Buon Natale o buone feste?
di EnneEmme
Buon Natale o buone feste? Quale formula adottare? Natale si sa è una festività religiosa, ma se la persona che ho di fronte non è cattolica o è semplicemente atea? Fra segni di tolleranza e mistificazione della realtà
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Così sempre più persone tendono a cestinare “Buon Natale” e adottare il più “politically correct” “Buone feste”.
Una formula per non correre rischi, soprattutto di questi tempi.
Un segno di civiltà e finezza nei confronti del prossimo? Non credo, piuttosto una negazione della realtà.
Si tratta di un avvenimento che riguarda tutti, la comunità nel complesso. Non viene imposto a nessuno di festeggiare il Natale, siamo in uno stato laico (anche se qualcuno se l’è dimenticato), ma è doveroso manifestare anche con gli auguri un avvenimento insito nella nostra cultura.
Perché una persona dovrebbe offendersi se qualcuno gli augura “Buon Natale” e non è cristiano? La laicità non richiede un annullamento di simboli, riti e contenuti religiosi ma il rispetto della pluralità.
E se qualche riottoso non è d’accordo dovrebbe per coerenza rinunciare alle giornate di vacanze lavorative. Insomma viene il sospetto che dietro questa falsa laicità non si nascondano rivendicazioni di altri credi, ma coloro che vogliono imporre la propria avversione nei confronti delle religioni.
In questo modo si sostituiscono i presepi con le recite di cappuccetto rosso per non offendere i non cattolici, e si rinuncia a qualsiasi riferimento al Natale nelle scuole, etichettato come “discriminatorio” nei confronti di alunni di fedi diverse.
L’idea che una festa religiosa possa diventare offensiva è semplicemente una scemenza.
Anzi è vero il contrario, molte feste religiose riconciliano una comunità, diventando momenti d’incontro e unione.
Come qualche nostro compaesano musulmano ci augura “Buon Natale”, dovremmo allo stesso modo augurare “Buon id al- adha” o “id al- fitr”.
Non c’è nulla di male nell’interessarsi delle feste di altre religioni o esserne coinvolti nei festeggiamenti.
Può essere un momento di crescita culturale e scoperta dell’altro.
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