Col «treassi» nel Chiese

Una svista, oppure un improvviso spostamento del carico, più improbabile un'auto che ha invaso la sua corsia di marcia spostandosi solo all'ultimo minuto, come pare abbia dichiarato "a caldo" l'autista del mezzo pesante.

Fatto sta che il Man "treassi" che stava guidando, che pare provedesse a circa 70 chilometri orari, nell'affrontare la lunga curva a sinistra disegnata dalla 237 del Caffaro di fronte alla Isolglass, in territorio vestonese, ha divelto il guard rail per una sessantina di metri, prima di finire nel Chiese.

Non solo: osservando i danni alla cabina, il carico di blocchi di marmo caricati a Nuvolera e finiti tutti quanti nel fiume, è certo che prima di affondare le ruote posteriori nel greto del torrente, il camion ha cappottato su se stesso girando per 360 gradi.

Erano all'incirca le 16 di ieri.
Dentro, alla guida del pesante mezzo, c'era Paolo Tarolli, titolare dell'omonima ditta di scavi a Castel Condino, nelle vicine Giudicarie.
Sballottato per bene, era una maschera di sangue quando il "Giani" Butturini, che vende legna e pellet lì vicino, è sceso fin nel Chiese per aiutarlo.
Sangue e furia: «Non mi è successo niente, sto bene, andatevene via» avrebbe urlato ai primi soccorritori, evidentemente sotto shock, risalendo poi la scarpata da solo, prima di mettersi nelle mani degli operatori sanitari, giunti sul posto con l'eliambulanza, l'infermierizzata da Barghe e l'ambulanza dei volontari vestonesi.

Sul posto anche i vigili del fuoco da Vestone, Salò e Brescia.
Per i rileivi è arrivata una pattuglia della Stradale di Salò, con i carabinieri di Vestone che hanno dato una mano a regolare il traffico e gli uomini del servizio di manutenzione strade della Provincia per metetre in sicurezza la strada.

Ci sono volute un paio d'ore prima che il senso unico alternato potesse lasciare spazio al flusso regolare di traffico. 
Nel frattempo lungo la 237 del Caffaro, in entrambi i sensi di marcia, si sono formate lunghe code di veicoli praticamente fermi.

• VallesabbianewsTv 

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