19 Dicembre 2007, 00.00
Bagolino
Valsabbia di ieri

Luciarosa Melzani e i suoi mestieri dimenticati

E' stato presentato nei giorni scorsi presso la sede di Fondazione civiltà bresciana il libro di Luciarosa Melzani, scrittrice di origini valsabbine, che esce per i tipi della casa editrice «I ricordi del tempo nel Bresciano».

Un viaggio nella storia, quella che si colloca ai margini delle grandi strade e dei grandi eventi; una storia che narra dei «Mestieri dimenticati», all’apparenza marginali, ma motore di una microeconomia che occupava il tessuto connettivo del vivere.

Il libro di Luciarosa Melzani, edito da «I ricordi del tempo nel Bresciano», è stato presentato ieri nella sede di Fondazione civiltà bresciana da Monsignor Antonio Fappani - che ha ricordato l’intenso impegno della Melzani nella ricerca e la sua crescita come scrittrice, così da configurare ormai un’autentica biblioteca di titoli - e dal professor Alfredo Bonomi.

Nel volume trovano collocazione, nella cornice accattivante di una grafica lieve e nostalgica, che accosta corsivi da amanuense a composizioni con righi tipografici, accanto ad immagini che illustrano le antiche professioni, ecco un ampio percorso analitico che va dall’acquaiolo all’accendilampione, dall’adacquarolo - colui che provvedeva agli interventi di irrigazione - agli allevatori dei bachi da seta; ecco poi l’arrotino, i commercianti della borsa nera, i burattinai, i calderai, i cantastorie, i carradori, i carrettieri, i cavatori di ghiaia.

Ma pure Luciarosa Melzani, in questa delicata Sponn River dei mestieri scomparsi narra peculiarità e vicende dei cerstai, dei cordai, dei fabbri, degli imbianchini, dei pulitori di fossi e di quelli di pozzi neri, dei procacciatori di pece. Più di cinquanta attività, buona parte delle quali definitivamente scomparse, altre trasformate, altre ancora divenute attività di vera nicchia, come il lavoro del maniscalco, trovano ampio spazio nel volume.

«Proviamo a pensare al venditore di spolverina - ha detto l’autrice -. Pochissimi oggi sanno che un tempo esistesse anche questo commercio. La spolverina era una pietra polverizzata che veniva ricavata sulle montagne restrostanti Iseo, o Botticino, o ancora su, a Bagolino, e veniva utilizzata delle donne di casa per pulire le posate». «I mestieri dei nonni erano davvero tanti - ha affermato la Melzani - e ciascuno contava su una specializzazione diversa, una vera girandola di attività che ravvivavano la vita di allora. Lavori magari semplicissimi ma che erano parte integrante della società del tempo; saggezze, suoni, gesti e incontri che prendono ancora colore e vita nella memoria della nostra gente. Con la speranza che queste pagine possano offrire una piacevole lettura non resta che costatare che i nostri avi, attraverso il superamento della lora vita, non certamente facile, ci abbiano fornito le basi per vivere un futuro migliore».

Alfredo Bonomi ha ricordato la chiave stilistica scelta dall’autrice, volta in direzione di una scrittura semplice ma coinvolgente, in grado di raccogliere le verità delle fonti e di comunicarne i risultati della ricerca a un pubblico ampio. «Nel penultimo libro - ha testimoniato Bonomi - l’autrice, pensando al lettore ideale, aveva configurato gli ospiti della casa di riposo. Una scrittura che quindi punta alla chiarezza». Impegnativo è stato il lavoro dell’autrice che ha raccolto testimonianze in tutta la provincia.

«Quindi non siamo al cospetto di libro riferito a una zona precisa della provincia - ha continuato Bonomi - ma ad un viaggio completo, che oltre ai lavori che si presentavano comunemente in tutte le terre, tiene conto delle attività precipue della Bassa, delle colline, delle montagne, dei laghi. E tutto ciò in un reticolo che consente, attraverso un percorso condotto nel passato, al recupero di un’identità perduta». Bonomi, tra le curiosità offerte dal volume, ha ricordato il capitolo dedicato alla pastorizia, con le proprie strade, il proprio linguaggio (il gaì e un’espressione che metteva in linea pastore, pecora e cane) in una comunicazione etologica che ha il sapore della modernità. «Voglio anche ricordare - ha concluso Bonomi - le venditrici di stringhe e bottoni che venivano dal Feiuli. Lunghe sottane con infinite tasche, cassettiere portatili, giungevano da noi, tra mille rischi, per far fronte alle esigenze della famiglia».

