diversi. C’è chi coerentemente considera la democrazia come un mito, e non c’è bisogno d’andare a scomodare i rappresentanti anglosassoni della democrazia - per esempio Rawls o Rorty - per non ricordarsi del nostro Einaudi, che diceva che, certo la democrazia è un mito, ma è un mito preferibile del mito di dare legnate sulla testa, o tagliare la testa a chi non la pensa come noi.
È un mito. E lo diceva Einaudi con una consapevolezza filosofica notevole in un economista: essa è un mito il cui contrario non è in sé stesso autocontraddittorio. C’è chi, allora, come un liberale laico quale il nostro presidente Einaudi, applica la democrazia a quello che si dice di tutto - non c’è un sapere assoluto e quindi anche la democrazia è un mito - come allo stesso modo c’è chi, sul piano economico, non considera il capitalismo come una verità eterna ma come un tentativo sottoposto a crisi che non sono patologiche ma fisiologiche - e penso a Keynes - al contrario di coloro, come Smith o la scuola marginalistica, che invece ravvedevano crisi di tipo solamente patologico.
Ecco che allora sul piano della superficie “ingenua” ci sono coloro i quali sono coerenti e applicano anche alla democrazia, anche al capitalismo, a tutti i valori, quel carattere di non verità assoluta che il nostro tempo attribuisce a qualsiasi posizione, e poi ci sono coloro che, (come Bernardofreddi) incoerentemente, hanno ancora fede nella democrazia, nel capitalismo o in altri valori, senza capire il carattere di fede della loro fede.Dunque i livelli che abbiamo distinto sono, mi pare, quattro: la superficie incoerente che - e io non ho fatto nomi - è purtroppo la più affollata, la superficie coerente, e ho fatto il nome di Einaudi e potremmo aggiungere anche Rorty, la profondità della superficie, dove ho fatto nomi quali Heidegger e Wittgenstein, il sottosuolo della filosofia contemporanea, dove ho fatto i nomi di Nietzsche, Leopardi e Gentile.direi che lei è a livello Della superficie incoerente...
chi è sveglio?
Le dispiacerebbe tradurmi tutto questo bel discorso in italiano corrente? Francamente ci ho capito poco, se non che mi ha dato dell'addormentato e dell'ingenuo ...
Non è lei che ha tradotto il mio pensiero sulle democrazie come una sorta di male in cui la corruzione in democrazia è inevitabile? Mentre per lei esiste il male nella democrazia come cultura dell'illegalità nella destra italiana e invece a sinistra la colpa è sempre oggettiva, si che chi commette il peccato non lo commette perché di sinistra, ma perché tradisce la sinistra , perché la sinistra, a differenza della destra, non si alimenta di quella cultura? Non è quindi sempre lei che crede nella sinistra come legalità, che lei declina in una cultura ideale? E questa non è secondo lei fede? E questa non è secondo lei una sua volontà? È ragione forse? Prima accusa me di una cosa che non ho mai detto della democrazia e poi traduce lo stesso concetto che lei fa mio, riducendolo alla dimensione di destra e sinistra, credendo di dire il vero e non sapendo di essere nella dimensione della fede...
Bernardo non sei l'unico che fa fatica a seguire i ragionamenti del Cicerone valsabbino!forse non siamo culturalmente elevati come lui...dru non dispensare le tue perle ai porci!grazie alla redazione che ci permette di seguire le erudizioni del filosofo de no altri!
Il Sonio che da del porco a bernardofreddi, anche questa è bella !!!
Quanti esponenti di Forza italia sono sotto scorta perché minacciati dalla mafia? Placido Rizzotto, Peppino Impastato, Pio La Torre, erano della Lega? E' Bersani che quando parla di giustizia, immancabilmente si mette nei panni di chi è indiziato e mai di chi subisce il torto e chiede giustizia? E' stato Di Pietro a dire, da ministro, che con la mafia si deve convivere? E' stato il governo prodi a depenalizzare il falso in bilancio, ad inventarsi la ex Cirielli e tutte le altre leggi similari?
Io filosofo mi son dato del mostro da solo e mi fa piacere che non sono l'unico che fa fatica a seguire le tue lezioni !purtroppo perdi tempo con me!
lei vorrebbe istituire una verità sul semplice apparire di una fede. Vuole ricavare dal comportamento di alcuni singoli un significato universale. Un poco come dire: perché questi uomini 1, 2, 3 o Caio, Tizio e Sempronio sono "raccontati" da un comportamento retto e questi signori sono di sinistra, allora è la sinistra a comportarsi rettamente. Non funzionano così i sillogismi. A parte che in questa pseudo dimostrazione non si è dichiarato cosa significhi comportarsi rettamente, a parte questo, quanti uomini di destra hanno combattuto contro la mafia. Per chiarirle che quella da lei data è una pseudo dimostrazione, facciamo quest'altra... Siccome io sono retto e siccome sono uomo allora gli uomini sono retti, ha capito che siamo lontani dalla verità?
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