03 Aprile 2015, 09.21
Fra filosofia e politica

E non dite che non ve l'avevo detto

di Dru

Un sillogismo che non dà scampo. Oggi il senato inasprisce le pene per il falso in bilancio, e così luce fu, come ci vuol far intendere Renzi


La verità si trova sempre tra le pieghe di una legge che se fatta da ladri e assassini è una legge che favorisce ladri e assassini, come avrebbe detto Kelsen.

Non Veritas, sed Auctoritas facit legem. (Hobbes)

Nessuna verità, se le leggi le fa l’autorità, e se le leggi vengono fatte da una mentalità criminosa è “bene” (secondo il concetto di bene che non è più verità ma è autorità) che queste leggi rispecchino questa volontà.
Un mio articolo di 4 mesi fa produceva un sillogismo molto criticato e incompreso da alcuni amici, forse oggi alla luce dei fatti, meglio comprensibile.
Scrissi nel mio articolo intitolato “ve l’avevo detto”:

Tutto questo spirito criminoso oggi è evidente, ma qualche anno fa lo discutevo, spesso animosamente, con quei sostenitori di una moralità presunta della politica piacente, forse solo perché sotto il vessillo del sociale  faceva moda e  si cantava, intorno a tavole imbandite per occasionali feste, “bandiera rossa la trionferà” .

Sostenevo che per sillogismo fosse impossibile dichiarare una diversità per un gruppo politico in Italia, il politico di sinistra, rispetto al politico di destra, anzi, dicevo: se l’Italia è mafiosa, siccome il governo territoriale è delle sinistre, allora la sinistra è mafiosa .

E’ ragionevole quanto scritto in questo sillogismo, ma allora non lo era per qualcuno, che si ergeva sulla ragione, volendo convincersi di qualche cosa di assurdamente illogico.

Mi ricordo di questo qualcuno quando, contro queste evidenze del pensiero, e le evidenze del pensiero sono ciò che viene quando le evidenze dei fatti non garantiscono alcunché, mi si contestava che, in Italia, della sinistra ad allora veniva coinvolto solo Del Turco.
In quell’allora replicai: significa che quelli di sinistra sono più bravi a nascondersi dalla magistratura, magari anche coperti, o non è vero che i governi territoriali sono in mano alle sinistre, o non è vero che l’Italia è mafiosa e corrotta/corruttibile nel suo rapporto capitale stato.

Il sillogismo non dà scampo, nemmeno a chi crede di esserne libero e vorrebbe convincersene, mostrando di preferire alla logica il puro gusto estetico delle sue nostalgiche canzoni che, come sirene, lo obbligano a dir sciocchezze.

Queste parole suscitarono questa reazione:
“Se  vuoi mettere sullo stesso piano la Panda di Marino con i trascorsi neri di Alemanno e la sua gestione da sindaco di Roma sono affari tuoi, io qualche distinguo invece lo farei.”

Allora risposi:
“Il punto è pensare, come appare evidente dalle tue stesse parole, che la sinistra abbia un fondamento politico diverso e altro rispetto al fondamento della destra. E' pensare ingenuamente che il fondamento di chi si affaccia alla politica in quel di sinistra porti ad obiettivi diversi di chi lo fa in quel di destra. Questo pensare porta solo ad un fatto, che chi vota a sinistra con questi falsi si fa del male, perché sogna e i sogni, si sa, non possono dir nulla della realtà, altrimenti, è la realtà che mostra di poter sognare. Sul tuo ultimo punto, se c'è differenza tra la panda di Marino e i trascorsi neri di Alemanno, ti potrei rispondere sollecitandoti a leggere il libro di Caprotti, patron dell'Esselunga, pubblicato ancora nel lontano 2007, "falce e carrello". Ma il vero punto non è di chi ce l'ha più grosso, ma di chi riconosce appunto la realtà dai sogni.”

E scrissi anche questo altro concetto, sempre in un altro mio articolo dal titolo “Il politico «democratico» del nostro tempo”, scritto nel Febbraio 2014, cioè ancora un anno prima…

Il politico "democratico" del nostro tempo deve continuare a dire, se vuol sopravvivere come politico, il contrario di quel che fa: deve dire che quel che fa ha come scopo primario il bene comune: è costretto a mentire altrimenti è finito, non può dire come uno scienziato " quel che sto facendo potrebbe essere sbagliato", deve dire "Quel che sto facendo è indiscutibilmente giusto".

