Sculture in legno nel calendario 2008

In un mix fotografico tra le realizzazioni scultoree in legno del simposio �La Val Pertica tra cielo e terra� e vedute suggestive delle frazioni del territorio delle Pertiche, ecco l’undicesimo calendario di Pertica Bassa.
Anche quest’anno il calendario di Pertica Bassa � realizzato dal Comune e dal Museo del folklore Valsabbino di Pertica Bassa, con in pi� la collaborazione sia del prof. Giuseppe Biati, per l’interpretazione critica delle opere (realizzate da 10 scultori del legno ed ora esposte lungo viuzze e cortili della frazione di Spessio di Avenone), sia di Giobatta Zattera e Giovanni Pirlo, per gli scatti delle fotografie utilizzate nel calendario.
Se gennaio offre �la Val Pertica sospesa fra cielo e terra sotto lo sguardo della Corna Blacca� (di Giovanni Leonardi, da Preore (Tn), febbraio mostra l’opera �Il latte�, di Giovanni Zambelli da Odolo.
In marzo c’� �L’innesto� di Elia Zambelli da Lavenone, mentre aprile d� �slancio vitale� con Pier Carlo Marin da Reggio Emilia.
In maggio viene proposta la �comunit� abbracciata dalla montagna� di Fausto Pialorsi da Pertica Bassa, ed in giugno Antonella Grazzi di Praso (Tn), offre �pensiero solare�.
Dopo luglio e agosto, che offrono a Spessio il cortile di Bonomi �Bag�s� (a sinistra si vede l’opera scultorea �Innesto�) e la chiesa dei SS. Antonio e Gaetano (con esposto sull’altare, a destra, �pensiero solare�), settembre riprende con �La tenaglia� di Gianluigi Leonardi di Praso, mentre in ottobre c’� �Il Sisifo della montagna� di Giancarlo Castelnuovo da Barghe.
Novembre mostra �L’ombrello� di Ruggero Crescini da Mura, e dicembre conclude con �Il lascito� di Abele Flocchini, di Pertica Bassa, il maestro del corso di scultura del legno tenuto in Pertica prima del simposio, e che dal prossimo febbraio sar� proposto in riedizione.
Se nei secoli scorsi Levrange ha avuto lustro dalla famiglia Pialorsi (i celebri Bosca�), e Spessio di Avenone da quella dei Bonomi, entrambe con grandi artisti del legno, ora la tradizione, continuata nel tempo dai montanari della Pertica trasformando pezzi di legno in oggetti del vivere quotidiano o in opere sia religiose e profane, torna attuale.

M.PAS. da Bresciaoggi

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