Immaginare il sacro

“Immaginare il Sacro – artisti bresciani del ’900” è il titolo dell’iniziativa con cui si presenta la Associazione di promozione culturale “Via Glisenti 43”,
L’idea è quella, nel tempo Pasquale, di proporre una riflessione su questo tema attraverso opere di artisti Bresciani del ’900.

L’inaugurazione della mostra si terrà questo sabato, 19 marzo, alle 18, presso lo spazio espositivo “Via Glisenti 43” a Vestone.

Il titolo si presta a due diverse, ma non divergenti, letture. L’immagine come rappresentazione artistica del Sacro ma anche l’immaginazione come un modo di affrontare filosoficamente il pensiero del Sacro.

Le opere proposte appartengono ad artisti Bresciani la cui attività copre il novecento e si estende ai primi anni del nuovo millennio.
Giovanni Tabarelli, Bresciano e Valsabbino, è il primo nome che mi viene di citare. Il “Taba” che da poco ha finito il suo tempo e idealmente si pone come punto di chiusura dell’elenco degli artisti Valsabbini novecenteschi quali Antonio Stagnoli, anche lui da poco tornato all’origine, Edoardo Togni l’artista taciturno che con Ivan incontravamo al “Colomber”, Ottorino Garosio il “pittore” che ci frequentava a volte accompagnandosi con la sua chitarra e, Valsabbino e Bresciano d’adozione, Omero Solaro il mio Omeo, presenti nel catalogo.

Accanto alle opere di questi artisti è presente, con una piccola ma significativa opera, la grande arte dei Boscaì. Dei “Bresciani locali” in attività è presente, Luciano Pellizzari che, insieme ad altri contemporanei, porta l’arte Valsabbina dal novecento al tempo che corre.

All’esposizione si trovano opere degli artisti Bresciani Trombini, Bergomi, Oscar Di Prata, Mozzoni, Filippini, Flocchini, Ghelfi, Lancini, Pedrali, Dolci, Agriconi, Pescatori, Fiessi, Ciferri, Lusetti, de Paolis, Monti, Repossi, Cappa, Sanzeni e dello scultore amico della Valle sabbia Giuseppe Rivadossi.

Questa collettiva d’arte permette una lettura, se si vuole comparata, di opere che si sviluppano attorno ad un tema, il Sacro. Questo argomento è sicuramente non facile da affrontare, ma, come la storia dell’arte ci insegna, l’artista, a fronte di questa difficoltà, ne sintetizza il suo sentire in un’opera che ci guarda e ci parla.

Il prof. Vasco Prati, con le sue riflessioni, proporrà, in occasione dell’inaugurazione, percorsi interpretativi e solleciterà una riflessione salutare attorno ad una tematica difficile e profonda. Il titolo, come detto, suggerisce anche un’altra interpretazione dell’iniziativa: l’immaginazione del Sacro come argomento di speculazione filosofica.

La tradizione codifica in modo piuttosto chiaro il concetto di Sacro, seppur con variegate sfumature, e lo accoglie nella interpretazione trascendente della vita e, proprio in questa direzione, si muovono le rappresentazioni iconografiche esposte con i simboli classici della cultura tradizionale.
Ma il Sacro si presta anche ad una immaginazione - immanente con uno spettro di accezioni che, meno vincolato rispetto alla tradizione, attraversa la vita in molte inattese direzioni. E’ l’altra “tradizione”, quella del libero pensiero, che ricerca il Sacro nel Mondo.

L’Associazione di promozione culturale “Via Glisenti 43” nasce dall’esperienza sviluppatasi attorno alla Sala Espositiva di via Glisenti 43 che nell’ultimo anno ha visto succedersi numerose iniziative culturali, in prevalenza esposizioni di opere d’arte, ma non solo. Il progetto è quello di mettere a disposizione un luogo, non solo fisico, in cui iniziative culturali, nel senso esteso del termine, possano avere riferimento.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche