Oggi vi spiegherò perché io sono molto più intelligente di voi e lo so. È chiaro che so molto più di voi e è chiaro che lo so con intelligenza quella che a voi manca
il rischio del ridicolo. Il segreto è tutto in quel "si sa".
Ormai, in megalomania, hai raggiunto Oscar Wilde che affermava :" spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono cosi intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quel che dico". Grande Dru!!. Buon anno a tutti!
Adoperi le parole come fanno bambini con in mano coltelli molto affilati, ma dalla parte della lama. Ti esorto a leggere il continuo della questione che farò pubblicare magari ancora domani. Per adesso ti esorto a sostenere tesi, che sembrano più definizioni di vocabolario, contornandole di giustificazioni e di porre negazioni che non hanno solo il pregio di mettere un non davanti alle mie parole, per altro non superando di nulla l'ovvia obiezione che ho posto in articolo. È impossibile che l'intelligenza non sia identità tra soggetto e oggetto. Ma questo non credo che tu possa ancora comprenderlo a pieno, altrimenti non avresti scritto che l'intelligenza non è l'identità tra coscienza e suo contenuto, per altro poi descrivendone una sua palese forma. Perché cosi ti contraddici.
Semplicemente mi diletto di verità.
L'obiezione è posta nel prossimo articolo. Che d'altronde ho scritto assieme al primo... Comunque, Pasquino, non sei molto lontano dalla mia realtà, sei intelligente?
Compare anche in questo l'obiezione.
Se l'intelligenza non fosse quella relazione o identità, tra la coscenza e il contenuto di questa coscienza, sarebbe il suo contrario e cioè separazione, si che la coscienza non riconoscerebbe il suo contenuto. Se per essere intelligenti si deve essere incoscenti, allora Leretico ha ragione.
...se vèt ke ghi gnent'oter da fa ke perder tep a di c.s..e
Visto che il suo intervento si limita al dileggio, sappia che se non ha nulla dire a riguardo nessuno la obbliga a commentare.
E soprattutto a leggere, che son sicuro avrà avuto i suoi problemi il Cleopatra.
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ID63258 - 31/12/2015 16:26:44 - (Leretico) - L'intelligenza, si sa...
L'intelligenza non è l'identità del sapere e della cosa conosciuta, ma per essa "si intende quel processo mentale che permette di acquisire nuove idee e capacità che consentono di elaborare concetti e i dati dell'esperienza per risolvere in modo efficace diversi tipi di problemi". In questa definizione si pone l'accento sulla capacità di risolvere problemi previa l'elaborazione di nuovi concetti. Questa capacità dipende a sua volta dalla capcità di intendere velocemente il contingente per adattarvisi. Ora è inutile rendere difficile ciò che è facile ed è altrettanto sterile buttarla sempre in filosofia come altri lo fanno con la politica. Il caso è semplice: è poco intelligente dire di essere il più intelligente perché un tale giudizio, si sa, è sempre materia altrui. Chi in ogni caso, non sapendolo, si prende il rischio di tale affermazione riguardo a se stesso, come minimo corre