Indagini a tutto campo

Sul rogo di ieri l’altro in  località Tai alla periferia di Storo, dove  le fiamme hanno fortemente lesionato  uno stabile disabitato appartenente a quattro famiglie, qualche indicazione starebbe  emergendo.

I carabinieri di Storo, Condino e Riva del Garda non si pronunciano ma c’è chi da queste parti invece  qualcosa dice. Esempio.
“Né la politica né tantomeno la nuova amministrazione comunale  nulla hanno a che fare  con l’azione dolosa di lunedì notte. Coloro che hanno cercato di mettere assieme le due cose lo hanno fatto solo per convenienza. Se questi bene informati hanno elementi tali per comprovarlo si facciano avanti altrimenti se ne stiano zitti” .

Gli esecutori sarebbero venuti da fuori mentre a commissionare l’azione dolosa è gente, peraltro anche insospettabile, che vive e lavora sul posto e magari poi non tanto distante.

“L’azione investigativa - risponde il comandante della stazione di Storo - è a 360 gradi. Con i colleghi di Riva del Garda sono in corso verifiche e riscontri che  a loro volta - in coabitazione del magistrato incaricato del caso -  potrebbero portare a qualche risultato. Inoltre stiamo attendo perizie in parte redatte dai pompieri del posto e altre predisposte  invece dai colleghi del corpo permanente. Toccherà a tecnici e periti valutare la tenuta del caseggiato, considerato che i muri portanti qualche lesione l’hanno subita. La  copertura è da rifare e internamente bisognerà metterci mano”.

È stato anche stabilito che nessuno dei quattro vantava assicurazione. È altrettanto confermato che attorno all’edificio ci sono tracce di incamminamenti e che coloro che hanno applicato il fuoco sul posto sono giunti a piedi dopo aver lasciato l’auto a distanza, per  andare poi a riprenderla una volta applicato il fuoco.

Anche l’avvocato Claudio Tasin, delegato da una parte di proprietari ad occuparsi del caso, è già al lavoro per intraprendere procedure d’indagine modernissime. Tasin, che vanta un passato da questurino graduato, si sta già muovendo in più direzioni tanto che oggi venerdì sarà sul posto.

“Il primo passo tocca alle forze dell’ordine che  possiedono strumenti e autorevolezza  per approdare   dove altri non possono arrivarci” anticipava ieri lo stesso legale con sede in via San Pietro a Trento.

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