Da Giornale di Bresscia


Aggiungi commento:

Vedi anche
15/03/2008 00:00

«Mestieri dimenticati. Bagolino e provincia» Oggi alle ore 16, presso la Sala consiliare del municipio di Bagolino, sarà presentata l’opera «Mestieri dimenticati. Bagolino e provincia», ultima fatica editoriale di Luciarosa Melzani pubblicata da «I ricordi del tempo nel Bresciano».

24/12/2012 11:00

Scorrendo le «Tracce popolari» di Luciarosa Melzani Il volume edito da Exquiro e scritto dalla ricercatrice di Bagolino ripercorre i ricordi del tempo nel territorio Bresciano in un emozionante percorso fra usanze, proverbi, tradizioni, affinché non possano perdersi nell'oblio

10/02/2020 06:54

ST Melzani Sicurezza, salto di qualità Buone nuove nei giorni scorsi per lo studio tecnico di Enzo Melzani, realtà affermata nel campo dell’igiene e della sicurezza sul lavoro che ora ha ottenuto l’accredito regionale come Ente Formativo

11/09/2018 08:50

Lontani nel tempo, vicini nell'anima È stata presentata a Ponte Caffaro lo scorso sabato, presso il Saloncino della Cassa Rurale, la mostra “Il tempo e l’anima†con le opere pittoriche di Floriana Melzani e quelle fotografiche di Giorgio Melzani: nipote e nonno nello specchio del tempo 

11/12/2008 00:00

«Le immagini artistiche di Giorgio Melzani» Appuntamento questo venerdì 12 dicembre alle 20.30, presso la sala convegni della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella di Ponte Caffaro, per la rassegna fotografica «Ricordi del passato attraverso l’occhio artistico di Giorgio Melzani».




Altre da Bagolino
23/03/2024

Il bailey arriva per davvero

Il ponte provvisorio sul torrente Caffaro, al confine fra Brescia e Trento, verrà posato il 3 aprile

21/03/2024

Quando arriva il Bailey?

Ancora intoppi sulla posa del terzo ponte provvisorio sul Caffaro? Dovrebbe arrivare a inizio aprile ma...

20/03/2024

Vanessa Marca vince la Coppa del Mondo under 18

La diciassettenne di Bagolino ha coronato una stagione superlativa con le ultime prove disputate a Molde, in Norvegia

18/03/2024

Tutto da solo

Si è ribaltato con la sua auto mentre percorreva la "vecchia" 669 che da Ponte Prada sale verso l'abitato di Bagolino

12/03/2024

Compleanno prestigioso per Gradita

Ha festeggiato i suoi 101 anni la signora Gradita Foglio (per tutti Giulia), circondata dalla famiglia e dalle quattro generazioni di figli, nipoti, pronipoti, e dall'ultima trisnipote che con lei rappresenta la quinta generazione femminile vivente del casato

09/03/2024

I 90 anni dell'Alpino Claudio Scavoni

Alpini e famigliari hanno festeggiato i 90 anni di Claudio Scavoni di Ponte Caffaro

29/02/2024

Finalmente si getta

È in corso la gettata delle spalle del ponte provvisorio a Ponte Caffaro

28/02/2024

I versanti cedono sotto il peso dell'acqua

Tre i fronti franosi di una certa consistenza che la recente ondata di maltempo ha causato in Valle Sabbia

27/02/2024

I ringraziamenti dal Blumon Break

Sono tutti per lo sci club Bagolino, per l’impegno che vede il sodalizio impegnato nel coinvolgere decine di giovani allo sci alpinismo

25/02/2024

Da lunedì chiude la Sp 669 da Valle Dorizzo

Le condizioni meteo in peggioramento previste per questa domenica pomeriggio hanno costretto la Provincia di Brescia a prendere il provvedimento
Aggiornamento ore 19.30