La gente si fida di chi si fida di sé

Il politico "democratico" del nostro tempo è così, questa non è quindi una critica.

Così si comporta qualunque individuo che abbia un certo potere.

Ad esempio chi produce e vende merci le presenta come un "bene comune" cercando di far credere (aiutato dalla pubblicità) che il suo scopo primario è tale bene e che il proprio tornaconto è in secondo piano.

Il politico "democratico" del nostro tempo ha in cima ai suoi desideri il proprio tornaconto, come l'imprenditore ha in cima ai propri desideri il profitto privato, ma bisogna che i suoi prodotti siano appetibili per gli acquirenti.

In ogni caso il politico "democratico" non può dire agli elettori quello che sta facendo. Non può dire: "Lo scopo primario delle mie azioni politiche le dedico ai miei tornaconti"

Ecco, tutto questo oggi lo dedico ai tanti che hanno creduto che i sogni fossero realtà e in particolar modo hanno creduto che vi fosse differenza tra i nostrani politici, come per il “nostro” politico D’Alema, che insiste a dimostrare sicurezza e faccia tosta.

Ma tutto questo con la vera politica cosa c’entra?
Forse dimostra che a bere un buon bicchiere di vino e a cantar Bandiera Rossa non si fa alcun male, ma certo non per le capacità politiche, semmai per le ottime proprietà organolettiche del prodotto, conseguite grazie alla magna Puglia e del suo splendido sole.

Spero che nessuno oggi si levi più a far distinguo tra ladri di sinistra e ladri di destra, che i ladri e approfittatori son di destra e di sinistra uguali, compresa o panda incompresa.



Commenti:
ID56819 - 03/04/2015 10:59:19 - (Dru) - Il Senato?

ma non era stato abolito? Oggi ciò che non c'é c'é. La realizzazione del nichilismo.

ID56825 - 03/04/2015 14:24:01 - (Capitano) - La gente si fida di chi si fida di sé...

Questa frase spiega molto bene il principale fattore di ascesa dei nostri salvatori della patria Renzi e Salvini. Volti nuovi, che hanno costruito una fiducia nuova nello smemorato popolo italiano. Ed ecco che tutto è perdonato. Lo scempio dello stato sociale, le ruberie, la pochezza con la quale hanno amministrato la cosa pubblica vengono accantonate.. Perchè ora ci sono uomini nuovi al comando e quindi tutto è diverso.. Perchè i Matteo sono carichi di fiducia (in loro stessi) e la trasmettono agli ingenui italioti che restano a guardare il dito non vedendo chi gli indica la luna e neanche la luna stessa.

ID56828 - 03/04/2015 16:48:07 - (bernardofreddi) -

Un brano di qualunquismo da antologia: manca solo l'appello all'uomo forte che si prenda in carico i destini del Paese.

ID56829 - 03/04/2015 17:17:10 - (Leretico) - il qualunquismo sognato

Non mi sembra proprio che l'articolo sia qualunquista. Ha dei richiami al concetto di vera politica e rivendica che le ruberie sono sia di destra che di sinistra. E' forse reato dire che il sindaco PD di Venezia si è dimesso ed è inquisito per le ruberie del MOSE? Vogliamo parlare di Sesto San Giovanni e delle capacità eccezionali di vendere a comprare di certi amministratori PD che fanno perdere le casse pubbliche mentre conteporaneamente se ne rimpinguano altre di non ben specificata proprietà? E' forse il rubare di sinistra redistribuzione di ricchezza mentre quello di destra bieco furto? Quello che posso ricordare a Dru in calce al suo articolo è che i sillogismi non perdonano nemmeno lui e forse non si ricorda esattamente che un sillogismo con premesse false porta a conclusioni false. Ad ogni buon conto, molte critiche si possono muovere alle sue tesi tranne quelle che implicano un'accusa di qualunquismo.

ID56832 - 03/04/2015 18:00:19 - (Dru) - Mi interessa sapere Bernardofreddi

quanta fiducia può in un uomo. Perché secondo lei le premesse del mio sillogismo sono false? Cioè, "se il territorio è mafia" (premessa maggiore) e "le sinistre governano il territorio" (premessa minore), non sono vere? ma cosa deve succedere ad uno come lei per svegliarsi dai sogni?

ID56833 - 03/04/2015 18:18:39 - (Dru) - Sa Bernardofreddi l'unica vera differenza tra D'Alema e Berlusconi qual'è?

Che Berlusconi io non l'ho mai sentito minacciare nessuno di querela perché "rubava". A differenza di D'Alema, e i tanti come lui, Berlusconi è un uomo nuovo e comprende che in una dimensione di "potere" anche le minacce hanno un valore e non vanno predicate a vanvera. Poi umanamente mi è sommamente più simpatico Berlusconi di D'Alema, ma so che in questo io e lei siamo agli antipodi... se lei mi porta altre differenze sarò lieto di comprenderle.

ID56852 - 04/04/2015 11:07:48 - (bernardofreddi) -

L'accusa di qualunquismo era legata al fatto che il senso del discorso di Dru non è che la sinistra ruba quanto la destra (cosa sulla quale è impossibile non essere d'accordo, visto che emerge dalla realtà quotidiana), ma che la democrazia è una sorta di male in cui la corruzione è inevitabile e i cui protagonisti sono individui dediti al proprio interesse personale e all'inganno sistematico della plebe ignorante. Che sono le stesse idee di Guglielmo Giannini: controllare per credere.

ID56853 - 04/04/2015 11:21:32 - (bernardofreddi) -

D'Alema minaccia querele. Berlusconi manometteva le leggi per salvarsi le natiche, senza preoccuparsi del fatto che finisse per favorire (spero involontariamente!) mafiosi e corrotti. Quella di Berlusconi non è semplicemente illegalità; è cultura dell'illegalità. e le scene a cui abbiamo assistito di recente, con Forza Italia impegnata a combattere ogni inasprimento di pena per i reati di corruzione e contro l'uso delle intercettazioni ecc., mi sembrano eloquenti. Chi sta sognando allora?

ID56854 - 04/04/2015 13:27:32 - (Dru) - Vede bernardofreddi

lei insiste sul filone di fede nella sinistra, insiste a creder che vi sia qualcuno, in questo caso D'Alema, che ruba diversamente, con più eleganza, con più significanza, insomma D'Alema è un ladro che non ruba, ruba diversamente. In politica, ad esempio, sempre secondo questo filone, in cui lei è elemento, D'Alema quando deve decidere di votare una legge che gli impedisce di vendere i propri vini a tutti quei sindaci di sinistra d'Italia a cui lui vende grazie alla sua posizione di politico affermato e di sinistra, il cosiddetto conflitto d'interessi, D'Alema sarebbe rapito da uno scopo altro e alto, dello spirito democratico si accende in questa sinistra dove nella destra non può accadere lo stesso, e come per la Boschi con le Banche Popolari, si indigna e vota contro sé stesso. Lei crede alle favole...

ID56855 - 04/04/2015 13:37:46 - (Dru) - segua questo ragionamento sulla sua democrazia bernardofreddi...

Prima c’è la superficie ingenua. C’è poi quella grande superficie che esemplificavo con nomi quali Heidegger, Wittgenstein. E c’è il sottosuolo di cui parlavo prima.Per quanto riguarda la superficie ingenua, ecco, anche lì si possono distinguere atteggiamenti diversi. C’è chi coerentemente considera la democrazia come un mito, e non c’è bisogno d’andare a scomodare i rappresentanti anglosassoni della democrazia - per esempio Rawls o Rorty - per non ricordarsi del nostro Einaudi, che diceva che, certo la democrazia è un mito, ma è un mito preferibile del mito di dare legnate sulla testa, o tagliare la testa a chi non la pensa come noi.

ID56856 - 04/04/2015 13:39:49 - (Dru) -

È un mito. E lo diceva Einaudi con una consapevolezza filosofica notevole in un economista: essa è un mito il cui contrario non è in sé stesso autocontraddittorio. C’è chi, allora, come un liberale laico quale il nostro presidente Einaudi, applica la democrazia a quello che si dice di tutto - non c’è un sapere assoluto e quindi anche la democrazia è un mito - come allo stesso modo c’è chi, sul piano economico, non considera il capitalismo come una verità eterna ma come un tentativo sottoposto a crisi che non sono patologiche ma fisiologiche - e penso a Keynes - al contrario di coloro, come Smith o la scuola marginalistica, che invece ravvedevano crisi di tipo solamente patologico.

