14 Settembre 2015, 12.00
Anfo Valsabbia
Lettere

Una proposta per la Rocca d'Anfo

A seguito degli articoli apparsi sui giornali, con i quali si comunicava l'apertura della Rocca d'Anfo, mi sono rivolto all'agenzia turistica della Comunità Montana Valle Sabbia, per avere ragguagli sulla partecipazione alla visita


Il 5 settembre dopo l'iscrizione ho partecipato alla visita, rimanendo colpito dalla vastità del complesso militare e dalla stupenda architettura, utilizzata nella costruzione e nella forma degli edifici che difficilmente si trovano nelle costruzioni realizzate dal 1900 in poi.

Non capisco per quale motivo in Italia, se esiste una struttura di pregio, deve essere lasciata andare in rovina, prima di accorgersi che un bene di primaria importanza di proprietà dei cittadini, quindi va difeso ed utilizzato.
Se lo stato ha suo tempo ritenne di dover utilizzare quell'area, dal momento del mancalo utilizzo doveva essere restituita agli enti proposti del luogo, che ne potessero usufruire e gestire, in particolare i comuni dove la struttura è stata edificata.

Dal 1975 la struttura è stata dismessa dall'Esercito, e da 40 anni è stala lasciata in abbandono, senza che gli amministratori degli enti locali, si facessero carico della restituzione e della gestione.
Lasciando che la struttura venisse saccheggiata e deturpata di vari elementi costruttivi.
II tempo con la mancata manutenzione dei tetti e dei danni causati dalla mano umana, hanno causato la caduta dei soppalchi in legno e rovinato altre strutture.

All'entrata del complesso esiste una palazzina, alla quale è stato rifatto il tetto e con la sostituzione dei serramenti e dei servizi sanitari, potrebbe essere utilizzata per ospitare oltre 50 di quei giovani profughi, che potrebbero essere utilizzati nei lavori manuali, al ripristino della struttura, nel taglio di rovi, cespugli, pulizia costruzione di alcuni manufatti, in cambio del mantenimento economico che potrebbe essere fornito dagli albergatori locali.

Con l'apporto della manodopera, e dei tecnici dei comuni locali (Anfo, Idro, Bagolino, Caffaro e Storo), si potrebbe far rivivere il migliore museo storico militare del periodo Veneziano e Napoleonico della Lombardia, con locali (cannoniere) per cannoni, 2600 mt di collegamenti interni e 450 gradini sotto la montagna, per raggiungere la torre di vedetta e comando.

Ho visto una locandina con la mappa del lago d'Idro commissionata dal consorzio di 51 operatori dove a malapena si nota la dicitura e la posizione della Rocca d'Anfo senza alcun accenno allo storico complesso militare, in altri luoghi sarebbe stato celebrato in pompa magna per attirare i turisti (vedi il Vittoriale di Gardone Riviera).

Forse gli operatori del luogo sono troppo benestanti o guardano al proprio orticello senza vedere il tesoro che hanno in casa.

Lettera firmata - dal Giornale di Brescia




Commenti:
ID61112 - 14/09/2015 18:32:21 - (liberissimo) - Eccolo

Un altro esperto che distribuisce consigli chiedendo xche gli operatori ne fanno un piccolo accenno.Se ha voglia e tempo può mettersi a disposizione così capisce bene bene cosa c'è dietro e si darà risposta a tutti i suoi dubbi ..... Al bar tutti bravi ma nei fatti una semplice e banale lettera al direttore non basta .... Se ha vogli c'è spazio anche per lei ......

ID61119 - 14/09/2015 21:27:37 - (parcifes) - La mia

A

ID61120 - 14/09/2015 21:35:57 - (parcifes) - La mia

Da appassionato di storia e siti storici, il recupero di tutto il complesso ė una impresa immane è non giustificata, rischierebbe di essere una cattedrale nel deserto. Ben venga un intervento conservativo che è la strada intrapresa e un restauro /recupero di una parte vecchia/ veneziana e una parte di quella napoleonica giusto per permettere ad un visitatore come erano le fortificazioni nelle varie epoche magari allestendo un piccolo museo.

ID61121 - 14/09/2015 21:35:58 - (dumbo) - 12000 ore e più

... I soliti che si meravigliano....., mi fa pensare che colui che scrive non e' un bresciano! Questo perché non sa che la Rocca era aperta anni or sono e in quattro stagioni ci sono state più di 14000 presenze. IL giornale che a pubblicato la sua lettera ha scritto pagine intere di successi in termini di interesse e visite. voglio solo ricordare che ci sono state piu di 12000 ore di lavoro gratuito di cittadini e associazioni che in passato hanno cercato di far rivivere la fortezza. Le idee promosse da questo avventore mi fanno cadere le braccia, ho proprio la sensazione che il solito personaggio che " casco dalle nuvole". Gli extracomunitari potrebbero essere coinvolti nella pulizia della città di Brescia, magari.

ID61129 - 15/09/2015 08:41:10 - (walker) -

Caro turista, che hai scoperto l'esistenza della Rocca d'Anfo solo oggi, hai snocciolato molti dei problemi che affliggono la nostra Rocca. Il degrado in cui versa, dovuto all'abbandono da parte dello stato e delle amministrazioni tutte. Ferisce, sentire certe critiche fatte da chi, forse, non conosce tutta la storia. Qualche anno fa' la Rocca grazie al gruppo sentieri attrezzati (composto anche da operatori turistici e commercianti) era fruibile ai turisti, aveva ripreso parte del suo splendore, le strade sistemate, i cespugli estirpati, la vegetazione sistemata, alcuni tetti riparati, gran parte delle costruzioni rese accessibili, tutto questo grazie al volontariato. Sfortunatamente per questioni di sicurezza è stato fatto divieto a tutti di entrare nell'area della Rocca, di conseguenza tutti gli sforzi sono andati persi in pochi anni.

ID61130 - 15/09/2015 08:41:40 - (walker) -

La cartina che chiama in causa, è stata stampata a giugno non vi erano ancora sentori di riapertura della Rocca, non era il caso di voler illudere i turisti vantando la presenza di strutture non fruibili.Tutti, non solo gli operatori turistici e commerciali, conoscono l'importanza che ha la Rocca e la sua capacità di richiamare presenze sul nostro territorio. Per quanto riguarda poi come impiegare la palazzina di recente ristrutturata credo sia compito del comune. Le chiacchiere lasciamole al bar....

ID62160 - 24/10/2015 01:00:19 - (RobertoR) - Arriva il genio della lettera

Ma che bravo questo signorotto che spara sentenze. "gli operatori del luogo sono troppo benestanti"... certo che l'ignoranza non ha limiti. Gli operatori del luogo si sono sempre impegnati per risollevare le sorti del complesso. Personalmente andavo alla rocca ancora quando le recinzioni impedivano l'accesso, e ci andavo per lavorare e mantenerla fino a quando è stato fatto il soppalco che tanto decanta.Vieni a lavorare al posto di insultare chi lavora da anni ad un progetto che manco conosci, magari useresti la penna per prendere delle misure al posto che sparare bestialità.

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