Popolo sovrano o abbindolato dai media?

Tema caldo quello dei rifugiati, a Gavardo così come in Italia e in Europa. Per questo pochi giorni fa Gavardo Rinasce ha deciso di fare il punto sul proprio sito internet. Il gruppo fornisce un’analisi del fenomeno migratorio. Parlarne, accompagnando il dibattito con dati reali, è un ottimo metodo. Speriamo che questo esperimento continui con altri contenuti, soprattutto perché i sondaggi dicono che gli italiani hanno idee parecchio confuse a riguardo. Ad esempio non hanno idea di quale sia la percentuale d’immigrati nel nostro paese, il dato medio percepito è del 30%, in realtà è 8%.

Tutto ciò è frutto di scarsa informazione, lettura di giornali, approfondimento.

Peccato che saper leggere e analizzare la realtà dei fatti sia fondamentale, soprattutto perché essa condiziona il nostro vivere e convivere. E la falsa percezione di un argomento o di un problema al contrario ci rende poco liberi e molto impauriti.
Non si sta certo sostenendo che l’emergenza migratoria odierna non sia un fatto rilevante, tutt’altro. Capita però che la nostra conoscenza a riguardo sia superficiale e quindi facilmente influenzabile.

Oggi il popolo opina soprattutto su come la televisione lo induce a opinare. Quante volte si sente dire: “L’ha detto la televisione!”.

Accade però che la tv odierna viva spesso di sotto-informazioni, news del tutto insufficienti, troppo ridotte. Ciò distorce inevitabilmente la realtà, e alcune notizie falsate inducono lo spettatore in inganno. Le notizie di un telegiornale si susseguono rapidamente, ciascun servizio in media non dura più di 2 minuti. L’approfondimento di un argomento d’attualità importante è lasciata a programmi in seconda serata (prima viene l’audience). Etichettati dal pubblico come noiosi, poco spettacolari, insomma “roba da intellettuali”.

Non fanno eccezione i talk show politici, dove spesso gli ospiti poco sanno del tema affrontato nella discussione e quindi ricorrono a slogan o frasi fatte. L’esagerazione e l’aggressione sono le caratteristiche fondamentali del politico che buca lo schermo, e tutto ciò purtroppo mette in ombra persone più serie e preparate.

Spesso mancano anche giornalisti competenti e indipendenti, perché in un dibattito ben diretto il politico che mente o distorce un fenomeno viene subito contradetto, se non interrotto.
In Italia questo avviene? Raramente.

Sempre più servizi e talk show concedono la parola alla gente di strada. Il che non è certo un male, ma spesso il risultato è che viene presentato come vero, perché vissuto sulla pelle del cittadino, ciò che vero non è.
Così acquistano spessore opinioni sciocche, e si consolida il processo secondo cui chiunque abbia qualcosa da dire o di cui lamentarsi possa farlo in tv, perché la sua opinione ha diritto ad essere ascoltata.

Si potrebbe obbiettare che televisione è spettacolo.
In parte dev’essere così, resta però il fatto che il mondo reale, e quindi la res publica (gli argomenti di natura pubblica), non è spettacolo.
I problemi si risolvono cercando delle soluzioni (ragionevoli e realistiche), non abbaiando e speculando.

A fronte di tutto ciò, una domanda sorge spontanea: un popolo sovrano, che delle questioni politiche ed emergenziali poco sa, e spesso si fa condizionare da umori e percezioni errate distorcendo quindi la realtà, che sovrano è?