ID56857 - 04/04/2015 13:47:03 - (Dru) -

Ecco che allora sul piano della superficie “ingenua” ci sono coloro i quali sono coerenti e applicano anche alla democrazia, anche al capitalismo, a tutti i valori, quel carattere di non verità assoluta che il nostro tempo attribuisce a qualsiasi posizione, e poi ci sono coloro che, (come Bernardofreddi) incoerentemente, hanno ancora fede nella democrazia, nel capitalismo o in altri valori, senza capire il carattere di fede della loro fede.Dunque i livelli che abbiamo distinto sono, mi pare, quattro: la superficie incoerente che - e io non ho fatto nomi - è purtroppo la più affollata, la superficie coerente, e ho fatto il nome di Einaudi e potremmo aggiungere anche Rorty, la profondità della superficie, dove ho fatto nomi quali Heidegger e Wittgenstein, il sottosuolo della filosofia contemporanea, dove ho fatto i nomi di Nietzsche, Leopardi e Gentile.direi che lei è a livello Della superficie incoerente...

ID56858 - 04/04/2015 13:50:20 - (Dru) - ...e

chi è sveglio?

ID56861 - 04/04/2015 16:07:29 - (bernardofreddi) -

Le dispiacerebbe tradurmi tutto questo bel discorso in italiano corrente? Francamente ci ho capito poco, se non che mi ha dato dell'addormentato e dell'ingenuo ...

ID56862 - 04/04/2015 17:55:40 - (Dru) -

Non è lei che ha tradotto il mio pensiero sulle democrazie come una sorta di male in cui la corruzione in democrazia è inevitabile? Mentre per lei esiste il male nella democrazia come cultura dell'illegalità nella destra italiana e invece a sinistra la colpa è sempre oggettiva, si che chi commette il peccato non lo commette perché di sinistra, ma perché tradisce la sinistra , perché la sinistra, a differenza della destra, non si alimenta di quella cultura? Non è quindi sempre lei che crede nella sinistra come legalità, che lei declina in una cultura ideale? E questa non è secondo lei fede? E questa non è secondo lei una sua volontà? È ragione forse? Prima accusa me di una cosa che non ho mai detto della democrazia e poi traduce lo stesso concetto che lei fa mio, riducendolo alla dimensione di destra e sinistra, credendo di dire il vero e non sapendo di essere nella dimensione della fede...

ID56864 - 04/04/2015 19:15:22 - (sonio.a) -

Bernardo non sei l'unico che fa fatica a seguire i ragionamenti del Cicerone valsabbino!forse non siamo culturalmente elevati come lui...dru non dispensare le tue perle ai porci!grazie alla redazione che ci permette di seguire le erudizioni del filosofo de no altri!

ID56865 - 04/04/2015 19:23:01 - (Dru) -

Il Sonio che da del porco a bernardofreddi, anche questa è bella !!!

ID56866 - 04/04/2015 19:41:13 - (bernardofreddi) -

Quanti esponenti di Forza italia sono sotto scorta perché minacciati dalla mafia? Placido Rizzotto, Peppino Impastato, Pio La Torre, erano della Lega? E' Bersani che quando parla di giustizia, immancabilmente si mette nei panni di chi è indiziato e mai di chi subisce il torto e chiede giustizia? E' stato Di Pietro a dire, da ministro, che con la mafia si deve convivere? E' stato il governo prodi a depenalizzare il falso in bilancio, ad inventarsi la ex Cirielli e tutte le altre leggi similari?

ID56867 - 04/04/2015 19:56:49 - (sonio.a) -

Io filosofo mi son dato del mostro da solo e mi fa piacere che non sono l'unico che fa fatica a seguire le tue lezioni !purtroppo perdi tempo con me!

ID56870 - 04/04/2015 21:07:59 - (Dru) - Caro bernardofreddi

lei vorrebbe istituire una verità sul semplice apparire di una fede. Vuole ricavare dal comportamento di alcuni singoli un significato universale. Un poco come dire: perché questi uomini 1, 2, 3 o Caio, Tizio e Sempronio sono "raccontati" da un comportamento retto e questi signori sono di sinistra, allora è la sinistra a comportarsi rettamente. Non funzionano così i sillogismi. A parte che in questa pseudo dimostrazione non si è dichiarato cosa significhi comportarsi rettamente, a parte questo, quanti uomini di destra hanno combattuto contro la mafia. Per chiarirle che quella da lei data è una pseudo dimostrazione, facciamo quest'altra... Siccome io sono retto e siccome sono uomo allora gli uomini sono retti, ha capito che siamo lontani dalla verità?

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