Oscar Lancini ci scrive ancora

 
...Sono abituato a parlare "fuori dai denti" e anche stavolta lo farò. La mistificazione e il bello scrivere sono le arti dei giornalisti e lei lo sa meglio di me. L'onestà invece a volte viene messa nel cassetto da chi fa il suo mestiere.

Scrivo questo perché fra le righe della sua risposta ben confezionata è nascosto in modo molto subdolo un messaggio falso. Lei sostiene che le sue domande non erano rivolte a me e poco dopo sottolinea che sbandierare l'assenza della controparte mi avrebbe in qualche modo giovato.
Ma affermare questo è disonesto ed è cambiare le carte in tavola.

Non sono stato infatti io a urlare ai quattro venti e per primo la mancanza della parte avversa, ma gli studenti che hanno addirittura coinvolto la stampa. Io mi sono limitato a fare l'intervento, chiarendo all'assemblea il mio ruolo e il mio dispiacere constatando di essere l'unico a parlare. Tutto il caos mediatico non è partito da me ma dai ragazzi. Quindi mi fa sorridere leggere che sarei io ad aver utilizzato a mio favore la situazione. Mi sono limitato a difendermi perché accusato di aver fatto un comizio.

Per quanto riguarda le percentuali, sono i numeri della mia carriera amministrativa a parlare da soli. Nel Comune di Adro sono stato eletto sindaco per due mandati, con più del 40 per cento la prima volta e più del 60 la seconda. Oggi è ancora la Lega Nord a governare (57 per cento alle ultime elezioni) e io rivesto il ruolo di vicesindaco. Sono inoltre stato il primo dei non eletti sia alla Camera che al Senato e alle elezioni europee il candidato bresciano ad ottenere più preferenze.

Nessuna mania di grandezza, ma solo desiderio di chiarezza visto che dalle sue parole traspare una certa ironia. Non c'è miglior riscontro dei numeri per valutare l'operato di un politico. Lo stesso non si può dire dei giornalisti... Spesso il rapporto tra vendita delle copie e onestà è inversamente proporzionale. Buona giornata!
Oscar Lancini

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Caro vicesindaco,

a proposito di cambiare le carte in tavola, sul punto non ho ancora ricevuto risposta, nè da lei nè da nessun altro: chi ha sbandierato per primo l'assenza della controparte non ha certo affermato la presenza di qualcuno che avesse "dato buca", l'unico è stato lei. E questi sono fatti, non falsità.

Vedo poi che dalle accuse generiche di disonestà intellettuale di "certi" giornalisti, sulle quali mi trova perfettamente d'accordo (per non parlare di "certi" politici poi), è passato a formularle direttamente nei miei confronti.
Questo, guardi, è un problema tutto suo: il mio operato professionale è sotto gli occhi di tutti i mieri lettori che (potenza del web) hanno anche la possibilità di criticarlo e stroncarlo ad ogni articolo che pubblichiamo su Vallesabbianews.it.
Non mi serve di aspettare le elezioni.

Non le risponderò più, nè pubblicherò altre sue lettere su questo argomento. E' una mia prerogativa, come lo è per lei parlare in pubblico.
Non vorrei che qualche lettore, che sui giornalisti la pensa come lei, mi accusasse di far finta di provocarla allo scopo di darle più visibilità di quanta ne merita, visto che abbiamo titolato sulle unioni civili, siamo passati a cercare di capire chi non l'avesse raccontata giusta su come era stata organizzata questa assemblea, per finire con l'elencare le sue conquiste elettorali.

Ma non le tolgo la parola: se proprio ne sentisse l'impellenza, può sempre commentare ciò che pubblichiamo, come fanno tutti i lettori: dopo essersi iscritto al portale.

Buona giornata e buon lavoro
Ubaldo Vallini

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