10 Gennaio 2008, 00.00
Anfo
Pensieri

Circa l'anonimato del Tarlo

Il tarlo, si sa, č un insetto che scava gallerie. Ci sono quelle “di fondo” scavate nella montagna, ma anche quelle rappresentate dai meandri delle connessioni fra i neuroni del cervello umano.

Il tarlo, si sa, è un insetto che scava gallerie. Trattandosi poi di vicende legate al lago d’Idro possiamo aggiungere che di gallerie ce ne sono di tipo assi diverso, partendo da quelle “di fondo” scavate nella montagna, per arrivare fino ai meandri delle connessioni fra i neuroni del cervello umano. E pensa un po’, almeno in senso figurato, “tarlo” sta anche a significare quel particolare stato che porta noia e tormento all’animo umano. Il Nostro, evidentemente, fa egregiamente il suo mestiere. Trattando di gallerie, le une e le altre.
Dopo aver ripreso quel che il Tarlo ha scritto recentemente su Anfo Racconta, ecco giungere a noi come allegato ad una lettera al direttore il contributo di un lettore che il Tarlo e Anfo Racconta li conosce bene.
Un contributo datato aprile del 2005 che è quanto mai attuale. Soprattutto alla luce di quanto apparso fra le righe dello spazio 'blog' che da qualche tempo si occupa dell'Eridio.
Pubblichiamo volentieri, sperando che possa diventare materia per un interessante confronto dialettico.

Tempo addietro, quando Anforacconta nasceva ciclostilato, una nota redazionale avvertiva esplicitamente che la responsabilità delle opinioni espresse negli articoli era di chi li firmava; si evinceva implicitamente che gli articoli non firmati rispecchiavano l’opinione generale del Consiglio d’Amministrazione dell’Associazione.
Quando il nostro notiziario si registrò presso il Tribunale, dotandosi di un Direttore Responsabile, tale precisazione divenne superflua: comunque gli articoli anonimi, già rarissimi anche prima, non trovarono, che io ricordi, neanche più spazio; per normale consuetudine chi aveva ed ha voglia di scrivere qualcosa pone la propria firma, e finanche quando si sceglieva uno pseudonimo qualcuno aggiungeva poi la sua firma (Ricordate La scardola?).

Rimasero logicamente senza firma, allora come ora, i resoconti degli atti amministrativi e delle iniziative della nostra Associazione: tanto per intenderci, ciò che risulta nei verbali delle sedute pubbliche dei Consigli e delle Assemblee.
Successivamente (dal numero di aprile 1989) comparvero gli appunti critici firmati stabilmente con lo pseudonimo de Il Tarlo, senza che l’articolista abbia mai aggiunto in chiaro il suo nome e cognome.
Preciso: secondo la definizione de “Il Nuovo Zingarelli” per pseudonimo si intende: nome fittizio, specialmente quello con cui scrittori e giornalisti firmano le loro opere o i loro articoli.
In tal senso lo pseudonimo è una firma, e quindi gli articoli de Il Tarlo non sono da considerarsi
anonimi. Addirittura il Codice Civile tutela gli pseudonimi (pensate a Italo Svevo), anche se per ora Il Tarlo non si fa pagare gli articoli.

Mi rendo conto che questo artificio possa non essere condiviso da qualcuno, soprattutto quando si tratta di una pubblicazione locale dove tutti conoscono tutti, e quando chi scrive esprime una critica su persone o fatti che, per una serie di motivi, coinvolgono da vicino chi legge.
Quando vediamo su Anforacconta un bel titolo su un argomento che ci interessa, ancora prima di leggere l’articolo corriamo a vedere chi lo ha firmato; e se poi non condividiamo il contenuto, può darci un po’ più fastidio trovare uno pseudonimo: l’impossibilità di identificare la controparte tronca sul nascere quella immediatezza di replica che scaturisce dalla conoscenza, e quindi sul pre-giudizio, che più o meno inconsciamente ci siamo già costruiti nel tempo in merito al tale o al tal altro personaggio/giornalista.

Ma non sapendo esattamente con chi abbiamo a che fare, siamo forse costretti per una volta a concentrarci su che cosa sostiene l’articolista; e a mio parere ciò può stimolare ad approfondire e a maturare di più le proprie convinzioni. La mancanza di una precisa bocca da cui far pendere quella tale o tal’altra precisa opinione nulla dovrebbe togliere alla validità (o invalidità) di contenuto dell’opinione stessa: i nostri criteri di valutazione dovrebbero prescindere dalla persona fisica che sta, o si cela, dietro un pensiero.
O no?

Nel nostro caso possiamo prender la faccenda come un giochino, interessante anche di per sé: lanciamo un bel sondaggio (vanno tanto di moda) per constatare se i nostri lettori preferiscono sapere chi è davvero Il Tarlo, oppure se è meglio andar avanti così!
Poi chiederemo anche il parere del diretto interessato: finora non ha detto niente, ma magari è un po’ che muore dalla voglia di venire allo scoperto.

Giancarlo Melzani


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11/01/2008 00:00

Buon compleanno Presidio Rodi tu che rodo anch'io. Avanti tutta con le gallerie scavate dal Tarlo prima che da Tiscar. Questa volta a scriverci nel merito č Gianluca Bordiga che ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Pubblichiamo volentieri.

23/07/2008 00:00

Allerta in Lombardia per il tarlo asiatico In Lombardia da qualche anno č stata rilevata la presenza di due pericolosissimi insetti di origine asiatica, innocui per l'uomo, ma dannosi per le piante. Si tratta di due coleotteri chiamati volgarmente tarlo asiatico.

10/07/2018 14:48

«Lasciate ogni speranza voi ch’entrate» Quelle gallerie sono pericolose. Solo l’ultima di una lunga serie, è stata inviata alla nostra redazione da un appassionato delle due ruote a pedali

16/10/2013 10:00

Sentire il metabolismo dal 'cervello della pancia' l Sistema nervoso enterico č alloggiato tra le mucose e gli strati muscolari dell'esofago e costituisce una complessa rete di neuroni e sostanze neurochimiche in grado di controllare eventi in altre parti del corpo, compreso il cervello

13/08/2008 00:00

Segnatevi quelle di turno Settimana di Ferragosto, tempi difficili anche per chi cerca una farmacia. Non tutte perň sono chiuse per ferie e, visto il rischio di trovare abbassata la saracinesca di quella sotto casa, č meglio segnarsi quelle di turno.




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